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Brancusi in miniatura

La città di Târgu Jiu, capoluogo della provincia di Gorj (sud-ovest della Romania) è famosa per custodire le opere allaperto di Constantin Brancusi (1876-1957), ritenuto il padre della scultura moderna e il più grande scultore del Novecento.

Brancusi in miniatura
Brancusi in miniatura

, 22.01.2014, 13:19

La città di Târgu Jiu, capoluogo della provincia di Gorj (sud-ovest della Romania) è famosa per custodire le opere all’aperto di Constantin Brancusi (1876-1957), ritenuto il padre della scultura moderna e il più grande scultore del Novecento. Il complesso scultoreo Constantin Brancusi di Târgu-Jiu include il Tavolo del silenzio, la Porta del bacio e la Colonna senza fine, le prime due in pietra, mentre la terza, alta quasi 30 metri, è fatta di moduli di bronzo.



“Vorrei che le mie opere fossero erette nei parchi e giardini pubblici, affinché i bambini possano giocare su di esse, come giocassero sopra le pietre e i monumenti nati dalla terra; che nessuno sapesse cosa rappresentano e da chi sono fatte – ma che tutti sentissero il bisogno e l’amicizia di esse, come fosse qualcosa che fa parte dallanima della Natura”, diceva l’artista.



Come per avverare questo sogno del grande Brancusi, due artisti romeni hanno avuto l’idea di realizzare, di recente, le repliche in miniatura di queste opere, che sono diventate giocattoli attraenti, di grande successo.



All’inizio, la Porta del bacio è stata trasformata in anello di dentizione. Poi, ogni pezzo della Colonna senza fine è stato reinterpretato in maniera diversa. Lo stesso anche per il Tavolo del silenzio, nel cui pilastro centrale sono state introdotte le miniature della 12 sedie che la circondano, simbolo dei 12 mesi dell’anno.



Tagliate in legno laccato e bel colorito, le repliche miniaturali delle opere di Brâncuşi, di Târgu Jiu, sono ormai giocattoli di successo. Ce l’ha confermato Gabriel Boldiş, uno dei promotori del progetto Minitremu e rappresentante dell’omonima associazione dallo stesso nome.



“Minitremu è un’iniziativa con cui tentiamo di portare l’arte nella vita dei bambini. Ricordo che, da piccolo, avevamo accesso all’arte solo tramite le visite guidate, in cui sentivamo solo indicazioni tipo “non toccare”, “attenti”… Era quello l’accesso all’arte, o attraverso alcuni album, di cui dovevi voltare le pagine con massima attenzione. Noi tentiamo di fare dell’arte qualcosa di tangibile. I bambini hanno bisogno di sperimentare, di toccare, di rompere, di interagire con le opere d’arte. Da questo punto di vista, Minitremu cerca di togliere l’arte dalla zona sacra, elevata, e di portarla al livello ludico, dell’infanzia. L’idea con le opere di Brancusi mi è venuta mentre guardavo dei bambini che giocavano nella sabbia, con tanti giocattoli, da soli, isolati. I genitori tentano di compensare la loro lunga assenza dalla vita dei figli, con oggetti, giocattoli. Abbiamo ritenuto opportuno che certi oggetti, che non hanno ancora senso per i bambini, assumino un significato più intenso, che obblighino in qualche modo anche i genitori a dare delle spiegazioni e ad avere un rapporto con i figli. Così sono nati questi giocattoli. Minitremu è come un diminutivo per Monotremu, termine della biologia, che descrive esseri che possiedono le caratteristiche di più specie”, spiega Gabriel Boldiş.



Il set modulare non è una prima nel mondo dei giocattoli che ispirati dal mondo del design. Frank Lloyd Wright e Le Corbusier sono stati allevati con “i regali” dell’educatore Froebel e altre forme di giocattoli costruttivi. La famosa Alma Siedhoff-BuscherIn ha creato una serie di giocattoli sulla base dei principi pedagogici, utilizzando colori primari, la geometria semplice e le astrazioni. La scommessa degli artisti di Minitremu con i genitori romeni è stata vinta.



I set di giocattoli ispirati alle opere di Brancusi sono abbastanza cari da richiamare l’arttenzione a coloro che decidono di comprarli. Sono ben realizzati, i colori sono belli, i bordi sono arotonditi, le lacche adoperate non sono tossiche. Sono prodotti fatti a mano, di piccola serie, solo dietro ordinazione — dunque ci si deve aspettare poco per averli, giusto quanto far incuriosire coloro che pagano per questi “giocattoli metafisici”, come li definisce l’artista.



“L’opera di Brancusi è monumentale e tramite essa abbiamo accesso a concetti metafisici: il tempo, lo spazio, l’asse del mondo. Noi abbiamo segmentato questi concetti e li abbiamo coloriti. I bambini possono toccare il tempo se prendono la Tavola del silenzio, ad esempio. A prima vosta sembrano giocattoli che non esprimono nulla, ma messi insieme, possono assumere un senso. Sono giocattoli che non inducono ai bambini il ruolo di principessa o di cavaliere, non impongono delimitazioni chiare, ma lasciano libera la fantasia, la stimolano. Non abbiamo mai suggerito ai bambini come giocare con questi oggetti. Ma, a quanto abbiamo visto, sono contenti di toccarli, di costruire con loro, abbinando i vari colori. Noi abbiamo puntato soprattutto sulla prospettiva artistica, ma ora ci rendiamo conto del loro vero valore pedagogico. E’ chiaro il piacere dei piccoli di costruire e di contemplare la nozione di equilibrio e di cromatica”, aggiunge Gabriel Boldiş.



Nel 2013, gli artisti di Minitremu hanno avviato una raccolta dei fondi per realizzare una serie di mille pezzi di ogni giocattolo. La somma, non ancora raggiunta, avrebbe diminuito a metà il prezzo e avrebbe aiutato gli artisti a raggiungere il loro scopo: quello di creare arte per i bambini, anzichè un giocattolo esclusivista. Più di tutto, questa campagna svolta sul sito Indiegogo, ha portato loro la notorietà, dice Gabriel Boldiş.



“La campagna riscuote tanto successo, perchè si basa su molte persone che hanno diffuso l’informazione con il passa parola. Se riusciremo a raccogliere i fondi o meno, non ha più importanza, rispetto al sostegno già ricevuto, che ci stimola a continuare”, conclude l’artista.

Foto: Mariana Chiriţă/ RRI
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