Il principe più importante della storia della Moldavia fu Stefano il Grande, che governò per 47 anni, nella seconda metà del XVesimo secolo e all'inizio del successivo, tra il 1457 e il 1504.
Soprannominato l'ultimo conquistador, re della Patagonia, alchimista, dittatore, barone della Terra del Fuoco, l'ingegnere esploratore Iuliu Popper nacque a Bucarest il 15 dicembre 1857 e morì il 5 giugno 1893 a Buenos Aires.
Elisabeth Pauline Ottilie Luise de Wied nacque il 29 dicembre 1843 nel Ducato di Nassau, l'odierno Land della Renania-Palatinato, nella Germania occidentale. Ventisei anni dopo, nel 1869, sarebbe diventata regina della Romania.
Stefano Bottoni, docente dell'Università degli Studi di Firenze e autore del volume L'eredità di Stalin in Romania. La Regione atuonoma ungherese 1952-1960 è stato, di recente, ospite di una conferenza all'Auditorium romeno di Bucarest.
Non molti ebbero il coraggio di opporsi al regime di Nicolae Ceaușescu e chi lo fece fu allontanato o si dovette ritirare. Uno degli oppositori di Ceaușescu fu l'economista Alexandru Bârlădeanu.
Oltre i muri eretti dal regime comunista in Romania dopo il 1945, le onde hertz hanno trasmesso messaggi di speranza. Radio Europa Libera è stata l'emittente che si è assunta la missione di mantenere viva l'idea di libertà e normalità.
La ricerca scientifica in un regime totalitario o in una dittatura è una rigorosamente controllata dall'apparato statale.
Tema importantissimo sull'agenda della comunità internazionale odierna, l'energia elettrica è indispensabile per la nostra vita quotidiana.
Prima della tragedia dell'Olocausto, le comunità ebraiche in Romania diedero alla società romena e all'intero mondo prestigiosi scienziati, medici, avvocati, ingegneri, imprenditori e letterati.
La stampa romena del 20esimo secolo attraversò tutte le forme possibili, da quella libera a quella censurata o soppressa. Le più gravi violazioni dei diritti della stampa, che erano anche dei diritti umani, avvennero durante il regime comunista.
Il politico Ion Mihalache fu un promotore dei valori tradizionali del mondo rurale romeno, ma, allo stesso tempo, militò per l'ammodernamento e la prosperità di tutti, soprattutto dei ceti più disagiati.
Il generale centenario Titus Gârbea si sarebbe meritato il soprannome di un romeno nel nord dell'Europa - testimone della storia di questa parte del continente nella prima metà del Novecento.
La Romania entrò nella Seconda Guerra Mondiale a giugno 1941, accanto alla Germania, per recuperare i territori annessi dall'URSS un anno prima.
La storia locale è interessante come qualsiasi altra in quanto coglie il modo di vivere delle persone di una certa zona. A 120 km dalla capitale romena Bucarest si trova la città di Călărași, capoluogo dell'omonima provincia.
La grande strage della Seconda Guerra Mondiale finì nel 1945. Il 10 febbraio del 1947, vennero firmati a Parigi i Trattati di Pace con i Paesi che erano stati gli alleati europei della Germania nazista: Italia, Romania, Ungheria, Bulgaria e Finlandia.