Nella Romania del primo dopoguerra la politica fu fatta sia da uomini con principi, che da uomini senza principi. Tra di loro si annoverarono anche politici che ai nostri giorni verrebbero chiamati trasformisti, come Constantin Argetoianu.
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L'idea di ammodernamento presso i romeni apparve vagamente dopo il 1770 e il primo progetto di riforma si concretò nel 1822.
80 anni fa, tra il 21 e il 23 gennaio del 1941, sulle strade di Bucarest scoppiavano scontri tra l'esercito romeno e formazioni paramilitari della Guardia di Ferro, il partito fascista del periodo interbellico in Romania, per la presa del potere.
Durante la Prima Guerra Mondiale, la Romania fu costretta a far fronte a un doppio assalto, sia del nemico che aveva di fronte, che del nemico alle spalle. E la rivoluzione bolscevica fu il nemico alle spalle cui meno si aspettava.
Nell'ultima notte del 1916, a Ciurea, si verificava il più grave incidente ferroviario della storia della Romania. Circa 1000 persone persero la vita in seguito al derragliamento di un treno sovradimensionato e strapieno di passeggeri.
Sebbene insediato nella stessa maniera nell'intera Europa centro-orientale, il comunismo crollò diversamente.
Il 6 settembre del 1940, in Romania veniva insediato il regime legionario-antonesciano, cappeggiato dal generale Ion Antonescu, che proclamava la Romania stato nazional-legionario. Una delle vittime dei legionari fu lo storico Nicolae Iorga.
Nell'autunno del 1940, con i suoi confini nord, sud, est e ovest amputati, la Romania scivolava verso l'estrema destra.
Il 1 novembre del 2020 si è spento, a 89 anni, lo storico americano Keith Hitchins. Hitchins si annoverò tra coloro che scrissero sulla Romania nel periodo più buio della sua storia, il periodo comunista.
Nella Grande Guerra, la Romania è stata alleata della Francia, Gran Bretagna e Russia.
Una delle grandi invenzioni dell'uomo è la ferrovia, e i cambiamenti che essa portò nel mondo moderno furono notevoli.
Durante la Prima Guerra Mondiale, la propaganda attraverso l'immagine fu molto efficiente.
Il prezzo che i romeni pagarono per la libertà durante la Rivoluzione anticomunista del 1989 fu uno altissimo: migliaia di morti, feriti e invalidi. Ma a questo prezzo si può aggiungere quello del patrimonio culturale distrutto.
Le epidemie sono state una presenza costante nella storia dell'umanità e gli uomini hanno cercato di combatterle con tutti i mezzi.