Il disastro ferroviario di Ciurea
Nell'ultima notte del 1916, a Ciurea, si verificava il più grave incidente ferroviario della storia della Romania. Circa 1000 persone persero la vita in seguito al derragliamento di un treno sovradimensionato e strapieno di passeggeri.
Steliu Lambru, 14.01.2021, 15:26
La Romania entrò nella Prima Guerra Mondiale ad agosto 1916 accanto allalleanza franco-anglo-russa. Dopo quasi 4 mesi di combattimenti violenti, il 6 dicembre del 1916, lesercito tedesco occupava la capitale romena Bucarest. Le autorità romene si ritirarono in Moldavia, ma il ritiro fu in gran parte caotico. In mezzo a quel caos, nellultima notte del 1916, vicino a Iaşi, si verificava il più grave incidente ferroviario della storia della Romania. Circa 1000 persone persero la vita in seguito al derragliamento, nella località Ciurea, di un treno sovradimensionato e che trasportava passeggeri in sovrannumero.
Dorin Stănescu è storico e studioso delle ferrovie e si è documentato sul disastro ferroviario di Ciurea. Secondo lui, lungo una rete ferroviaria di 1330 km in Moldavia sono stati ritirati 1000 locomotive e circa 25.000 vagoni, lintero parco ferroviario della Romania. Si è giunti così al blocco dei binari e a forti disagi nel traffico ferroviario. Dorin Stănescu ha iniziato la storia dellincidente con il giorno di 30 dicembre. “Nel contesto in cui lesercito romeno si è ritirato in Moldavia, un treno è partito da Galaţi, il 30 dicembre del 1916, una Galaţi alle prese con i bombardamenti dellesercito tedesco e unimminente occupazione. Questo treno è partito per Iasi sovraccarico, con un ritardo di qualche ora. Era un treno sovraffollato perchè moltissimi civili volevano raggiungere Iaşi. Accanto a loro cerano anche soldati che erano stati in licenza e che dovevano tornare nelle loro caserme, e una serie di soldati russi. Va detto che tra coloro che presero il treno si annoverarono Emil Costinescu, ex ministro delle Finanze, Yvonne Blondel, figlia dellex ambasciatore della Francia a Bucarest, e il geografo George Vâlsan”, ha raccontato Dorin Stănescu.
Si dice che qualsiasi cosa che inizia male finisca ancor peggio. “Il treno diventò sovraffollato perchè lungo il tragitto vi si aggiunsero altri vagoni che erano semplicemente presi dassalto. Moltissimi viaggiatori decisero di salire a tutti i costi sul treno, inclusivamente sui tetti dei vagoni. Di conseguenza, da una fermata allaltra, il treno diventò sempre più lungo e più carico di viaggiatori. Ho fatto un calcolo, prendendo come esempio i vagoni che circolavano allepoca e la loro superficie, per capire per quanti passeggeri ci sarebbe stato posto a bordo, negli scompartimenti, nei corridoi e sui tetti dei vagoni. E facendo il confronto con le testimonianze sul numero di vagoni risulta che su quel treno stavano viaggiando ben 5000 persone, mentre normalmente il treno non poteva trasportare più di mille. La gente era disperata, voleva scappare via da Galaţi, e i soldati volevano tornare nelle caserme”, ha raccontato sempre Dorin Stănescu.
Il 31 dicembre del 1916 il viaggio del treno Galați-Iași si stava avvicinando alla fine. Ma una fine tragica. “Il 31 dicembre, il treno giunse a Bârlad e rimase fermo per tutta la notte tra il 30 e il 31 dicembre. Il giorno dopo, mancavano ancora 120 km fino a Iaşi. Il treno giunse a mezzanotte a Ciurea, una località e fermata ferroviaria a qualche km dalla città, che si trova in una valle. Linverno era duro e con forti nevicate. Nel momento in cui il treno cominciò a scendere verso la valle, i meccanici cercarono di frenare. Purtroppo, leccessivo affollamento del treno rese difficili le solite manovre individuali sui freni a mano dei vagoni e il rallentamento della discesa. Il treno scese ad altissima velocità e derragliò”, ha spiegato lo storico Dorin Stănescu.
Nella stazione di Ciurea, tutti i binari erano pieni di vagoni passeggeri e vagoni cisterna carichi di petrolio. Quanto il treno saltò dai binari, si schiantò contro altri vagoni e produsse una forte esplosione. Nei pressi della stazione di Ciurea cera un deposito di munizioni che fu colpito dallesplosione. I testimoni raccontarono che le esplosioni furono come un piccolo terremoto. Molte persone furono gettate nella neve, ma moltissime morirono schiacciate tra le lamiere dei vagoni o furono uccise dalle esplosioni. Secondo le stime di allora i morti furono circa 1000.
Le conseguenze del terribile diastro ferroviario erano prevedibili, i superstiti e i figli delle vittime chiedendo giustizia.”Moltissime delle vittime o i loro figli cercarono di fare causa alle ferrovie e allesercito romeno per chiedere risarcimenti. Ovviamente il processo non progredì e si giunse alla conclusione che che, dal punto di vista giuridico, il territorio si trovava sotto la giurisdizione dellesercito e i danni andavano considerati danni di guerra. Molte volte, nella società umana, è il morto a essere ritenuto colpevole. La commissione dinchiesta sostenne che, a causa dei viaggiatori che avrebbero bloccato le manovre dei dipendenti delle ferrovie, il treno non era potuto essere fermato. Cè una somgilianza con un altro disastro ferroviario avvenuto nello stesso contesto, ma in Francia. Il 12 dicembre del 1917, nel dipartimento della Savoia, un treno con a bordo soldati francesi in licenza, che viaggiava in una zona collinare, derragliò, e le conclusioni dellinchiesta furono quasi identiche. Nessuno pagò per la tragedia in cui morirono 400 persone. Anche quel treno era sovraffollato. Non si volle più cercare capri espiatori e allora fu ritenuta colpevole la guerra”, ha raccontato Dorin Stănescu a RRI.
Il disastro ferroviario di Ciurea della notte di Capodanno 1917 fu uno insolito per quellepoca. Ma la guerra stessa è qualcosa di insolito.