Invictus Romania nel 2021, progetti per il 2022
Invictus Romania, la squadra che raggruppa militari feriti in missioni all'estero, è stata insignita del Premio per il coraggio al Galà Gas di Romania - Edizione Phoenix.
Iuliana Sima Anghel, 16.12.2021, 16:45
Invictus Romania, la squadra che raggruppa militari feriti in missioni all’estero, è stata insignita del Premio per il coraggio al Galà Gas di Romania – Edizione Phoenix, organizzata dalla Federazione Padronale Petrolio – Gas e svoltasi a Bucarest il 15 dicembre. Un’iniziativa dedicata alla gente che ha trovato la forza di cambiare per resistere nei tempi difficili e imprevedibili che stiamo vivendo. Ospite a Radio Romania Internazionale è il maggiore Gabriel Ion, il coordinatore della squadra Invictus, un progetto assunto dal Ministero della Difesa di Bucarest.
In questo progetto, parliamo di tantissimo coraggio dei militari feriti, che hanno detto Sissignore, lasciando le famiglie per andare a rappresentare la Romania nei teatri operativi. Reduci con ferite, non hanno rinunciato e hanno avuto il coraggio di andare avanti, cominciando a fare sport e impegnandosi in tante attività per mantenersi a galla. Questo premio ci rende veramente felici e ringraziamo gli organizzatori. Per noi, il sommo premio è che i nostri militari feriti stanno bene nei loro panni. Anzichè rimanere a casa davanti alla tv e ricordare i momenti tragici in cui hanno perso le gambe o la vista, essi hanno scelto l’allenamento sportivo. Un premio difficilmente raggiungibile, di cui siamo veramente felici, spiega il maggiore Gabriel Ion.
La loro storia è nata nel 2014, quando i Giochi Invictus vennero lanciati dal principe Harry d’Inghilterra. Nello stesso anno, un gruppo di volontari militari e civili ha dato vita all’Associazione Invictus Romania. Sia i militari feriti che i volontari Invictus hanno trovato tanti modi e attività per andare avanti e rendere il 2021 un anno normale, nonostante la pandemia. La squadra si è arricchita quest’anno di quattro nuovi colleghi, che hanno scelto lo sport per recuperare le ferite e si stanno già allenando per le competizioni ed altre attività. Intanto, un loro compagno, tenente Florin Oprea, si è completamente recuperato e ha ripreso l’attività militare, ma rimane sempre accanto alla squadra.
Uscire dal progetto significa recupero completo, aggiunge il maggiore Gabriel Ion, contento che due dei compagni si sono anche sposati quest’anno. E infatti il supporto della famiglia è particolarmente importante per gli Invictus. Un’altra prova di forza viene da Daniel Porumb, immobilizzato dopo essere stato ferito nel 2007. Nel giro di questi anni, ha conseguito la laurea, poi il master presso la Facoltà di Geografia dell’Università di Bucarest e ora si sta addottorando, dice con orgoglio il coordinatore della squadra Invictus. Altrettanto bravo e forte anche il compagno Valentin Popa, ferito durante un’esercitazione nazionale nel 2017, rimasto nell’impossibilità di usare le braccia e le gambe. Sommozzatore e addestrato per le operazioni speciali, è riuscito a nuotare di nuovo come un pesce. Il maggior Gabriel Ion ci riassume anche le attività sportive della squadra Invictus nel 2021.
I nostri ragazzi, i militari feriti, i miei colleghi hanno partecipato quest’anno a quattro coppe nazionali, ad un campionato nazionale paralimpico, e qui parlo del tiro con l’arco, visto che abbiamo tanti ragazzi bravissimi e decisi a superare tutte le limitazioni imposte dalle condizioni di salute. Hanno partecipato anche a tre coppe mondiali – tiro con l’arco e due tornei di qualificazione europeo e internazionale. Il caporale Eugen Pătru si è qualificato e ha rappresentato la Romania ai Giochi Paralimpici di Tokyo, un’enorme gioia per l’intera squadra, perchè il successo di uno è il successo di tutti. Ma Eugen ha incontrato in gara proprio l’americano che ha anche vinto la prova, ricorda il nostro ospite, aggiungendo che ora il caporale si sta allenando per le Coppe mondiali del 2022.
Un altro riferimento del 2021 è stato l’avvio della campagna Romania è Invictus. Una campagna di cuore, organizzata in partenariato con Adrian Maniutiu, volontario accanito Invictus. L’iniziativa è destinata alla raccolta di fondi necessari ai nostri militari feriti per fare sport e partecipare alle gare interne e internazionali. Questo progetto è sostenuto sia dal Ministero della Difesa che dalla società civile. In effetti, ha il ruolo di avvicinare la società civile ai nostri militari feriti. Abbiamo partecipato anche ad una serie di azioni caritatevoli, perchè fa sempre bene rendere bene agli altri. I militari feriti sono riusciti ad andare avanti grazie al fatto che la società civile è stata al loro fianco e vogliono, a loro volta, rendere questo bene alla società. Il 3 dicembre, abbiamo celebrato la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità accanto ai bambini con disabilità. I militari feriti hanno installato gli equipaggiamenti sportivi al Club Steaua. Abbiamo allestito anche una pista per corsa ad ostacoli e i bambini sono stati aiutati a superarli. C’era un’enorme gioia negli occhi dei piccoli, ed è importante che noi tutti capissimo il loro dolore e appoggiarli. E’ proprio quello che abbiamo fatto anche noi in questa giornata molto importante, aggiunge il maggiore Gabriel Ion, anticipando anche i progetti per il 2022.
Stiamo lavorando anche a una produzione cinematografica, accanto alla signora Anca Hirte, regista romena che vive in Francia. C’è tanto da lavorare e speriamo che sia pronta l’anno prossimo. Probabilmente avete visto sui social Il fronte a casa, la miniserie in cui i militari feriti raccontano le loro esperienze, realizzata dalla giornalista Alina Grigore della rete pubblica TVR 1. I nostri militari feriti hanno partecipato volentieri a tanti servizi e trasmissioni nei media, il che per loro rappresenta anche un impulso di andare avanti, con la forza e la convizione di fare bene quello che fanno e che è importante non mollare. L’anno prossimo avremo gli Invictus Games 2020, rinviati, infatti, per due anni a causa della pandemia. Quindi, ci auguriamo di essere all’Aja ad aprile prossimo a rappresentare la Romania. La nostra squadra si è preparata intensamente in questi due anni e ci spera tanto. Pur non trattandosi di medaglie, i nostri militari feriti vogliono fare e dare del loro meglio, conclude il maggiore Gabriel Ion, coordinatore della squadra Invictus Romania.
Nel 2021, Radio Romania Internazionale ha presentato la squadra Invictus anche nella coproduzione Lo Sport che fa bene. Integrazione. Comunità. Sostenibilità, promossa dalla Comunità Radiotelevisiva Italofona.