Nella storia delle epidemie sul territorio della Romania, il bilancio della febbre tifoide durante la prima Guerra Mondiale fu uno terribile: circa 350.000 morti tra i militari e 450.000 tra i civili.
Del modo in cui veniva festeggiata la Pasqua nel primo dopoguerra, periodo di massima libertà e prosperità in Romania, molti si ricordano ancora dalle storie della precedente generazione.
I cavalieri teutonici giunsero nel Bacino dei Carpazi nell'ambito di una strategia di espansione che l'Occidente creò, sostenne e portò nell'Europa Orientale. Loro erisero nella Contrada di Bârsa numerose fortezze fortificate in legno.
A dicembre 1989 i romeni hanno conquistato il loro diritto di fare politica, accanto agli altri diritti e libertà. Nei primi mesi del 1990 rinasceva il pluripartitismo in Romania.
Il 20 marzo del 1820, nella città di Bârlad, nell'est dell'odierna Romania, nasceva il colonnello Alexandru Ioan Cuza, il primo principe della Moldavia e Valacchia unite, che incarnava la futura struttura statale formata dalle due entità politiche.
Una delle cose di cui il regime comunista in Romania si è sempre vantato è stata l'eliminazione dell'analfabetismo.
In seguito alla chiusura temporanea delle esposizioni per l'emergenza coronavirus, il Museo Nazionale di Storia della Romania invita il pubblico a visitare le sue mostre virtuali. Scoprite la replica della Colonna Traiana o la Romania nella Grande Guerra.
A prescindere dal nome, KGB nell'URSS, AVH in Ungheria, SB in Polonia, StB in Ceccoslovachia, STASI nella Germania Est oppure Securitate in Romania, i servizi di polizia politica comunisti ebbero quasi la stessa struttura e la stessa missione.
Tra i politici più importanti del 19esimo secolo si annovera anche Lascăr Catargiu. Spirito conciliante, con un grande potere di lavoro, Catargiu si impose come leader dei conservatori che videro in lui il fattore di equilibrio per l'unità del partito.
in Romania, circa 8000 persone sono state vittime dell'esecuzione sommaria da parte della Securitate, la polizia politica del regime comunista. Solo 37 sono state identificate finora.
Fino alla fine del 1918, i territori abitati dai romeni degli Imperi russo e Austroungarico si erano uniti al Regno di Romania e i trattati di pace avrebbero confermato i nuovi confini.
Il 1 dicembre del 1918, la Transilvania si univa alla Romania e venivano gettate le basi della Grande Romania.
Il politico Ion Rațiu fu uno dei modelli ai quali la società romena si rapportò allorquando iniziò la ricostruzione della democrazia nel 1990, dopo 45 anni di comunismo.
Lo storico Nicolae Iorga è uno dei romeni che godono di una buona immagine negli occhi dei connazionali. Al concorso « Grandi romeni » organizzato nel 2006 dalla tv pubblica, Iorga si è piazzato 17esimo nel top delle 100 più apprezzate personalità.
Nel periodo precedente la conquista di Costantinopoli, dal 1360 fino al 1453, i romeni si integrarono anche loro nel modello dello scontro e della coesistenza con i turchi, secondo l'usanza balcanica.