La banca e la famiglia Chrissoveloni
Nel centro storico di Bucarest, nella tradizionale zona commerciale dal nome Lipscani, si trova anche il quartiere finanziario della capitale, una specie di City della capitale.
Christine Leșcu, 01.04.2013, 18:34
Nel centro storico di Bucarest, nella tradizionale zona commerciale dal nome Lipscani, si trova anche il quartiere finanziario della capitale, una specie di City della capitale. Vi si trovano le sedi della Banca Centrale e delle banche che hanno segnato la storia economica del Paese. Tra queste, la Banca Chrissoveloni, la cui sede, di grande bellezza, esiste pure oggi, prova del fatto che alcuni banchieri avevano anche un grande gusto artistico. Sulla storia della famiglia Chrissoveloni ci parla lo storico Dan Falcan.
La Banca Chrissoveloni ha una tradizione di cento anni in Romania. Questo impero bancario e industriale venne fondato da un greco, dal nome Zannis Chrissoveloni. Avviò gli affari nel 1830 a Costantinopoli. Ulteriormente, nel 1848, si trasferì nei Principati Romeni, dove aprì una banca e una società di export a Galati. Dopo l’apertura di alcune succursali a Braila e Bucarest, la banca cominciò a svilupparsi. La Banca Chrissoveloni nacque nel 1889, in seguito alla precedente fusione del 1881 con un’altra. Gli affari erano passati nelle mani di Nicolas Chrissoveloni, il figlio del fondatore. Lungo il tempo, la banca si sviluppò velocemente, imponendosi come una delle migliori in Romania”, spiega lo storico.
Intanto, la famiglia fece investimenti anche in affari immobiliari, industria e agricoltura. Questo vero boom avvenne soprattutto dopo la prima Guerra Mondiale.
Dopo la prima Guerra Mondiale, gli affari furono guidati da Jean e Dumitru, principalmente da Jean, che muore abbastanza giovane. Fu lui a costruire l’edificio della banca, in via Lipscani. L’architetto era il grande George Matei Cantacuzino, e la banca fu costruita nello stile del tardo Rinascimento, insomma un edificio splendido. Purtroppo, arrivò la crisi economica del 1929. Il fatto di essersi coinvolti in molti affari immobiliari e industriali, fece sicchè non ebbero più molte liquidità e, sullo sfondo del crollo dell’economia mondiale e romena, la banca cominciò ad avere delle difficoltà. Sotto la guida di Jean Chrissoveloni, gli affari della famiglia si erano estesi in tutta l’Europa. Avevano delle succursali a Parigi, Londra, a New York, ad Atene. Avevano comprato dei terreni in Romania, Grecia, Macedonia”, aggiunge Dan Falcan.
L’architetto George Matei Cantacuzino ha collaborato al progetto della Banca Chrissoveloni con August Schmiedigen. Inaugurata nel 1928, la sede ricorda un sobrio e imponente palazzo fiorentino, con ornamenti in pietra, a forma di pavoni, leoni, sfingi. La crisi economica iniziata un anno dopo l’inaugurazione ha colpito fortemente la banca Chrissoveloni. Ma grazie all’abilità dei suoi dirigenti, la banca sopravvisse bene.
Purtroppo, Jean Chrissoveloni morì nel 1926. Suo figlio, Nicky, nato nel 1909, entrò negli affari da giovanissimo. Al momento dell’inizio della crisi, studiava a Oxford. Tornò nel 1931 e sempre allora, a 22 anni, diventò membro del Consiglio di Amministrazione e, nel 1936, presidente della banca. Durante la crisi, la banca resistette bene, sotto la presidenza di Dimitrie Ghica. La famiglia fece degli sforzi esemplari per salvarla dal fallimento. Nicky Chrissoveloni adoperò il suo intero patrimonio. Pagò i deponenti dai soldi propri, ridusse il capitale sociale di 250 milioni di lei, pagò il 95% delle domande dei clienti. E man mano, nel 1934, sebbene molto indebolita, la banca Chrissoveloni fu dichiarata banca valida, dalla Banca Centrale. Con grandi sacrifici riuscirono a salvarsi”, dice ancora lo storico Dan Falcan.
Sotto la direzione di Nicky Chrissoveloni, la banca cominciò a riconquistare il suo prestigio e il posto che le spettava nel sistema bancario romeno. Andava così bene, che il 3 giugno del 1948 il bilancio indicava un profitto di 2 miliardi di lei per il precedente anno. Ciò non impedì i comunisti a nazionalizzarla otto giorni più tardi. Nicky Chrissoveloni fu arrestato dopo poco tempo; appena dopo il 1960 partì con la famiglia per la Grecia. La sede della banca, in via Lipscani, fu restaurata anni fa, e oggi può essere ammirata nel centro finanziario di Bucarest. (trad. Carmen Velcu)