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La Commissione Europea del Danubio

L'apparizione della Romania sulla mappa d'Europa significò anche l'apparizione di un organismo internazionale che garantiva la sicurezza della navigazione libera sul fiume Danubio: la Commissione Europea del Danubio.

La Commissione Europea del Danubio
La Commissione Europea del Danubio

, 11.05.2020, 08:00

Alla fine del 18esimo secolo e linizio del 19esimo, lEuropa era sconvolta dalle Guerre napoleoniche e dalle circolazione delle idee e nasceva limmagine di unaltra Europa diversa da quella di prima. Lasse della Nuova Europa sarebbe stato il fiume Danubio, gigantesco fiume paneuropeo che, secondo le storie del tempo, “si versa vergognosamente nel Mar Nero presso i tartari e i kazaki”. Limmagine della Nuova Europa ha portato cosi allidea della liberazione del Danubio dal controllo turco e russo e allapparizione di un nuovo stato sulla mappa del continente: i Principati Romeni Uniti o la Romania.



La prima ampia guerra europea dopo le guerre napoleoniche sarebbe scoppiata nel 1853 tra la Russia e la coalizione formata di Inghilterra, Francia e Impero Ottomano. Chiamata anche “La Guerra di Crimea”, questa si sarebbe conclusa nel 1856 con la vittoria della coalizione antirussa tramite la Pace di Parigi. La fine della Guerra di Crimea segnava gli inizi dello stato romeno moderno quando le decisioni delle potenze vincenti portavano allunione del 1859 della Moldavia con la Valacchia e allindipendenza della Romania del 1878. Il Danubio diventava finalmente la via europea di navigazione libera sulla quale si poteva viaggiare dallovest dellEuropa, dal Mar del Nord, sul Reno e sul Danubio, verso lest del continente, al Mar Nero. Lo storico Constantin Ardeleanu, dellUniversità “Il Basso Danubio” di Galați ha sottolineato limportanza capitale del Danubio nella formazione della Romania, nel suo ammodernamento e nella sua occidentalizzazione. “Il Danubio ha svolto un ruolo centrale nellammodernamento non solo economico, ma anche politico dei Principati Danubiani, cosi comerano chiamati alla metà del 19esimo secolo, e poi della Romania. Il Danubio è uno dei pilastri sui quali fu fondata la Romania moderna. È un fiume estremamente interessante perchè, come il Reno, è stato al centro dellattività di una commissione internazionale”, ha spiegato Constantin Ardeleanu.



Lapparizione della Romania sulla mappa dEuropa significò, però, anche lapparizione di un organismo internazionale che garantiva la libertà del Danubio. Si tratta della Commissione Europea del Danubio, formata di Austria, Francia, Inghilterra, Prussia, Sardegna, Russia e Impero Ottomano, istituzione paneuropea apparsa proprio dopo la fine della Guerra di Crimea al fine di garantire la sicurezza della navigazione libera sul fiume. La Commissione Europea del Danubio è stata studiata da Constantin Ardeleanu, il quale le ha dedicato un volume. “È stata unistituzione internazionale creata in seguito alla Guerra di Crimea con la missione di liberare la Foce del Danubio dai problemi tecnici e politici che ostacolavano la navigazione nella regione. Fu la seconda organizzazione internazionale apparsa nel mondo, dopo una commissione simile creata nel 1815 per la regolarizzazone del Reno. È diversa dalla Commissione del Reno in quanto unimpresa cui partecipavano le 7 potenze europee garanti dei Principati Romeni. Da unazione intesa a breve termine si trasformò in unistituzione solida che resistette dal 1856 al 1948. Fu la prima istituzione che recò il nome europea”, ha precisato Constantin Ardeleanu.



Si dice spesso che la Romania sia stata “il Granaio dellEuropa”. Lespressione trae origine dalla politica internazionale del 19esimo secolo, quando le potenze occidentali cercavano una via facile di aproviggionamento con prodotti alimentari e I Principati Romeni erano la fonte più vicina e più sicura per questi prodotti. Constantin Ardeleanu. “I Principati Danubiani erano un mercato estremamente importante nellaprovvigionamento con cereali. LEuropa era in piena rivoluzione industriale. I Principati rappresentavano uno dei maggiori mercati di aprovvigionamento. Del resto, la formazione della Romania moderna dipendeva dalla prosperità recata dal commercio con cereali. Allo stesso tempo, la Russia era il grande ostacolo, la potenza russa che controllava i Principati poneva ostacoli al commercio internazionale. Cosicchè la Guerra di Crimea ebbe anche una componene economica importante. Alla fine della Guerra si stabili questo principio internazionale, che i fiumi fossero liberi per la navigazione. Questo principio venne applicato al Danubio dopo il 1856, allorquando la Russia fu allontanata dal fiume”, ha raccontato Constantin Ardeleanu.



Il nuovo stato romeno aveva la missione di essere degno dellonore che gli veniva concesso. In questo senso, le potenze europee decisero il suo status internazionale. Constantin Ardeleanu. Track: “Il ruolo della Romania nella visione delle Grandi Potenze era quello di garantire la libertà della Foce del Danubio. Ciò risultò chiaramente più tardi, dal Trattato di Berlino del 1878, quando venne riconosciuta lindipendenza della Romania ed essa divenne membro di questa Commissione. La Romania doveva essere questo stato-tampone tra la Russia e lImpero Ottomano e doveva garantire questa indipendenza della navigazione sul fiume”, ha precisato Constantin Ardeleanu.



La Commissione Europa del Danubio non fu una semplice istituzione burocratica. Essa acquisi prestigio grazie alla sua efficienza, ai progetti realizzati con successo e alla sua neutralità. Constantin Ardeleanu. Track: “La Commissione iniziò a svolgere un ruolo sempre più attivo nella politica internazionale sin dai primi anni dalla creazione, allorquando questi 7 commissari europei erano visti come un fattore di equilibrio in una zona complicate dal punto di vista geopolitico. Durante la Guerra di Indipendenza della Romania del 1877, Sulina fu difesa appunto dallesistenza di questa Commissione. I russi cercarono di bombardare la città, ma furono attenti su quali bersagli dirigere il tiro proprio per proteggere la neutralità della Commissione. Questa Commissione iniziò a issare una bandiera che indicava neutralità. Fu una costruzione molto efficiente, burocratica, che metteva accento sulle regole. Alla fine della Prima Guerra Mondiale, la Commissione Europea del Danubio fu presa come modello di collaborazione internazionale”, ha raccontato a RRI Constantin Ardeleanu.



La Commissione Europea del Danubio cessò la sua attività nel 1948. Una parte della sua eredità che possiamo ascoltare ogni giorno a Radio Romania è la portata delle acque del Danubio, trasmessa in romeno, russo e francese.




foto: pixabay.com
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