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La pace di Buftea-Bucarest

La campagna militare della Romania degli anni 1916-1917 si concludeva con la pace di Buftea-Bucarest a maggio 1918.

La pace di Buftea-Bucarest
La pace di Buftea-Bucarest

, 12.03.2017, 17:36

La campagna militare della Romania degli anni 1916-1917 si concludeva con la pace di Buftea-Bucarest a maggio 1918. Dopo che la rivoluzione bolscevica in Russia aveva determinato l’insediamento del regime sovietico, il nuovo potere di Pietroburgo denunciò la guerra come una imperialista e decise di firmare la pace. Rimasta sola sull’intero fronte orientale, la Romania fu costretta anch’essa a chidere la pace, e le condizioni furono molto pesanti, come tutte le condizioni poste dai vincitori agli sconfitti.



L’uscita della Russia dalla guerra fu un duro colpo per la Romania e fu avvertita all’epoca come un tradimento. L’esercito romeno non poteva più far fronte da solo all’offensiva tedesca a causa delle perdite di vite umane dovute al tifo esantematico. Vi si aggiungeva anche l’anarchia che i soldati russi, 1 milione di soldati, affascinati dall’ideologia bolscevica, diffondevano dappertutto. La pace fu vista come l’ultima soluzione per salvare ciò che si poteva ancora salvare. Lo storico Sorin Cristescu dell’Università Spiru Haret” di Bucarest ha spiegato le circostanze europee in cui sono avvenute l’uscita della Russia dalla guerra e la firma delle due paci successive: L’uscita della Russia dalla guerra in seguito alla vittoria del golpe bolscevico del 7 novembre 1917 determinò l’avvio di prevedibili negoziati di pace.,. Lenin fu portato dalla Svizzera dai tedeschi, dalla Svizzera riuscì ad arrivare in Russia, attraverso la Svezia e la Finlandia, proprio con questo scopo: di organizzare un colpo di stato per arrivare al potere e firmare la pace separata, affinché i tedeschi si potessero spostare dalla Russia in Francia e vincere la guerra. Il 3 marzo 1918 si concluse la pace di Brest-Litovsk anche a Buftea-Bucarest, al palazzo Cotroceni, fu firmata il 7 maggio 1918 la pace con la Romania. Ma era una pace dannosa che dava la frontiera montana all’Austria Ungheria. La Dobrugea diventava un condominio tedesco-bulgaro, a alla Romania veniva lasciata una sola via d’accesso. Lo sfruttamento del greggio era dato in affitto per 90 anni, le condizioni di pace erano davvero da schiavitù.



Tramite la pace di Buftea-Bucarest, la Romania doveva cedere alla Bulgaria la Dobrugea meridionale, o il Quadrilatero, e persino una parte della Dobrugea Settentrionale che non era mai appartenuta alla Bulgaria. In più, la Romania doveva cedere all’Austria Ungheria il controllo sui passi nei Monti Carpazi. Come piccolo compenso concesso alla Romania, anche se non era inclusa nel trattato di Pace, le Potenze Centrali accettavano che la Bessarabia si unisse con la Romania. Il calcolo era semplice. Le Potenze Centrali non volevano che la popolazione romena diventasse ostile nei loro confronti a causa delle perdite territoriali e della concessione delle risorse.



Il Trattato fu ratificato dal Parlamento della Romania nell’estate del 1918, ma non fu mai promulgato dal re della Romania, Ferdinando I. Per fortuna, i provvedimenti del trattato rimasero validi per soli 6 mesi, perché alla fine di ottobre 1918 il governo di Alexandru Marghiloman li dichiarò nulli e la Romania riprese le ostilità. Malgrado le apparenze, è del parere Sorin Cristescu, il trattato di pace di Bucarest è stato buono per la Romania: Ma dobbiamo menzionare che per quanto fossero dannose le condizioni, la pace di Buftea-Bucarest fu una grande vittoria diplomatica della Triplice Intesa, ritenuta come tale anche dal Parlamento tedesco, dove si disse a cominciare da questo momento nessuno si può più sedere al tavolo dei negoziati con noi.” Si è visto che le Potenze Centrali, i loro leader, erano una banda di rapinatori, di malviventi, che saccheggiavano gli sconfitti e i diplomatici di allora delle Potenze Centrali non avrebbero potuto mai più sedersi al tavolo con qualcun’altro. Erano entrati in guerra anche gli USA e la politica americana dice che un nemico non sarà mai un partner di negoziati, un nemico è un delinquente e se viene beccato, è affidato alla giustizia. L’idea che leader delle Potenze Centrali potessero negoziare con qualcuno era stata del tutto abbandonata. Certo che in Francia apparvero manifesti su cui c’era scritto ecco la pace fatta dalle Potenze Centrali!” e ”Vogliono la pace? Sì, ma prima sconfiggiamoli!” Vaincre d’abord!” Per quanto siano state disastrose le condizioni della pace per noi, tanto è stata grande la sconfitta diplomatica e la perdita di credibilità della diplomazia tedesca.



Sorin Cristescu afferma che la perdita della credibilità tedesca era cominciata ancora prima del 1918: Questo è successo nel 1918. Nel 1914, quando era apparso sulla prima pagina dei giornali che Bethmann-Hollweg, allora cancelliere della Germania, aveva risposto alla dichiarazione di guerra dell’Inghilterra con le parole ci dichiarate guerra per un pezzo di carta?”, tutti hanno detto che per la diplomazia tedesca i trattati sono pezzi di carta senza valore. Il trattato che garantiva la neutralità del Belgio era stato firmato nel 1831 dai rappresentanti di Inghilterra, Francia e Prussia. Dopo la conquista di Bucarest il 6 dicembre 1916, il 12 dicembre le Potenze Centrali inviarono alla Triplice Intesa un’offerta di pace, non molto precisa. La risposta arrivò qualche giorno dopo. La Triplice Intesa diceva che non si poneva neanche l’idea di una pace, che l’offerta veniva fatta da persone che credevano di vincere in 3 mesi e dopo 2 anni di combattimenti si rendevano conto che non avrebbero mai raggiunto i loro obiettivi. Tutto si è concluso con le due paci, di Brest-Litovsk e Bucarest, dopo di che la diplomazia tedesca è stata cancellata dalla lista dei possibili partner di negoziato.



Alla fine la Romania si è ritrovata dalla parte dei vincitori. Però il trattato di pace di Buftea-Bucarest è stato un brutto ricordo, che non è stato ancora cancellato. (tr. G.P.)

Foto: pixabay.com
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