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L’Ottocento romeno – generazione e cambiamento

L'idea di ammodernamento presso i romeni apparve vagamente dopo il 1770 e il primo progetto di riforma si concretò nel 1822.

L’Ottocento romeno – generazione e cambiamento

, 09.02.2021, 22:13

Lidea di ammodernamento presso i romeni apparve vagamente dopo il 1770, nelle memorie dei boiardi alla Russia e allAustria, seguite dal concretamento del primo progetto di riforma nel 1822. Quellanno, lImpero Ottomano, in seguito alla rivolta diretta dal romeno Tudor Vladimirescu, del 1821, sostituiva i principi fanarioti con principi nominati tra i grandi boiardi romeni. Era una prima vittoria, ma altre sarebbero seguite.



Nella prima meta del 19esimo secolo, fino al 1859, quando Moldavia e Valacchia si unirono e formarono la Romania, due generazioni di romeni si adoperarono ad ammodernare il Paese. Si tratta della generazione degli anni 1820, che apri la porta alla riforme, e della generazione degli anni 1840, che fece scoppiare la rivoluzione del 1848. La generazione degli anni 1820 fu una formata nello spirito della cultura orientale in cui il modello culturale ottomano era dominante. Essa aveva appreso delle idee riformatrici dellOccidente attraverso informatori e vari viaggiatori. La generazione degli anni 1840 era la generazione dei giovani figli di boiardi che avevano studiato soprattutto in Francia, Germania e Italia e che erano entrati in contatto diretto, nei rispettivi Paesi, con cio che significava la modernita occidentale. Rientrati in patria, i giovani formatisi allestero, chiamati ironicamente dagli anziani “bonjouristi”, idearono un programma radicale di trasformazione dei Principati romeni rispetto al passato.



Gli storici che studiano lOttocento romeno hanno interpretato i profondi cambiamenti di allora alla luce delle differenze tra le due generazioni. Essi hanno persino notato fratture tra la giovane generazione e quella meno giovane. Lo storico Alin Ciupală dellUniversita degli studi di Bucarest e uno di questi storici. Ciupală considera che dopo la rivolta di Tudor Vladimirescu del 1821 e lallontanamento dei fanarioti dai Principati Romeni si puo parlare dei germogli della societa politica sul territorio romeni.”Dopo il ritorno al potere dei principi romeni nel 1822, i grandi boiardi romeni si divisero in piu fazioni. Una fazione leale alla Russia e alla sua politica nei Principati romeni e nella zona balcanica. Unaltra fedele allImpero Ottomano e ai suoi interessi nella zona. E abbiamo, soprattutto dopo il 1840, una nuova generazione formata di boiardi piu o meno importanti dal punto di vista del rango, in generale giovani che avevano studiato nellOccidente, che avrebbero sviluppato una nuova idea, un nuovo progetto politico collegato alla Rivoluzione del 1848, allUnione dei Principati, un progetto di ammodernamento della societa romena”, ha spiegato Alin Ciupală.



La nascita della societa politica romeno fu frutto della lotta di ambedue le generazioni per la liberta di espressione e labolizione della censura. Essa segno, pero, anche la differenza tra coloro che si implicarono nella politica, e il piu delle volte essi furono contraddistinti dallappartenenza a una generazione. Si trattò anche di una differenza di genere, le donne essendo molto piu disponibili al cambiamento rispetto agli uomini. “Possiamo parlare nellepoca risorgimentale di due fratture, quella tra coniugi, nella coppia, tra uomini e donne. Molte volte, gli uomini restarono attaccati a un modello culturale di tipo orientale, mentre le donne ebbero piu coraggio e fecero molto piu presto e piu decisamente il passo verso un piccolo ammodernamento. Loro furono piu propense ad adottare il modello culturale occidentale. La seconda frattura, piu visibile con lapparizione della generazione risorgimentale, fu quella tra figli e genitori. I giovani, la nuova generazione, tornarono a casa con idee nuove, col desiderio di cambiare lo status quo”, ha precisato Alin Ciupală.



Un settore apparentemente insignificante svolse un ruolo importante nella delimitazione dei valori degli anziani dai valori dei giovani, uno ritenuto da molti frivolo: la moda. Gli abiti, le calzature, i gioielli cui si aggiunsero le preferenze musicali, letterarie e i giochi da salotto contribuirono in modo essenziale al cambiamento delle mentalita dei romeni. Le fonti iconografiche rilevano chiaramante questa forte differenziazione generazionale. Nei dipinti dellepoca che raffigurano i boiardi assieme alle mogli si notano due mondi diametralmente opposti. I mariti che indossano abiti orientali sono in netto contrasto con le mogli, i cui abiti erano ispirati allultima moda parigina. Alin Ciupală offre come esempio un monumento di Bucarest. “A Bucarest ce un bellissimo monumento, quello dedicato alla famiglia Golescu, nei pressi della Stazione Centrale, dove Dinicu Golescu, il capo di famiglia, e raffigurato indossando abiti orientali, abiti portati nei principati romeni dai fanarioti allinizio del 18esimo secolo. Dinicu Golescu e circondato dai busti dei suoi 4 figli, future figure risorgimentali, tutti vestiti secondo la moda occidentale, secondo la moda “tedesca”, per usare un termine tipico dellepoca. Questo monumento ci puo offrire unimmagine della frattura di cui parlavamo e, in fin dei conti, unimmagine della trasformazione della societa in Moldavia e Valacchia nella prima meta dellOttocento”, ha raccontato Alin Ciupală a RRI.



Ben 160 anni fa veniva creata la România moderna. Unobiettivo per cui lavorarono due generazioni, anche se diverse sotto molto aspetti.




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