Ascolta RRI in diretta!

Ascolta Radio Romania Internazionale dal vivo

La Romania nel 1918

Occupata dagli eserciti delle Potenze Centrali e con un'immagine peggiorata agli occhi degli alleati a causa della firma della pace separata a marzo 1918, nell'autunno dello stesso anno la Romania stava compiendo degli sforzi per uscire dalla situazione.

La Romania nel 1918
La Romania nel 1918

, 29.11.2017, 13:21

Occupata dagli eserciti delle Potenze Centrali e con un’immagine peggiorata agli occhi degli alleati a causa della firma della pace separata a marzo 1918, nell’autunno dello stesso anno la Romania stava compiendo degli sforzi per uscire nel migliore dei modi da una situazione disperata. Il cambiamento dei rapporti di forza tra le Potenze Centrali e la Triplice Intesa nell’autunno del 1918 fece sì che alla fine della guerra la Romania si trovasse dalla parte dei vincitori.

Il premio fu il compimento della Grande Romania, tramite l’unificazione della Bessarabia, Bucovina e Transilvania con il vecchio Regno di Romania. Ma non fu mica facile. Fino al 1920, l’élite politica e l’intera società dovettero superare gli ostacoli del riconoscimento internazionale del nuovo stato. Lo storico Ioan Scurtu ci ha parlato del passaggio della Romania dall’estasi all’agonia negli anni di guerra 1916-1918.

In teoria, la Romania avrebbe dovuto essere preparata perché è entrata in guerra nel 1916, cioè due anni dopo lo scoppio del primo conflitto mondiale. In quel periodo normalmente avrebbe dovuto addestrare il suo esercito, preparare delle riserve di armi e non solo. Ma purtroppo non fu così. Dopo l’entusiasmo dell’entrata in guerra, quando i soldati partirono sul fronte cantando e con fiori alle armi, applauditi dalla folla come se fossero andati ad una festa, dopo una decina di giorni avvenne il disastro di Turtucaia. Fu allora che le autorità romene si svegliarono. Seguirono, a novembre, il ritiro dalla Transilvania e, a inizio dicembre, l’occupazione della capitale Bucarest. Poi il ritiro a Iaşi, nell’est, dove, oltre alle difficoltà generate da una presenza così numerosa, scoppiò anche un’epidemia di colera che ammazzò migliaia e migliaia di persone. E come se tutto ciò non fosse bastato, più di 1000 persone perirono in un incidente ferroviario quando un treno deragliò nei pressi di Iaşi, spiega lo storico.

Nel 1917 arrivarono però i momenti di gloria e l’esercito romeno bloccò l’avanzata delle truppe tedesche e austro-ungariche a Mărăşeşti, Mărăşti e Oituz. Però la rivoluzione bolscevica determinò l’arresa della Romania e la sua occupazione dal nemico. Nonostante la perdita del tesoro in Russia, la pace separata firmata con gli avversari, il fatto di aver dovuto affrontare le rivoluzioni bolsceviche in Russia ed Ungheria, la Romania riuscì a superare le difficoltà. Tutto grazie a un’élite politica lungimirante, è del parere lo storico Ioan Scurtu.

Tutti questi ostacoli furono superati per il fatto che la Romania aveva una classe politica molto valorosa. Mi riferisco prima di tutto a Ion I. C. Brătianu, il presidente del Partito Nazionale Liberale, impegnato negli avvenimenti, che svolse un ruolo importante nell’attuazione della Grande Unione. Gli abitanti di Bessarabia, Bucovina e Transilvania vennero a Iaşi con emissari, prima della proclamazione dell’Unità, parlarono con re Ferdinando, con Ion I. C. Brătianu e con altri politici sulle modalità di azione in tal senso. Ion I. C. Brătianu, a capo della delegazione della Romania alla Conferenza di pace di Parigi, si confrontò con i grandi politici del tempo, dal presidente americano Wilson al primo ministro britannico. Alla fine fu una vittoria perché tramite i trattati di pace del 1919-1920 vennero ratificati i documenti dell’unificazione firmati a Chişinău, Cernăuţi ed Alba Iulia, aggiunge Ioan Scurtu.

Re Ferdinando I e la regina Maria fecero mobilitare il popolo. Re Ferdinando era stato ufficiale nell’esercito tedesco. Quando, nel Consiglio della Corona, si pronunciò per l’entrata della Romania in guerra contro il suo Paese e la sua famiglia, fece un atto di sacrificio personale, ma allo stesso tempo di grande importanza per la Romania. Subito dopo il Consiglio della Corona, il politico Petre P. Carp rimproverò il re l’aver dimenticato di essere tedesco, sostenendo che non avrebbe dovuto prendere una simile decisione. Ma il re rispose che sapeva benissimo di essere tedesco. Se gli interessi del mio Paese avessero concordato con quelli della Romania, sarei stato felice di agire diversamente, ha detto il sovrano. Ma lui si considerava anche romeno, re dei romeni, perciò ha agito nell’interesse del Paese in cui regnava, spiga ancora lo storico.

Il sacrificio della nazione era anche il sacrificio della famiglia reale, e i caratteri forti si notano nei momento di massima difficoltà.

La regina Maria fu sin dall’inizio favorevole all’entrata in guerra della Romania accanto alla Triplice Intesa. Era inglese ed ebbe un ruolo importante nel convincere Ferdinando a compiere questo sacrificio personale, nell’interesse del popolo romeno. Lungo il tempo, il re e la regina rimasero permanentemente al fianco dei romeni, dell’esercito e dei principali leader politici. Quando si pose il problema del ritiro da Iaşi a Odessa, affinché le truppe tedesche non occupassero l’intera Moldavia, re Ferdinando disse che non voleva lasciare il Paese. Anche Ion I. C. Brătianu agì nello stesso modo. Il loro gesto mobilitò la coscienza pubblica, anche alcuni politici che si erano sbrigati a trovare alloggio in Ucraina, in città lontane dal fronte, conclude lo storico Ioan Scurtu.

Foto: pixabay.com
Pagine di storia lunedì, 16 Dicembre 2024

La Rivista di Matematica

Nei suoi quasi 250 anni di storia, la stampa romena ha registrato anche la più lunga pubblicazione ininterrotta. Si tratta della “Rivista di...

La Rivista di Matematica
Centenario Lovinescu (fonte: Muzeul Național al Literaturii Române)
Pagine di storia lunedì, 09 Dicembre 2024

Centenario Lovinescu

Nel 2024, la cultura romena rende omaggio a uno dei suoi rappresentanti più importanti, lo storico e critico letterario Eugen Lovinescu. Nato nel...

Centenario Lovinescu
Il PCR illegale
Pagine di storia lunedì, 09 Dicembre 2024

PCR in clandestinità

L’estremismo di sinistra e di destra, il comunismo e il fascismo, mostruose creazioni della guerra, finirono per dominare le menti di molte...

PCR in clandestinità
Il giornale „Scânteia”
Pagine di storia lunedì, 09 Dicembre 2024

ll giornale „Scânteia”

Una delle armi più potenti della propaganda del regime comunista era la stampa. La libertà di parola e di stampa è un diritto conquistato nel...

ll giornale „Scânteia”
Pagine di storia domenica, 10 Novembre 2024

Il divorzio tra la Securitate e il KGB

Struttura dal duplice ruolo, informativo e repressivo, la Securitate è stata fino alla fine degli anni ’50 sotto il controllo totale del KBG,...

Il divorzio tra la Securitate e il KGB
Pagine di storia mercoledì, 23 Ottobre 2024

La flotta militare romena nella Seconda Guerra Mondiale

La storia della flotta militare romena iniziò a metà del XIXesimo secolo, quando dopo l’unione dei due principati di Moldavia e Valacchia, si...

La flotta militare romena nella Seconda Guerra Mondiale
Pagine di storia lunedì, 14 Ottobre 2024

Nicolae Titulescu e la diplomazia romena in Europa negli anni ’30

Le diplomazie dei Paesi che ruotano attorno ai potenti hanno sempre la missione di essere un passo avanti rispetto agli eventi. Devono decifrare le...

Nicolae Titulescu e la diplomazia romena in Europa negli anni ’30
Pagine di storia domenica, 29 Settembre 2024

Il caso Culianu

Il 21 maggio 1991, intorno alle 13, nella toilette di un edificio dell’Università di Chicago, fu trovato morto l’eminente professore di...

Il caso Culianu

Partenariati

Muzeul Național al Țăranului Român Muzeul Național al Țăranului Român
Liga Studentilor Romani din Strainatate - LSRS Liga Studentilor Romani din Strainatate - LSRS
Modernism | The Leading Romanian Art Magazine Online Modernism | The Leading Romanian Art Magazine Online
Institului European din România Institului European din România
Institutul Francez din România – Bucureşti Institutul Francez din România – Bucureşti
Muzeul Național de Artă al României Muzeul Național de Artă al României
Le petit Journal Le petit Journal
Radio Prague International Radio Prague International
Muzeul Național de Istorie a României Muzeul Național de Istorie a României
ARCUB ARCUB
Radio Canada International Radio Canada International
Muzeul Național al Satului „Dimitrie Gusti” Muzeul Național al Satului „Dimitrie Gusti”
SWI swissinfo.ch SWI swissinfo.ch
UBB Radio ONLINE UBB Radio ONLINE
Strona główna - English Section - polskieradio.pl Strona główna - English Section - polskieradio.pl
creart - Centrul de Creație Artă și Tradiție al Municipiului Bucuresti creart - Centrul de Creație Artă și Tradiție al Municipiului Bucuresti
italradio italradio
Institutul Confucius Institutul Confucius
BUCPRESS - știri din Cernăuți BUCPRESS - știri din Cernăuți

Affiliazioni

Euranet Plus Euranet Plus
AIB | the trade association for international broadcasters AIB | the trade association for international broadcasters
Digital Radio Mondiale Digital Radio Mondiale
News and current affairs from Germany and around the world News and current affairs from Germany and around the world
Comunità radiotelevisiva italofona Comunità radiotelevisiva italofona

Provider

RADIOCOM RADIOCOM
Zeno Media - The Everything Audio Company Zeno Media - The Everything Audio Company