Pesce affumicato… al Monastero di Sant’Anna
Al Monastero di Sant'Anna, la badessa Justina Popovici ci ha raccontato la storia del posto, regalandoci anche un ricetta di pesce affumicato della casa.
România Internațional, 11.02.2013, 15:09
Anche se è un fiume, a Orşova, nel golfo di Cerna (sud-ovest della Romania), il Danubio sembra un lago delle Alpi — Leman, ad esempio, circondato da “piramidi” rimboschite di pietra.
Su una di queste piramidi”, che ha svolto un ruolo importante nella difesa del Paese nella prima guerra mondiale, si alza oggi il Monastero di Sant’Anna, fatto costruire da un giornalista di altri tempi, una personalità complessa, che dopo un lungo esilio, riposa ora sotto un blocco di marmo, nel pronao della chiesa. Si tratta di Pamfil Şeicaru e della sua chiesa che ebbe un destino speciale.
Eretta negli anni 30, non fu più benedetta a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale, e negli anni del comunismo, per un lungo periodo, le celle funsero da albergo e la chiesa da ristorante e poi da sala per festività.
Alla fine egli anni 90, il luogo di culto tornò alla sua destinazione iniziale, e vi si stabilirono alcune monache di Tismana che lo fecero rivivere.
La badessa Justina Popovici ci ha raccontato la storia del monastero, regalandoci anche un ricetta di pesce affumicato della casa.
Serve un pesce grande, da 20-30 chili. Può essere siluro, carpa argento o carpa comune. Pulite e lavate il pesce, tagliatelo a filetti lunghi e lasciateli riposare per qualche giorno in una salsa fatta di sale, pepe, foglie di alloro, aglio, cipolla e altre spezie, a piacere. Asciugate i filetti e fateli affumicare.
Dopo tre giorni al massimo (dipende anche dallo spessore dei filetti), toglieteli dal fumo, asciugateli e cospargeteli di paprika. Preferibilmente, questo pesce si mangia presto perché….è troppo buono!