Titus Gârbea, un romeno testimone della storia scandinava
Il generale centenario Titus Gârbea si sarebbe meritato il soprannome di un romeno nel nord dell'Europa - testimone della storia di questa parte del continente nella prima metà del Novecento.
Steliu Lambru, 26.03.2022, 18:28
Durante la vita, una persona può giungere nei luoghi più inaspettati e diventare testimone di eventi imprevisti. Il generale centenario Titus Gârbea si sarebbe meritato il soprannome di “un romeno nel nord dellEuropa” – testimone della storia di questa parte del continente nella prima metà del Novecento. Gârbea nacque nel 1893 e si spense nel 1998, a 105 anni. Combattette nella I Guerra Mondiale e fu nominato addetto militare a Berlino tra il 1938 e il 1940, mentre dal 1940 al 1943 fu addetto militare a Stoccolma ed Helsinki. Combattette sul fronte duranta la II Guerra Mondiale, fu decorato e dal 1947 fu messo a riposo. Come diplomatico ebbe contatti con alcune personalità della storia del nord dellEuropa come il re svedese Gustavo V e Alssandra Kollontay, lambasciatrice sovietica a Stoccolma.
Il Centro di Storia Orale della Radiodiffusione Romena ebbe loccasione di discutere con Titus Gârbea nel 1994, quando aveva 101 anni. Il generale si ricordò il momento in cui re Carlo II lo nominò rappresentante della Romania in Scandinavia.”La Finlandia è un Paese piccolo, di 4 milioni di abitanti, ma industriosi, onesti e di fiducia. Fui chiamato da re Carlo II il quale mi disse: “Potrebbe recarsi nei Paesi nordici?” Io ero a Berlino, con una missione molto difficile, e mi occupavo allo stesso tempo di Berna, ossia della Svizzera, e dellOlanda. Gli dissi: “Maestà, io posso fare fronte, dal punto di vista del lavoro, ma i viaggi saranno molto costosi, perchè molte volte dovrò andarci in aereo”. E fu cosi che fui nominato io assieme a un addetto militare nei Paesi scandinavi e baltici, cioè vi furono aggiunti altri 5-6 Paesi. Ero sempre in viaggio! Ma ho fatto fronte e ho inviato informazioni molto importanti per il nostro Paese e il suo futuro, perchè era subentrato anche da noi il pericolo nazista.”
Già familiarizzato con lo spirito nordico, Gârbea circolò tra le capitali svedese e finlandese. Ma nei Paesi Baltici, occupati dai sovietici nel 1940, non fu accolto come si aspettava.”Il mio lavoro richiedeva che andassi periodicamente anche a Stoccolma e in Finlandia. La missione fu difficile perchè Berlino era padrona dellintera Europa. Mi furono assegnati i Paesi nordici – Danimarca, Svezia, Finlandia e Norvegia. Inoltre, mi occupavo anche dei tre Paesi baltici dove eravamo visti come “una bestia nera” dai comunisti. I nostri amici, che erano estoni, tutti brave persone, mi dissero di stare attento: “signore, di notte eviti di uscire di casa perchè i russi, che sono dapperttutto, sono capaci delle peggiori cose!”. Alla fine non mi successe niente, però ero la bestia nera.”
Alla vigilia della II Guerra Mondiale, Gârbea si trovava proprio sulla linea di demarcazione tra polacchi e sovietici che erano pronti a occupare la Polonia. Là conobbe lantipatia sovietica nei confronti dei romeni.”Nel 1939, dopo che la Germania di Hitler e la Russia di Lenin, semplicemente schiacciarono, fianco a fianco, la Polonia, io mi trovavo li, proprio sul fronte. Mi recai a Brest-Litovsk, dove dovevano venire i russi. Secondo le loro intese, Brest-Litovsk doveva restare alla Russia, e il resto, nellovest, alla Germania. E quando giunsi a Brest-Litovsk ed entrai in contatto con i russi che vi erano giunti – noi come diplomatici avevamo una certa libertà -, uno dei russi, come sono loro rozzi, mi disse: “Verrà anche il vostro turno!”. Minacciò me, che ero addetto militare. Cosa dovevo rispondere a una simile sfacciataggine, di un ufficiale, di un colonnello? E venne anche il nostro turno!”.
Lo stesso anno, il movimentato 1940, Gârbea si trovava in Svezia quando iniziò la Guerra dInverno tra la Finlandia e lUrss. La Piccola Finlandia diede prova di insolito eroismo davanti al colosso sovietico che laveva invasa. Gârbea volle sottolineare il coraggio dei finlandesi e la simpatia che destarono nellintero mondo.”Io ero a Stoccolma e in Finlandia quando scoppiò questa guerra. Da li seguivo le operazioni dei russi in Finlandia, in quel duro inverno, del 39-40, quando questo alleato naturale dei finlandesi li aiutò moltissimo a mantenere il fronte. Ma, in primavera, quando iniziò il disgelo, i poveri finlandesi, che erano solo 4 milioni, furono sopraffatti dallingente numero di grandi unità, di aerei. Era Davide contro Golia! Perchè, allepoca, devo dire, la Russia era condannata e ostracizzata dallintero continente per ciò che aveva fatto, per aver attaccato la povera Finlandia, con un numero sopraffacente di forze, per occuparla interamente. Uninfamia russa, come tante altre commesse anche nei confronti dei romeni, nel 1877 e prima.”
Il romeno Titus Gârbea fu testimone di un pezzo di storia lontano dal suo Paese. Ma per lui fu, in ugual misura, una storia personale.