Il caso Culianu
Il 21 maggio 1991, intorno alle 13, nella toilette di un edificio dell'Università di Chicago, fu trovato morto l'eminente professore di storia delle religioni e autore di libri Ioan Petru Culianu. All'età di 41 anni, Culianu era stato colpito in testa da un proiettile sparato, da dietro, da uno sconosciuto. Nonostante le indagini approfondite, l'assassino o gli assassini non sono stati scoperti e il crimine rimane ancora oggi un mistero.
Steliu Lambru, 29.09.2024, 19:32
Il 21 maggio 1991, intorno alle 13, nella toilette di un edificio dell’Università di Chicago, fu trovato morto l’eminente professore di storia delle religioni e autore di libri Ioan Petru Culianu. All’età di 41 anni, Culianu era stato colpito in testa da un proiettile sparato, da dietro, da uno sconosciuto. Nonostante le indagini approfondite, l’assassino o gli assassini non sono stati scoperti e il crimine rimane ancora oggi un mistero.
Ioan Petru Culianu è nato in Romania, a Iasi, il 5 gennaio 1950. Proveniva da una famiglia di intellettuali, i suoi antenati facevano parte dell’élite romena coinvolta nella fondazione dello stato moderno a partire dalla metà del XIXesimo secolo. Filologo di formazione e poliglotta, Culianu emigrò nel 1972 in Italia dove si specializzò in storia delle religioni, per poi trasferirsi nei Paesi Bassi e, dal 1986, negli Usa. Culiano ha avuto un rapporto di tutoraggio e amicizia con il famoso storico delle religioni romeno Mircea Eliade, dal quale si separò quando il passato fascista di Eliade fu rivelato al pubblico. Culianu è autore di più di 20 volumi di storia delle religioni e narrativa nelle lingue di circolazione internazionale, e sulla sua vita e sulla sua opera sono stati scritti 17 volumi.
Gli autori che hanno scritto finora sulla morte di Culianu hanno lanciato diversi scenari, tra i quali il più diffuso è quello del coinvolgimento dell’ex Polizia Politica comunista – la Securitate – e degli esuli fascisti romeni. L’ultimo libro è quello dell’accademico e storico delle religioni americano Bruce Lincoln dal titolo “Secrets, Lies, and Consequences: A Great Scholar’s Hidden Past and his Protégé’s Unsolved Murder”. Allievo di Mircea Eliade nella seconda metà degli anni Sessanta, Lincoln scrive nel suo libro anche della morte di Culianu, lanciando una nuova ipotesi. Lo storico delle religioni Moshe Idel, professore all’Università Ebraica di Gerusalemme, ritiene che il mistero che ancora aleggia sulla morte di Culianu si spieghi anche con le accuse rivolte all’ex Polizia Politica comunista alle quali non è stata data alcuna risposta credibile. “Ho avuto una discussione, molti anni fa, con il presidente della Romania, Emil Constantinescu. E gli ho chiesto perché non chiarisce questa questione. Mi ha detto in modo molto diretto che non poteva fare nulla. Questo è il problema. Se Culianu è stato assassinato dalla Securitate o dalla Guardia di Ferro (l’estrema destra romena n. d. r.) ovviamente non vogliono dirlo. Chi vuole confessare un crimine? Quando l’FBI, dopo diversi anni di ricerche, si arrese, alzò la mano, in realtà abbiamo un dossier Culianu in cui non si è ottenuto nulla. Quindi possiamo aspettare che accada un miracolo, che qualcuno scriva le sue memorie postume e confessi il crimine. Per fare, come si suol dire, una confessione. Ma intanto i servizi segreti romeni non vogliono discuterne, almeno dire di no, e questa sarebbe una risposta: io non c’entro niente con l’assassinio.”
Lo storico Sorin Antohi, che ha discusso con Moshe Idel il mistero della morte di Culianu, ritiene che ci siano ancora molti ostacoli che impediscono che questo caso venga portato alla luce. “Sin d’allora la sua famiglia ha continuato a fare certi passi, che non hanno mai portato da nessuna parte. Diverse persone hanno cercato di apprendere qualcosa, quelli della troupe cinematografica americana hanno fatto pressioni in base al diritto legale di accesso alle informazioni. Non hanno ottenuto niente di più di quello che abbiamo ottenuto noi senza fare nulla, ovvero l’accesso a informazioni desecretate ma rese anonime. Sono migliaia le pagine che sono state messe in rete anche dalle autorità americane, ma che sono completamente oscurate. Forse si trova una parola in un documento o un’altra parola in un altro, ma in testi completamente anonimizzati.”
Nel volume citato, Bruce Lincoln lancia una nuova ipotesi sulla morte di Culianu, ossia quella del coinvolgimento della moglie di Mircea Eliade, Christinel Eliade. Moshe Idel non è convinto della validità dell’ipotesi, ma non la esclude. “Nel ’98 ho scritto un articolo su una famiglia sconosciuta di Chicago. Bruce Lincoln cita quell’articolo, non ho problemi col fatto che lo faccia. Ma io non c’ero, non ho visto Christinel, so che era antifascista. Ciò che Lincoln apporta di nuovo non è così chiaro. Credo che ciò che ha detto non sia provato, questa è una speculazione più grande della mia e non posso provare chi ha commesso l’assassinio. Ho un’ipotesi, ma lui ne ha un’ipotesi ancora più complicata, quindi non voglio coinvolgere Christinel perché non so molto della sua vita e di cosa ha fatto dopo la morte di Eliade. Non conosco la sua vita, Bruce Lincoln l’ha vista, quindi è in una posizione superiore rispetto a me. Ma dico che non sono convinto di quello che dice, e non sono convinto nemmeno che lo sia lui. Cosa dice? Che dalla foto in cui Culianu appare con lei si vede come se nutrisse una sorta di odio per lui. Non ne ero convinto, ma non dico che non possa essere reale.”
La morte di Ioan Petru Culianu rimane ancora, più di tre decenni dopo, un mistero. Ed è possibile che rimanga un altro caso irrisolto tra tanti altri dello stesso tipo.