Nicolae Iorga, insegnante della nazione
Lo storico Nicolae Iorga è uno dei romeni che godono di una buona immagine negli occhi dei connazionali. Al concorso « Grandi romeni » organizzato nel 2006 dalla tv pubblica, Iorga si è piazzato 17esimo nel top delle 100 più apprezzate personalità.
Steliu Lambru, 21.01.2020, 18:18
Lo storico Nicolae Iorga è uno dei romeni che godono di una buona immagine negli occhi dei connazionali. Al concorso « Grandi romeni » organizzato nel 2006 dalla tv pubblica romena, Iorga si è piazzato al 17esimo posto nel top delle 100 più apprezzate personalità. Ma oltre a qualità, Iorga ebbe anche i suoi difetti, e uno fu che simmaginò insegnante della nazione.
Iorga nacque nel 1871 a Botoșani, nel nord-est della Romania, come figlio di un avvocato. Studiò storia a università in Romania, Italia, Francia e Germania. Poliglotta, Iorga affrontò i più svariati argomenti e temi di storia della Romania e storia universale, e di filosofia della storia. Scrisse unimmensa quantità di pubblicistica, circa 20.000 articoli sulla stampa, e unopera storica altrettanto impressionante, 1200 volumi e brochure. Fu rappresentante culturale della corrente ideologica e letteraria chiamata « sămănătorism » che glorificava la figura del contadino. Dal punto di vista politico, fu conservatore e adepto dellautoritarismo. Fondò il Parrtito Nazionalista-Democratico assieme allavvocato A. C. Cuza nel 1910 e intorno alla Prima Guerra Mondiale fu adepto dellingresso della Romania nella guerra assieme agli stati della Triplice Intesa, Francia, Gran Bretagna e Russia. Professore e e stretto collaboratore del futuro re Carlo II, nella cui camarilla entrò alla fine degli anni 1930, Iorga fu premier nel 1931. Orgoglioso, Nicolae Iorga desiderò essere insegnante della nazione romena convinto di avere una missione educativa eccezionale.
Lo storico Eliza Campus ha rilasciato unintervista al centro di Storia Orale della Radiodiffusione nel 1999. Campus ha divinizzato Iorga e lo considera un modello di vita e di integrità professionale. “Alla Facoltà di Storia abbiamo avuto come principale disciplina la Storia Universale, insegnata dal nostro grande uomo di cultura Nicolae Iorga. Sin dallinzio abbiamo avuto relazioni molto cordiali, perchè vedendomi in lutto – era morto mio padre – mi ha chiesto sin dai primi ocrsi se avessi bisogno di aiuto, che mi insegnasse lezioni o mi desse la possibilità di guadagnare soldi. Io avevo appena cominciato a lavorare come insegnante presso una scuola, cosicchè avevo un reddito. Da allora io e Iorga abbiamo avuto relazioni molto strette. Mi ha sempre invitato a casa sua a leggere dalla sua biblioteca vari lavori e siamo stati vicini fino a quando ho fatto la tesi di laurea con lui», ha raccontato Eliza Campus.
Nazionalista antiquato, tipico del 19esimo secolo, Nicolae Iorga entrò in conflitto con i legionari, i nazionalisti radicali fascisti, conflitto che portò alla morte del loro leader, Corneliu Zelea Codreanu nel 1938. I legionari accusarono spesso lo storico della morte del loro leader, e il giornalista Pan Vizirescu, ammiratore di Iorga, nel 1996 cercava di spiegare il contesto in cui si era sviluppato il conflitto tra le parti.
“Il signor Iorga, dopo ciò che successe con luccisione di Codreanu, in una conferenza alle Fondazioni Reali, davanti a tutti disse : « Io volli dare loro dei consigli, come padre, ai legionari, non tagliare loro la testa ! » Cera una grande differenza tra ciò che fece Carlo, quindi far strangolare i legionari, e i consigli che diede loro Iorga», ha raccontato Gabriel Țepelea.
Lo storico letterario Gabriel Țepelea vide per la prima volta Nicolae Iorga il 1 dicembre del 1933, quando aveva 17 anni. Nel 1999, Țepelea confessava alla Radiodiffusione romena di aver rivisto lo storico anche ad un incontro pubblico del Fronte della Rinascita Nazionale, il partito totalitario sotto il controllo di Carlo II. Democratico convinto, Țepelea crede che, molte volte, le capacità intellettuali di un uomo non siano uguali al suo carattere, Iorga essendo un esempio in questo senso.
“Mi pare di vedere anche oggi Iorga, con la sua barba da patriarca, indossare una divisa azzurra, come consigliere reale, membro del Fronte della Rinascita Nazionale. Una serie di personalità culturali di spicco hanno dimostrato che dal punto di vista politico non sapevano dire no alle ambizioni, in questo caso del re, e alle ambizioni personali. E si sono lasciati tentare a imitare i metodi dei dittatori, ossia lo scioglimento dei partiti politici, labolizione della democrazia, e a un certo punto hanno iniziato a dialogare con il sistema nazista e a trascurare le alleanze tradizionali », ha raccontato Gabriel Țepelea.
Nicolae Iorga parlò anche a Radio Romania. Lingegner Paul Știubei si ricordava nel 1994 della prestazione dello storico al microfono, nel 1949. “Iorga aveva un testo e parlava liberamente. Io lho ascoltato anche alle sue conferenze in pubblico, deviava sempre dal testo e cominciava a divagare. Non direttamente, ma con vari sottintesi. So che una volta venne proprio il direttore generale Nicolae Sărățeanu che mi disse di lasciare lui ai tasti ed era pronto a premerli per paura che Iorga dicesso qualcosa contro i tedeschi, perchè era lepoca in cui i tedeschi erano venuti nel Paese e noi eravamo germanofili», ha raccontato Paul Știubei.
Il 27 novembre del 1940, i legionari prendevano Iorga dalla sua abitazione, lo portavano nella foresta Strejnicu e lo uccidevano. Fu il destino di un uomo con grandi qualità intellettuali, ma che cadde vittima sia del proprio orgoglio, che dei tempi estremisti che visse e che incoraggiò.