Il generale centenario Titus Gârbea si sarebbe meritato il soprannome di un romeno nel nord dell'Europa - testimone della storia di questa parte del continente nella prima metà del Novecento.
La Romania entrò nella Seconda Guerra Mondiale a giugno 1941, accanto alla Germania, per recuperare i territori annessi dall'URSS un anno prima.
La storia locale è interessante come qualsiasi altra in quanto coglie il modo di vivere delle persone di una certa zona. A 120 km dalla capitale romena Bucarest si trova la città di Călărași, capoluogo dell'omonima provincia.
La grande strage della Seconda Guerra Mondiale finì nel 1945. Il 10 febbraio del 1947, vennero firmati a Parigi i Trattati di Pace con i Paesi che erano stati gli alleati europei della Germania nazista: Italia, Romania, Ungheria, Bulgaria e Finlandia.
L'Isola dei Serpenti è tornata all'attenzione pubblica il 25 febbraio del 2022, nel secondo giorno dopo l'avvio dalla Russia della guerra contro l'Ucraina.
Il romeno Mugur Călinescu è passato alla storia come esempio universale di militante per la giusta causa della libertà e della dignità, contro un nemico crudele, molto più forte, ma che non l'ha mai impaurito.
All'inizio del 1859 furono gettate le fondazioni dell'odierna Romania.
Il 1 gennaio del 2022 sono ricorsi 15 anni da quando la Romania ha raggiunto un obiettivo molto importante della sua politica di dopo il crollo del comunismo nel 1989.
Come qualsiasi invenzione, l'auto è stata presente all'inizio nella vita dei ricchi. La sua popolarità l'ha resa accessibile a tutti ed essa ha smesso di essere un simbolo di appartenenza a una classe sociale.
Il 1 dicembre del 2021, la Banca Centrale Romena ha emesso una nuova banconota, da 20 lei, pari a circa 4 euro, raffigurante la sottotenente Ecaterina Teodoroiu, eroina caduta al dovere durante la Seconda Guerra Mondiale.
La Rivoluzione del dicembre 1989 resterà il più importante evento della storia della Romania della seconda metà del XXesimo secolo.
Alla fine della Prima Guerra Mondiale, il mondo era alla ricerca della pace, di un mondo migliore, ma allo stesso tempo alla ricerca del rispristino del vecchio ordine.
Una delle grandi personalità riformatrici della Transilvania del Settecento fu il barone Samuel von Brukenthal, noto non solo come giurista e uomo di stato, ma anche come grande collezionista e amante dell'arte.
Il 1 dicembre del 1918, 1228 delegati radunatisi ad Alba Iulia votavano l'unione della Transilvania con il Regno di Romania.
Il sud-est europeo cambiò intensamente nella prima metà del 19esimo secolo alla luce delle idee moderne e soprattutto dell'idea di stato nazionale.