Festival Internazionale del Film O’Clock
La prima edizione del Festival Internazionale del Film O'Clock è nato come un partenariato tra i Paesi che condividono lo stesso fuso orario e l'amore per il cinema.
Corina Sabău, 02.03.2021, 14:32
La prima edizione del Festival Internazionale del Film O’Clock è nato come un partenariato tra i Paesi che condividono lo stesso fuso orario e l’amore per il cinema. Il primo appuntamento, in programma dal 27 febbraio al 3 marzo, ha riunito Lituania, Romania, Grecia, Egitto e Sudafrica, con proiezioni online sulla piattaforma Festival Scope e in presenza al Cinema del Museo del Contadino di Bucarest. La particolarità del progetto consiste nella programmazione delle pellicole a ore in punto. Le sessioni di domande e risposte con ospiti speciali sono state trasmesse sulla pagina Facebook dell’evento.
Il Festival Film O’Clock è partito su iniziativa di Mirona Radu, professionista con un’esperienza decennale nella produzione e distribuzione cinematografica, presente anche in varie rassegne internazionali.
Il progetto nasce da un grandissimo amore per il cinema, una passione che ho abbracciato da parecchi anni. Lavoro in questa industria da oltre 10 anni, i festival internazionali compresi, e ho sviluppato una rete di contatti, quindi confido tanto nei rappresentanti dei Paesi inclusi quest’anno nel festival. Sono – come me – giovani professionisti appassionati, sempre impegnati in vari eventi locali nei Paesi di origine, quindi conoscono ottimamente il cinema e il pubblico. Cosicchè sono stata molto lieta quando hanno aderito a questa rete internazionale proposta da Film O’ Clock Festival. Negli ultimi anni, in Lituania si vedono ottimi film, e inoltre si è delineata anche una nuova ondata egiziana particolarmente interessante. E allora sarebbe un peccato non avere anche noi accesso a simili pellicole e portarle nel nostro spazio. Perciò, il festival è stato concepito come una specie di dialogo, nell’idea di presentare, oltre ai film romeni di cui siamo orgogliosi, anche pellicole meno note. Quanti di noi hanno visto film del Sudafrica, ad esempio? Ora abbiamo la chance di farlo, spiega Mirona Radu.
La selezione del programma Film O’Clock International Festival è stata condotta da una squadra di cinque curatori e cineasti in rappresentanza di ogni Paese partecipante. Si tratta di film prodotti esclusivamente nei rispettivi stati, nuovi e coraggiosi, lanciati o premiati nei grandi festival del mondo, ma anche di film classici, che fanno parte della propria eredità culturale, aggiunge Mirona Radu.
Siamo particolarmente lieti per la selezione finale. Ognuno ha proposto una preselezione, ma per la selezione finale abbiamo interloquito tutti in un dialogo molto interessante. Vogliamo essere vicinissimi al pubblico e offrire un qualcosa di audace, per accompagnarci in questo viaggio interessante. Naturalmente, ci sono delle differenze culturali, però noi siamo stati molto orgogliosi del programma finale, particolarmente ricco e diverso. Per quanto riguarda le pellicole romene, abbiamo scelto La bilancia diretta nel 1992 da Lucian Pintilie. Si tratta di un film emblematico, recentemente restaurato. Nell’ambito del festival, abbiamo proposto anche un dialogo dedicato al restauro del patrimonio cinematografico. Abbiamo deciso di presentare anche tre cortometraggi: Controindicazioni di Lucia Chicoș, premiato lo scorso anno a Cannes nella Sezione Cinefondation, Bucarest vista dall’alto diretto da Andrei Răuțu, come anche un’animazione alla quale io ci tengo tanto – My father’s Shoes/ Cioce, diretta dai fratelli Anton e Damian Groves. Sono davvero contenta che i colleghi curatori hanno apprezzato questi film che abbiamo integrato nel programma, conclude Mirona Radu.