Il Museo dell’Ambra di Colţi
Radio Romania Internazionale vi invita in provincia di Buzău, nel sud-est della Romania, a scoprire il Museo dell'Ambra di Colţi.
Daniel Onea, 02.06.2021, 12:00
Radio Romania Internazionale vi invita in provincia di Buzău, nel sud-est della Romania, a Colţi, l’unica località del Paese in cui sono esistite miniere di sfruttamento dell’ambra di vari colori. Siamo accompagnati da Diana Gavrilă, guida presso il Museo dell’Ambra.
L’iniziativa risale al 1973, quando furono avviati i lavori di costruzione di un edificio in stile architettonico specifico della zona. Venne elaborato uno studio riguardante lo sfruttamenro e la lavorazione dell’ambra e, in ugual misura, cominciarono ad essere raccolti pepite, strumenti e attrezzi adoperati dagli abitanti del posto e documenti storici sulla zona. La collezione venne riallestita parecchie volte, e più recentemente nel 2019-2020, per essere riaperta al pubblico il 21 agosto 2020. La nostra collezione custodisce, in un ambiente espositivo nuovo, pepite di varie dimensioni, gioielli in ambra, attrezzi per l’estrazione e la lavorazione, valorizzando in ugual misura anche altri reperti importanti, spiega Diana Gavrilă.
Sicuramente l’attrattiva è la collezione permanente di ambra. Il Museo di Colţi è unico non solo in Romania ma anche nel mondo, grazie alla sua collezione di ambra chiamata rumanit.
Si tratta di una varietà che si contraddistigune per la qualità della composizione e per la ricchezza coloristica. La più preziosa è l’ambra nero-verde. L’ambra nera diventava un simbolo della Romania dopo la sua presentazione alla Grande Esposizione Universale di Parigi nel 1867, insieme al famoso tesoro La chioccia dai pulcini d’oro di Pietroasele. In quella occasione, la Romania si aggiudicava la medaglia d’oro. Nel 1882, all’Esposizione Internazionale di Vienna, i pezzi di ambra di Colţi fecero una forte impressione tra gli specialisti, e ne sono una prova gli apprezzamenti espressi dai geologi, aggiunge la nostra ospite, presentanto le particolarità della collezione.
Il più grande reperto di rumanit del mondo, che pesa 3480 grammi, è conservato al Museo provinciale di Buzău. Ma il nostro fiore all’occhiello è una palla di ambra di 1840 grammi. Accanto a questo reperto e agli altri oggetti, sono esposti anche dei gioielli offerti a Elena Ceauşescu, la moglie dell’ex dittatore romeno, in occasione di una sua visita a Buzău nel 1987, dice ancora Diana Gavrilă.
Al solito, nei musei è vietato toccare gli oggetti. Invece, a Colţi tale fatto è possibile grazie ai recenti investimenti in tecnologia di punta. La nostra vetrina smart, l’unica del genere in un museo romeno, consente questa cosa. Poi, c’è una rete di monitor che presentano immagini e video, accompagnati da una musica piacevole. Un filmato degli anni 1930 riporta il visitatore nell’atmosfera degli inizi dell’attività di sfruttamento avviata a Colţi, a partire dal 1920, dall’ingegnere geologo Dumitru Grigorescu, conclude la nostra guida.
Al negozio di souvenir, i visitatori trovano oggetti personalizzati con immagini delle collezioni del museo e di monumenti storici della provincia di Buzău.