Il culto della personalità di Nicolae Ceaușescu
Il culto della personalità dei leader politici c'è stato in tutte le epoche storiche e lusingare i leader fa parte di un meccanismo psicologico umano profondo: il desiderio dell'individuo di ricevere un eccessivo riconoscimento come prova del suo potere.
Steliu Lambru, 20.12.2021, 19:12
Il culto della personalità dei leader politici cè stato in tutte le epoche storiche e lusingare i leader fa parte di un meccanismo psicologico umano profondo: il desiderio dellindividuo di ricevere un eccessivo riconoscimento come prova del suo potere. Il culto del leader caratterizzò, come ben sappiamo, i regimi totalitari, come il fascismo e il comunismo. Il regime comunista in Romania non ci fece eccezione. Tra il 1965 e il 1989, intorno alla figura del dittatore Nicolae Ceaușescu fu costruito un esasperato culto della personalità, che era, in realtà, unespressione della brutalità del regime. In pratica, omaggiare il leader significava scrivere articoli encomiastici, organizzare spettacoli grandiosi sugli stadi, sfilate, programmi televisivi e radiofonici, cerimonie ufficiali in occasione dei compleanni. Una parte importante del culto della personalità erano i regali. Essi arrivavano da tutti i ceti sociali, da parte delle entità economiche e degli artigiani, delle personalità culturali e scientifiche, e dallestero. I regali ricevuti lungo gli anni dai dittattori Elena e Nicolae Ceaușescu hanno costituito una collezione speciale e sono stati svariatissimi. Solo i quadri e le sculture rappresentano una collezione unica di lavori in cui pittori e scultori hanno gareggiato nel rendere omaggio ai due ditattori.
Nel 2019, nel 30esimo della Rivoluzione anticomunista del dicembre 1989 che portò al crollo del regime Ceaușescu, il Museo Nazionale dArte Contemporanea di Bucarest ha pubblicato un album in piccolo formato di 440 pagine con riproduzioni dei quadri e di altre opere darte dedicate alla coppia di dittatori. Lalbum è una continuazione di un altro, chiamato “Un ritratto per il compagno” di Cornel Ilie, con riproduzione di oggetti della collezione del Museo Nazionale di Storia della Romania, pubblicato un anno prima, nel 2018. Călina Bârzu, museografa del Museo Nazionale dArte Contemporanea presso lArchivio di Fotografia e curatrice della mostra darte omaggiale, ci ha parlato anche dellorganizzazione di una mostra parallela di oggetti delle collezioni dei possessori di automobili del Club Retromobil di allora. Lintegrazione della mostra di oggetti di vita quotidiana nella mostra omaggiale è un modo di capire lo spirito dellepoca in cui vissero due generazioni di romeni, tra il 1945 e il 1989.”La mostra è stata realizzata in base al catalogo del 2019 che segnò il 30esimo della Rivoluzione anticomunista. È una selezione di lavori omaggiali dalla collezione del museo. La mostra porta davanti al pubblico lavori realizzati da artisti affermati e da gente semplice, dei collettivi di lavoratori. La mostra è stata inaugurata a dicembre 2019, e ha avuto più serie di oggetti esposti nel tempo. Abbiamo iniziato una collaborazione con Retromobil Romania, essi hanno avuto contributi su questa tematica dalle collezioni dei membri del club. Gli oggetti della Retromobil spaziano da patenti a pubblicazioni specializzate, cartine, riviste e diari di bordo. Abbiamo persino un frigo che si poteva installare nel portabagli e una tv che funzionava collegata alla batteria dellauto. Ci sono anche targhe dimmatricolazione e ciascuna ha una storia, sulla numerazione a seconda del ceto sociale. Ci sono poi oggetti automobilistici che potevano essere presi nei vari viaggi, e una selezione di immagini darchivio con auto.”
Anche se in piccolo formato, il catalogo con oggetti omaggiali presso il Museo Nazionale dArte Contemporanea riesce a cogliere la forza propagandistica dei lavori artistici omaggiali. Uno dei più apprezzati artisti fu Sabin Bălașa (1932-2008), presente nellalbum con il quadro “LEpoca Ceaușescu”, realizzato nel 1988, olio su tela di 120 x 150 centimetri. Il quadro raffigura 4 minatori che guardano in avanti, su uno sfondo blu semiscuro. Abbiamo chiesto a Călina Bârzu quali oggetti speciali della collezione di regali della coppia Ceaușescu sono stati esposti presso il museo.
“Speciali i modelli di biglietti dauguri da parte del popolo e delle fabbriche che facevano simili regali. Un altro oggetto speciale, che rivela molta inventiva, unlta prestazione e qualità, è un regalo da parte della Fabbrica di Aerei di Bacău, con una dedica per la coppia di dittatori. È un modellino daereo che simboleggia il lavoro della fabbrica. Una parte degli oggetti in mostra fanno parte della collezione originale del Museo del Partito Comunista Romeno e del Museo dArte. Tutti rivelano il culto del leader. Gli oggetti dovevano illustrare, da una parte, le realizzazioni della fabbrica, ma, daltra parte, anche del leader comunista, su come era riuscito a portare lintero progresso tencnologico e come gli si dovevano tutti i risultati economici e del lavoro del popolo. Tutto era dovuto a lui perchè era riuscito a favorire lo sviluppo e il benessere del popolo. La maggioranza degli oggetti sono in buono stato di conservazione.”
La mostra omaggiale di regali ricevuti dalla coppia di dittatori Ceaușescu presso il Museo dArte Contemporanea ha un messaggio semplice per la generazione attuale: larte durante una dittature, anche se realizzata con talento, non è libera.