Dalla radio al libro: Raccontando vecchi cenacoli di Bucarest 1880-1954 di Victoria Dragu-Dimitriu
Conduttrice di programmi culturali alla radio pubblica romena, Victoria Dragu-Dimitriu è passata quasi senza accorgersi dal microfono al testo cartaceo, perché le sue interviste e i suoi radiodoc si prestavano, fin dall'inizio, a diventare racconto.
Christine Leșcu, 02.02.2022, 11:36
Conduttrice di programmi culturali alla radio pubblica romena, Victoria Dragu-Dimitriu è passata quasi senza accorgersi dal microfono al testo cartaceo, perché le sue interviste e i suoi radiodoc si prestavano, fin dall’inizio, a diventare racconto: la storia della Bucarest di una volta, con strade ed edifici che conservavano il profumo di vite passate, ma anche di libri. Il volume più recente scritto da Victoria Dragu-Dimitriu – Raccontando vecchi cenacoli di Bucarest 1880-1954 – evidenzia il legame tra case, strade, quartieri e circoli letterari sviluppati in quei perimetri. Il risultato è uno strano tessuto che unisce edifici, libri e incontri letterari, trasformando Bucarest in una città della letteratura. Come si relaziona l’autrice con questa città del passato che si ritrova ancora nell’odierna capitale, ci racconta lei stessa.
Ho guardato Bucarest da questa prospettiva. Ogni città è un tessuto di storie diverse. Alcuni parlano di industria, altri delle case stesse, ma ci sono anche storie di poeti o scrittori. E come a volte mi piace immaginare passeggiando per la città, le tracce invisibili dei poeti esistono ancora e ho pensato di scoprirle e raccontarle. È incredibile come si passa davanti a palazzi, su strade che sembrano estranee l’una all’altra dal punto di vista letterario, diciamo, eppure sono accomunate nelle biografie di alcuni scrittori. (…) In effetti, questo libro è nato originariamente per radio, in quanto più della metà è composto da testi che ho scritto per la trasmissione Riviste e cenacoli letterari. E ora sono diventati un libro pieno di storie che vanno conosciute perché arricchiscono le nostre anime spiega Victoria Dragu-Dimitriu.
Negli anni precedenti, i libri di Victoria Dragu-Dimitriu erano incentrati sulle interviste radiofoniche ai proprietari di case storiche che raccontavano le loro vite – spesso drammatiche – trascorse tra le pareti di questi edifici. È così che sono apparse, tra le altre, Storie dei gentiluomini di Bucarest, Storie delle dame di Bucarest o Storie dei tesori di Bucarest. E ora dalle strade e dai palazzi, l’autrice è passata alle classi superiori. È stato un passaggio naturale e molto piacevole per me perché potevo semplicemente ripagare alcuni debiti con gli scrittori che apprezzo e amo, e sento che il mondo ha bisogno di saperne di più su di loro, non necessariamente descrivendo storie letterarie, ma semplicemente andando in giro attraverso la città. (…) Ad esempio, sul Viale Kogălniceanu, di fronte alla Facoltà di Giurisprudenza, nello stesso edificio – un condominio del periodo compreso tra le due guerre – ci sono le lapidi commemorative del critico letterario Eugen Lovinescu e dello scrittore Liviu Rebreanu. Non so se Rebreanu veniva ancora al cenacolo Sburătorul – tenuto da Lovinescu – quando viveva qui ed era vicino di casa di Lovinescu, ma spesso si incontravano, in altri luoghi di Bucarest, luoghi che sono semplicemente luoghi della letteratura anche se non esistono più in realtà, conclude Victoria Dragu-Dimitriu.
In effetti, gran parte della Bucarest storica oggi non esiste più, ma i libri di Victoria Dragu-Dimitriu, pieni di ricordi della vecchia città, la riportano in vita.