Il presidente dell’Accademia Romena a Gaudeamus, serve cultura per fare civiltà
Senza cultura non si può fare civiltà. Così il prof. accademico Ioan-Aurel Pop, Rettore dell'Università Babeş-Bolyai di Cluj-Napoca e Presidente dell'Accademia Romena, in un'intervista rilasciata a Radio Romania Internazionale alla Fiera Gaudeamus.
Iuliana Sima Anghel, 21.11.2019, 13:59
Senza cultura non si può fare civiltà. Così il prof. accademico Ioan-Aurel Pop, Rettore dellUniversità Babeş-Bolyai di Cluj-Napoca e Presidente dellAccademia Romena, in unintervista rilasciata a Radio Romania Internazionale alla presentazione del suo volume “I Romeni. Saggi sullUnità”, lanciato dallEditrice Şcoala Ardeleană (Scuola Transilvana) alla Fiera del Libro Gaudeamus, organizzata da Radio Romania.
Un libro che mette in risalto lidea generale dellunità tra gli esseri umani e non solo quella dei romeni, che lo scorso anno hanno celebrato il Centenario della Grande Unione del 1918. A pochi giorni dalla Festa Nazionale del 1 dicembre, il Presidente dellAccademia Romena, la somma istituzione scientifica e culturale del Paese, ha trasmesso un messaggio di solidarietà e ottimismo.
Il volume firmato dallaccademico Ioan-Aurel Pop è stato presentato nellambito degli “Incontri della rivista Sinteza”, con cui lEditrice Şcoala Ardeleană ha lanciato altri titoli interessanti: “Derive pericolose. Riflessioni su un presente senza futuro” del prof. Grigore Arbore, “Università. Società. Modernizzazione” di Vasile Puşcaş, “Imparare a vivere leternità” di Ioan Chirilă, nonchè la traduzione romena del libro “Cultural Evolution: Peoples Motivations are Changing, and Reshaping the World” di Ronald Inglehart.
Il professore e scrittore Grigore Arbore, direttore dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, ha presentato a Radio Romania internazionale il filone conduttore delle “Derive pericolose”. Un volume in cui riassume le conclusioni delle sue analisi sui focolai di crisi nel mondo – Asia, Mediterraneo o Medio Oriente, individuandone anche le radici.