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Il Geoparco Internazionale UNESCO di Hațeg – modello di sviluppo comunitario

Il Geoparco Internazionale UNESCO di Hațeg è stato il primo territorio del genere in Romania e nel sud-est europeo riconosciuto come sito UNESCO, per il modo creativo di valorizzazione turistica, educativa e scientifica del suo patrimonio.

Il Geoparco Internazionale UNESCO di Hațeg – modello di sviluppo comunitario
Il Geoparco Internazionale UNESCO di Hațeg – modello di sviluppo comunitario

, 08.07.2022, 15:58

Radio Romania Internazionale vi invita nel Geoparco Internazionale UNESCO di Hațeg, collocato in provincia di Hunedoara, nella Romania centro-occidentale. Gestito dallUniversità di Bucarest, è stato il primo territorio del genere in Romania e nel sud-est europeo riconosciuto come sito UNESCO, per il modo creativo di valorizzazione turistica, educativa e scientifica del suo patrimonio geologico e culturale. E noto in particolare per i fossili di 11 specie di dinosauri, tra cui il rettile volante Hatzegopteryx thambema e i dinosauri nanni, per le loro uova vecchie di quasi 70 milioni di anni, come anche per una riserva di bisonti. Il Geoparco corona oltre 30 anni di ricerche geologiche e paleontologiche, svolte dallUniversità di Bucarest, in partenariato con altri atenei romeni e stranieri, sotto la guida del prof. Dan Grigorescu. Alexandru Andrășanu della Facoltà di Geologia dellUniversità di Bucarest e direttore del Geoparco Internazionale UNESCO di Hațeg ci spiega come si è arrivati ad un modello di sviluppo comunitario:



“Nel 1999-2000, quando era nata lidea di un geoparco, abbiamo pensato che il posto migliore era quello di Hațeg e il prof. Grigorescu ci ha proposto di lavorare insieme, per sviluppare questo progetto. Poi, sono seguiti anni di ricerche pluridisciplinari, di lavoro di squadra e interazione con la gente, poichè noi non siamo andati lì a indicare cosa andava fatto, bensì a vedere come si poteva collaborare e abbinare i risultati scientifici alle necessità della comunità per creare un modello di sviluppo che ora si sta diffondendo in Romania. Anche la Contrada di Buzău è stata recentemente dichiarata Geoparco Internazionale UNESCO e ci sono ancora altri progetti in corso nellOltenia submontana e nella zona Rupea-Racoș. E stato un periodo particolarmente piacevole di lavoro, naturalmente difficile, perchè, nel giro di questi oltre 20 anni, abbiamo dovuto adattarci costantemente alle condizioni economiche, sociali, politiche, per poter andare avanti e creare questo marchio internazionale, che valorizza un patrimonio culturale, storico, naturale, con i famosi dinosauri nani della Transilvania, diventati un brand turistico, una destinazione ecoturistica, e un partner in una rete globale che include 177 territori di 46 paesi. Quindi, ci annoveriamo orgogliosamente tra i primi geoparchi creati in Europa, il primo nellEuropa orientale incluso in questa rete globale”, spiega il direttore del Geoparco Internazionale UNESCO di Hațeg.



Ogni posto del Geoparco ha la propria storia in attesa di essere scoperta. E stata messa a punto anche una rete nota come le Case del Geoparco. “In base alle ricerche, alladattamento allidentità culturale locale, e soprattutto in condizioni di sostenibilità, anziche costruire un grande centro, in cui i visitatori sarebbero rimasti per qualche ora per poi andarsene forse senza visitare la Contrada di Hațeg, abbiamo ritenuto più utile e più vicino alla comunità sia rifare edifici dismessi – scuole od altro, sia costruire altri nuovi in argilla: la Casa delle tradizioni, quelle dei dinosauri nani, dei vulcani, delle pietre, oppure la Casa per scienza e arte, e speriamo di costruirne altre. Tutte sono connesse in una rete in sei percorsi da visitare, il che significa sei giorni. Quindi, un soggiorno bello e utile per tutti, e gli abitanti del posto hanno lopportunità di presentarsi, di offrire vitto e alloggio, a volte visite guidate. Noi già stiamo preparando gruppi di giovani per accompagnare i visitatori come guide. Per ora in inglese, meno in francese, dovremmo avere anche in italiano, visto che nella zona vive unimportante comunità storica italiana, gli eredi degli antenati giunti da Udine a Râu de Mori e Santamaria Orlea tra fine Ottocento e i primi del Novecento. Praticamente, un viaggio nel tempo. Cominciamo con lepoca delle rocce più antiche, risalenti a circa 600 milioni di anni fa, per passare a quella dellOceano Tetide, quasi un centinaio di milioni di anni addietro, passando per i tempi dei dinosari, dei primi esseri umani, poi per letà dei daci e dei romani, dei cavallieri e dei castelli, dei nostri nonni e arrivare finalmente ai nostri giorni”, aggiunge il nostro ospite.



Parlando dei nostri tempi, cosa ha significato per la comunità locale lo sviluppo del Geoparco Hațeg? “Ci piace credere che si tratti di una realtà positiva, articolata in una strategia di sviluppo coerente, anche se non si ritrova in ogni singola attività nella Contrada di Hațeg, ma ha creato un quadro che ha reso la zona nota nellintero mondo. La gente va ora a visitarla come Geoparco Internazionale UNESCO. Naturalmente, si va a visitare la Chiesa di Densuș, Sarmizegetusa Ulpia Traiana o altre destinazioni, peraltro incluse nel Geoparco. Abbiamo anche dei percorsi che collegano i riferimenti del Geoparco con il Castello dei Corvino di Hunedoara, con la Fortezza di Deva, con le cittadelle daciche dei Monti Orăștie. Quindi, abbiamo messo insieme tutti gli obiettivi interessanti, valorizzandoli tramite racconti e collegandoli tra di loro in tal modo. Così, il turista è attirato da questi racconti e gli abitanti del posto sono molto lieti di vivere in un territorio molto conosciuto. Dora in avanti dipende da ognuno in che modo valorizza questa ricchezza internazionale, che fa parte di una rete globale. Sul posto, siamo riusciti a creare una rete di scuole ed entità con cui lavoriamo, imprese, amministrazioni locali e associazioni. Siamo impegnati in numerosi progetti a finanziamento europeo o locale, sempre per attirare soprattutto i giovani, che hanno aderito ad un programma molto interessante coordinato dal mio collega Cristian Ciobanu, avviato nel 2013. Fino allinizio del 2022, abbiamo avuto 300 giovani impegnati in attività di volontariato, particolarmente utili anche per scoprire se stessi e fare qualcosa per la comunità. Ne sono veramente orgogliosi e si impegnano a loro volta, attraverso diverse iniziative, ad attirare altri giovani che vogliono seguire questa strada. Tra i progetti locali, ricordo quelli dedicati alleducazione e al riallestimento dei percorsi. Ne abbiamo recentemente inaugurato uno dedicato allOceano Tetide, che collega la Grotta di Cioclovina al Geoparco e al Parco Nazionale Retezat, poi un progetto legato alleducazione per la scienza. Aderiamo anche alla “Notte dei ricercatori” e alla Scuola di scienze dellIstituto Măgurele”, ha concluso il direttore del Geoparco Internazionale UNESCO di Hațeg, Alexandru Andrășanu.




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