La storia di Radio Romania
Il 1 novembre del 1928 andava in onda il primo programma dellallora Società di Diffusione Radiotelefonica, come veniva chiamata all'epoca Radio Romania.
Steliu Lambru, 31.10.2014, 14:47
Il 1 novembre del 1928 andava in onda il primo programma della Società di Diffusione Radiotelefonica, come veniva chiamata allepoca Radio Romania. Mezzo di informazione di massa e di culturalizzazione, la Radio mantenne il suo posto nelle opzioni pubbliche anche in seguito alla diversificazione del mercato media, con la tv e linternet.
L’autore della prima monografia della Società Romena di Radiodiffusione è il compianto storico Eugen Denize. Nei suoi 4 tomi, la Storia della Radiodiffusione Romena tratta degli inizi e dei grandi momenti della storia contemporanea della Romania alla quale la Radio fu parte attiva: la vita politica agitata degli anni 1930, la seconda guerra mondiale, il periodo troppo lungo di 45 anni del regime comunista e la rinascita della democrazia dopo il 1989. Nel 2004, Eugen Denize raccontava come è iniziato il lavoro di organizzazione degli archivi ai quali lavorò dal 1996 al 2001 per scrivere la prima storia completa della Radio in Romania.
“La ricchezza dei materiali esistenti negli archivi della Società mi determinò a scrivere una monografia in più volumi, per riflettere quanto meglio la storia della Radiodiffusione Romena, fenomeno importante nella nostra società contemporanea. Sono risultati alla fine quattro tomi, che iniziano con i primi tentativi di radiofonia in Romania, nei primi anni del Novecento e si fermano alla rivoluzione del 1989. Ho considerato il 1989 un punto di riferimento perché, da storico, ho pensato che se fossi andato al di là del 1989 sarei entrato su un terreno che appartiene allo studio pluridisciplinare, assieme alla politologia o alla sociologia, e avrei rischiato di non realizzare più una storia vera e propria della Radiodiffusione, ma di presentare piuttosto sequenze della sua vita attuale. In breve, il primo volume include oltre agli anni di pionierato, i primi dieci anni della Società, dal 1928 al 1938. Mi sono fermato al 1938 perché sono gli anni di funzionamento della Società in un sistema democratico. Dal 1939, in Romania furono introdotti successivamente regimi dittatoriali, totalitari, e dunque la Radio svolse l’attività in condizioni diverse. Fino al 1989 dovette far fronte a pressioni politiche speciali, e posso dire che mantenne l’equilibrio, rispettando le sue funzioni basilari. Il secondo volume include il periodo che ho definito delle dittature di destra, si tratta della dittatura reale di re Carlo II, della dittatura legionare e di quella del maresciallo Antonescu. Il volume si conclude il 23 agosto 1944, data alla quale la Romania si affiancò agli alleati. Il terzo volume include il periodo della comunistizzazione della Romania e l’epoca di Gheorghe Gheorghiu-Dej fino alla sua morte nel 1965, mentre l’ultimo volume si occupa del periodo di Nicolae Ceauşescu, dal 1965 al 1989, con le aperture avvenute dopo il 1964 e le chiusure degli anni 1971-1974. Sono 4 tomi basati esclusivamente sui materiali documentari conservati negli archivi scritti e sonori della Radio. Da questo punto di vista, si tratta di novità assolute come materiale di studio storiografico”, ricordava lo storico.
Eugen Denize ha fatto riferimento anche alle funzioni della Radio sin dai suoi inizi. “Sin dall’inizio, la radiofonia, prima ancora della fondazione della Società Romena di Radiodiffusione, si pose il problema delle sue funzioni, chiaramente definite dai pionieri della radiofonia, e che rimasero sempre quasi immutati. Si tratta di una funzione culturale assai importante. La Radio trasmetteva la cultura, ma una cultura per tutti, contribuendo alla culturalizzazione delle masse. Poi c’era una cultura nazionale. La Radio svolse permanentemente un ruolo molto importante per promuovere e difendere i valori nazionali. Aveva anche una funzione educativa, nel senso elementare della parola: molti programmi, soprattutto al inizio, includevano consigli medici, informazioni su come coltivare una certa pianta, come allevare animali o come insegnare ai bambini certe cose. Molti programmi erano dedicati a settori della popolazione, a bambini, allievi e studenti, all’esercito o ai contadini. La radio aveva una missione educativa che ha sempre svolto alla meglio. Non posso dimenticare i famosi programmi dell’“Università Radio”, che vedevano partecipare i massimi esponenti della cultura romena: lo storico Nicolae Iorga, il sociologo Mihai Ralea, il critico letterario Tudor Vianu, gli scritttori Mihail Sadoveanu, Tudor Arghezi e tanti altri. Praticamente, tutti gli intellettuali rappresentativi della Romania hanno tenuto conferenze ai microfini della radio pubblica romena. Oltre a queste funzioni, la Radio aveva anche la missione di far divertire la gente. Fino alla comparsa della televisione, la Radio era il principale mezzo di divertimento a disposizione della gente”, aggiungeva Eugen Denize.
Da 75 anni esiste anche Radio Romania Internazionale. I programmi in lingue straniere debuttarono nel 1939, l’anno dello scoppio della seconda guerra mondiale. I primi programmi in lingue straniere, i notiziari in inglese e francese erano cominciati però nel 1932, essendo trasmessi prima della chiusura della trasmissione un quarto d’ora prima di mezzanotte. Con il passare del tempo vennero introdotti anche i giornali radio in italiano e tedesco, alla stessa ora, in alternanza a quelli in inglese e francese. (traduzione di Gabriela Petre)