Dolci Made in Romania, alla conquista dell’Europa
I dolci di Oltenia, regione del sud della Romania, cominciano a conquistare lEuropa.
Radio România, 13.10.2014, 10:37
I dolci di Oltenia, regione del sud della Romania, cominciano a conquistare l’Europa. Millefoglie, torte, tra cui la preferita sembra essere quella all’amaretto, ma anche tiramisù, dolci alla crema di limone, o avvolti in cioccolato, tutti quanti preparati a Slatina, capoluogo della provincia di Olt, arrivano ogni giorni sui tavoli dell’Europa.
Partendo come una piccola pasticceria, la “Fabbrica dei dolci” è diventata industria, grazie ai fondi europei. Il più squisito affare del sud della Romania produce ogni giorni 12 tonnellate di dolci casalinghi, di cui il 30% arriva nei negozi di grandi città europee, per viziare il palato degli inglesi, italiani, tedeschi o spagnoli. Fino a qualche anno fa, la fabbrica dei dolci era una semplice pasticceria.
Appassionata dall’arte di preparare queste delizie, Florina Popescu, cresciuta in un laboratorio di pasticceria dove lavorava sua mamma, ha pensato che forse non sarebbe male non farle solo a casa per famiglia e amici, ma anche per tutti coloro che vanno matti per i dolci. Grazie ai fondi europei, Florina è riuscita a mettere sù il proprio affare dolce, come ha raccontato lei stessa alla corrispondente di Radio Romania a Slatina, Laura Stoican.
“Il primo progetto, firmato a dicembre 2008, è ammontato a 812.000 euro, di cui il 50% non rimborsabile. Senza questo progetto, non ce l’avrei fatta. Un simile progetto ti aiuta ad acquistare gli impianti, ma ti dà anche la spinta di portare a termine quello che volevi fare”, dice Florina.
Com’è riuscita ad entrare sui mercati europei? “Esportiamo tanto tiramisù in Italia, la nostra ricetta ha riscosso un grande successo, e anche noi ne siamo rimasti stupiti. Ma siamo molto felici e andiamo avanti. Abbiamo cominciato ad esportare nel 2012, quando abbiamo partecipato alla prima fiera specializzata a Barcellona, e abbiamo visto che i nostri prodotti erano molto apprezzati, quindi andavano molto bene all’esportazione. E da allora abbiamo cominciato a partecipare a due-tre fiere all’anno, allargando il ventaglio di clienti, ora esportiamo in quasi tutta l’UE, ma anche in Israele, abbiamo dei contatti anche in Canada. Importante è andare avanti e avere un’ottimo rapporto tra qualità e prezzo”, conclude Florina Popescu.