Le 60 lastrine di piombo lunghe 15 centimetri e larghe 10 nei seminterrati dellIstituto di Archeologia “Vasile Pârvan di Bucarest hanno suscitato moltissimo interesse tra gli appassionati di storia e mistero.
Una delle storie più misteriose di Bucarest, come di tutte le grandi città, è quella dei suoi sotterranei.
La Romania non ha partecipato allinvasione della Cecoslovacchia nel 1968, atto considerato unaggressione nei confronti di uno stato socialista amico.
I terroristi sono stati lossessione della Rivoluzione romena del dicembre 1989 e il coinvolgimento dei servizi segreti stranieri ha creato una forte delusione. Ma chi sono stati i terroristi?
Occupata dalle Potenze Centrali e con unimmagine peggiorata agli occhi degli alleati a causa della firma della pace separata a marzo 1918, la Romania stava facendo degli sforzi per uscire da una situazione disperata.
Dopo la fine della seconda Guerra mondiale nel 1945, il movimento di decolonizzazione cominciò a segnare le relazioni internazionali, visto che la dominazione degli imperi coloniali era assai contestata.
Il XIV congresso del Partito comunista romeno, svoltosi dal 20 al 24 novembre 1989, era atteso con grande interesse dai romeni e da tutti coloro che seguivano il percorso politico che il dittatore Nicolae Ceauşescu voleva dare alla Romania.
Il 1 novembre del 1928 lallora Società di Diffusione Radiotelefonica mandava in onda il suo primo segnale, latto di nascita della sua esistenza.
Una delle più impressionanti civiltà neolitiche è quella nota come Cucuteni-Trypillya che, su una superficie di 35.000 chilometri quadrati, include il nord-est della Romania, la Moldova e il sud-ovest dellUcraina.
Per decenni, la Securitate, la famigerata polizia politica del regime comunista, rappresentò uno strumento del terrore per i romeni del Paese, ma anche per quelli allestero.
LOlocausto rappresenta la forma massima di odio di cui lessere umano fu capace nel corso della storia.
Lo stato medioevale romeno apparve molto tardi sulla carta politica dellEuropa, precisamente alla metà del XIV secolo, fatto attribuito dagli storici in primi luogo ad argomenti politici.
Nel nord della Dobrugea, regione del sud-est della Romania, nei pressi del lago di Razim, ma anche vicino al posto in cui il fiume sfoccia nel Mar Nero, si trova, accanto alla località di Enisala, lomonima fortezza.
Il Mons. Vladimir Ghika sarà beatificato in una messa solenne a Bucarest il 31 agosto. Il 27 marzo, Papa Francesco aveva autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il Decreto riguardante il martirio del Servo di Dio Vladimir Ghika.
Nella storia della Romania, poche personalità hanno suscitato così tanta antipatia e così tanto odio come Carlo II. Nel mondo politico, fu ripudiato sia dalle figure emblematiche della democrazia romena, come Iuliu Maniu, che dallestrema destra.