La memoria della famiglia Golescu, in mostra a Bucarest
Il Palazzo Suțu, sede del Museo del Municipio di Bucarest, ospita una mostra dedicata ai Golescu, una delle più rappresentative famiglie artistocratiche della Valacchia nei secoli XVII-XVIII.
Ion Puican, 16.06.2022, 10:55
Il Palazzo Suțu, sede del Museo del Municipio di Bucarest, ospita una mostra dedicata ai Golescu, una delle più rappresentative famiglie artistocratiche della Valacchia nei secoli XVII-XVIII. Intitolata I Golescu – la memoria di un’antica famiglia di boiardi, la mostra propone al pubblico una retrospettiva storica di civiltà, cultura e arte. L’eredità dei Golescu è particolarmente ricca sotto profilo politico, culturale, artistico, costituendo un vero patrimonio materiale e spirituale. Ospite a Radio Romania Internazionale, la curatrice della mostra, Camelia Ene, ci offre maggiori dettagli.
La mostra ospitata dal Palazzo Suțu presenta l’antica famiglia dei boiardi Golescu. Vediamo i volti dei fratelli Golescu, personaggi importanti nella storia della nazione romena, che hanno recato un notevole contributo al progresso della società, soprattutto sotto profilo culturale. Radu Golescu, Dinicu Golescu o Iordache hanno lasciato in eredità un ricco patrimonio di arte decorativa, dipinti, ma anche oggetti personali. Abbiamo tentato di ricomporre in questa mostra la storia di questa antica famiglia, le cui radici affondano fino alla stirpe dei Basarab. Il grande bano Radu Golescu era il padre di Dinicu Golescu, personalità spiccante della nostra storia, che conosciamo anche dai monumenti di Bucarest. Non dimentichiamo che alcune strade della Capitale sono intitolate a loro. Questa mostra è nata da un partenariato tra il Museo della Viticoltura e della Pomicoltura di Golești e il Museo del Municipio di Bucarest, entrambi custodi di un ricco patrimonio, che illustra la storia della famiglia. Questi boiardi romeni sono raffigurati in vestiti orientali. Non dobbiamo dimenticare il fatto che la loro evoluzione avvenne durante il periodo fanariota e che hanno anche lasciato la propria impronta nella modernizzazione della società romena. La mostra ci presenta effettivamente oggetti personali di questa famiglia, acquisiti durante i viaggi e soprattutto durante l’esilio. Perchè e talmente importante per gli abitanti di Bucarest conoscere la storia di questa famiglia? Dobbiamo ricordare che essa donò, tramite il grande bano Radu Golescu, un’importante somma destinata alla costruzione dell’Ospedale Filantropia nel 1813. Poi, non dobbiamo dimenticare la Casa Golescu, il Palazzo Golescu sul Ponte di Mogoșoaia, l’odierna Calea Victoriei. Praticamente, si trattava di due case appartenute a due dei fratelli Golescu, entrambi letterati, entrambi fedeli all’idea che l’istruzione può e deve generare il profondo cambiamento di cui l’umanità ha tanto bisogno. Tra il 1812 e il 1815, Dinicu Golescu costruì sul Ponte di Mogoșoaia quella meravigliosa residenza neoclassica intesa, secondo le proprie parole, come un palazzo per il futuro, che già si inseriva negli stili europei. Quindi, si tratta di modernizzazione anche dal punto di vista dell’architettura che cominciava a farsi strada nella Valacchia. Queste abitazioni collocate sull’odierna Calea Victoriei diventarono palazzo principesco. Successivamente, acquisirono valenze e dimensioni sempre più importanti, per arrivare al Palazzo Reale che vediamo oggi. Quindi, questo luogo legato ai Golescu fu predestinato a diventare sede dei dirigenti della Valacchia o della Romania, conclude Camelia Ene.