Ascolta RRI in diretta!

Ascolta Radio Romania Internazionale dal vivo

Militari romeni morti in prigionia nell’URSS

Per la metà orientale dell'Europa, la Romania compresa, la fine della seconda Guerra mondiale portò anche l'occupazione sovietica.

Militari romeni morti in prigionia nell’URSS
Militari romeni morti in prigionia nell’URSS

, 05.05.2020, 16:31

Per la metà orientale dell’Europa, la Romania compresa, la fine della seconda Guerra mondiale portò anche l’occupazione sovietica. Centinaia di migliaia di soldati romeni morirono durante la guerra nell’Unione Sovietica, e altre decine di migliaia di prigionieri finirono nei lager o rimasero ignoti. Per ricordare i connazionali deceduti sul fronte orientale durante il secondo conflitto mondiale, l’Ambasciata di Romania nella Federazione Russa ha pubblicato un elenco di prigionieri dell’Esercito morti in detenzione nell’URSS. L’elenco comprende anche i civili identificati negli archivi russi. Vasile Soare, ambasciatore di Romania a Mosca, ha guidato le indagini. Quest’anno, nella settimana precendente la Pasqua, l’Ambasciata di Romania a Mosca ha segnato una prima nella storiografia romena, vale a dire la pubblicazione di un elenco completo, contenente tutte le informazioni sull’argomento disponibili negli archivi russi sui prigionieri di guerra romeni e civili morti nei lager sul territorio dell’attuale Federazione Russa. Furono sepolti nelle vicinanze di questi campi tra il 1941 e il 1956. L’elenco contiene i nomi di 20.718 rumeni, molti dei quali erano prigionieri di guerra e, quindi, soldati, spiega l’ambasciatore.

Lo sforzo di rintracciare tutti questi nomi fu intenso e durò più di un decennio. Vasile Soare ha spiegato al corrispondente di Radio Romania a Mosca, Alexandr Beleavski, come sono stati stabiliti il numero e lo statuto dei prigionieri inclusi sulla lista. Si tratta di un lavoro durato per dieci anni. Lo scorso anno, abbiamo pubblicato metà dell’elenco, contenente oltre 10.000 nomi, e ora siamo riusciti a completarlo, aggiungendo altri 11.000 nomi. Stiamo parlando esclusivamente di prigionieri, e non di persone immolatesi in battaglia a Stalingrado o all’ansa del fiume Don, stiamo parlando dei sopravvissuti alle grandi battaglie, catturati e diventati prigionieri di guerra. L’elenco comprende anche civili, più precisamente etnici tedeschi deportati a gennaio-febbraio 1945. Furono portati via dalla Romania poco prima della fine della seconda Guerra Mondiale, quando numerosi etnici tedeschi furono deportati dall’Europa centro-orientale, per la maggior parte – circa 70.000 persone – dalla Romania. Quasi 8000 morirono nei campi di lavoro sovietici, aggiunge il diplomatico.

Nella nebbia della guerra c’erano molte incognite e spettò alle generazioni successive chiarirle il più possibile. Vasile Soare ci racconta la storia dei prigionieri di guerra romeni in URSS negli anni ’40. I primi arrivarono nei campi sovietici già nel 1941, seguiti dalla maggioranza nel 1942 – più di 100.000 persone, un numero molto elevato, ma anche dopo il 23 agosto 1944 e, successivamente, dopo ottobre 1944. È difficile stabilire un numero esatto, ma da quello che abbiamo trovato negli archivi stimiamo 236.000 prigionieri romeni. Sembra che circa 65.000 siano morti nei campi. Noi sappiamo esattamente cosa è successo ai quasi 21.000 trovati negli archivi, i cui nomi sono stati pubblicati. I prigionieri mandati nei lager sovietici dopo le battaglie di Stalingrado e all’ansa del fiume Don, da novembre 1942 fino a marzo-aprile 1943, non furono registrati. Si tratta di migliaia e decine di migliaia di persone mai registrate ufficialmente, il che spiega questa differenza di numeri. Rispetto alle statistiche ufficiali russe, che indicano 15.435 morti tra i prigionieri di guerra romeni, quando abbiamo studiato gli archivi abbiamo riscontrato che il numero era più alto. Ci siamo resi conto che erano persone diverse, quindi le abbiamo aggiunte all’elenco e siamo arrivati a 20.718, spiega l’ambasciatore Vasile Soare.

I nomi di 40.000 prigionieri di guerra romeni sono ancora sconosciuti. Vasile Soare ha riassunto anche le difficoltà del lavoro svolto negli archivi. La parte più difficile è stata la comprensione della scrittura. Ogni nome era scritto a mano dai soldati sovietici che lavoravano nei campi. Vi erano molti errori ed era difficile stabilire effettivamente i nomi dei prigionieri. Volevamo pubblicare la lista nel 2019, verso Natale, ma non è stato possibile. Non ce l’abbiamo fatta prima del 75° anniversario della fine della seconda Guerra Mondiale, dice ancora Vasile Soare.

L’elenco contiene i nomi e i cognomi di ogni militare, nonchè i nomi dei padri, le date di nascita, il campo in cui erano stati deportati e le date dei decessi. Contiene, inoltre, un’appendice di tutti i campi e ospedali speciali NKVD dove vennero deportati i civili. Dalla pubblicazione della lista, molti romeni hanno identificato parenti, nonni e bisnonni, in un’esperienza particolarmente toccante. Oltre allo studio negli archivi e alle ricerche sul campo sui nomi dei connazionali morti in Russia, l’Ambasciata di Romania a Mosca sta anche conducendo una campagna commemorativa. Finora, nella Federazione Russa sono stati eretti 34 monumenti che rendono omaggio alla loro memoria, alcuni aperti alle visite del pubblico.

Foto: pixabay.com
Pagine di storia lunedì, 16 Dicembre 2024

La Rivista di Matematica

Nei suoi quasi 250 anni di storia, la stampa romena ha registrato anche la più lunga pubblicazione ininterrotta. Si tratta della “Rivista di...

La Rivista di Matematica
Centenario Lovinescu (fonte: Muzeul Național al Literaturii Române)
Pagine di storia lunedì, 09 Dicembre 2024

Centenario Lovinescu

Nel 2024, la cultura romena rende omaggio a uno dei suoi rappresentanti più importanti, lo storico e critico letterario Eugen Lovinescu. Nato nel...

Centenario Lovinescu
Il PCR illegale
Pagine di storia lunedì, 09 Dicembre 2024

PCR in clandestinità

L’estremismo di sinistra e di destra, il comunismo e il fascismo, mostruose creazioni della guerra, finirono per dominare le menti di molte...

PCR in clandestinità
Il giornale „Scânteia”
Pagine di storia lunedì, 09 Dicembre 2024

ll giornale „Scânteia”

Una delle armi più potenti della propaganda del regime comunista era la stampa. La libertà di parola e di stampa è un diritto conquistato nel...

ll giornale „Scânteia”
Pagine di storia domenica, 10 Novembre 2024

Il divorzio tra la Securitate e il KGB

Struttura dal duplice ruolo, informativo e repressivo, la Securitate è stata fino alla fine degli anni ’50 sotto il controllo totale del KBG,...

Il divorzio tra la Securitate e il KGB
Pagine di storia mercoledì, 23 Ottobre 2024

La flotta militare romena nella Seconda Guerra Mondiale

La storia della flotta militare romena iniziò a metà del XIXesimo secolo, quando dopo l’unione dei due principati di Moldavia e Valacchia, si...

La flotta militare romena nella Seconda Guerra Mondiale
Pagine di storia lunedì, 14 Ottobre 2024

Nicolae Titulescu e la diplomazia romena in Europa negli anni ’30

Le diplomazie dei Paesi che ruotano attorno ai potenti hanno sempre la missione di essere un passo avanti rispetto agli eventi. Devono decifrare le...

Nicolae Titulescu e la diplomazia romena in Europa negli anni ’30
Pagine di storia domenica, 29 Settembre 2024

Il caso Culianu

Il 21 maggio 1991, intorno alle 13, nella toilette di un edificio dell’Università di Chicago, fu trovato morto l’eminente professore di...

Il caso Culianu

Partenariati

Muzeul Național al Țăranului Român Muzeul Național al Țăranului Român
Liga Studentilor Romani din Strainatate - LSRS Liga Studentilor Romani din Strainatate - LSRS
Modernism | The Leading Romanian Art Magazine Online Modernism | The Leading Romanian Art Magazine Online
Institului European din România Institului European din România
Institutul Francez din România – Bucureşti Institutul Francez din România – Bucureşti
Muzeul Național de Artă al României Muzeul Național de Artă al României
Le petit Journal Le petit Journal
Radio Prague International Radio Prague International
Muzeul Național de Istorie a României Muzeul Național de Istorie a României
ARCUB ARCUB
Radio Canada International Radio Canada International
Muzeul Național al Satului „Dimitrie Gusti” Muzeul Național al Satului „Dimitrie Gusti”
SWI swissinfo.ch SWI swissinfo.ch
UBB Radio ONLINE UBB Radio ONLINE
Strona główna - English Section - polskieradio.pl Strona główna - English Section - polskieradio.pl
creart - Centrul de Creație Artă și Tradiție al Municipiului Bucuresti creart - Centrul de Creație Artă și Tradiție al Municipiului Bucuresti
italradio italradio
Institutul Confucius Institutul Confucius
BUCPRESS - știri din Cernăuți BUCPRESS - știri din Cernăuți

Affiliazioni

Euranet Plus Euranet Plus
AIB | the trade association for international broadcasters AIB | the trade association for international broadcasters
Digital Radio Mondiale Digital Radio Mondiale
News and current affairs from Germany and around the world News and current affairs from Germany and around the world
Comunità radiotelevisiva italofona Comunità radiotelevisiva italofona

Provider

RADIOCOM RADIOCOM
Zeno Media - The Everything Audio Company Zeno Media - The Everything Audio Company