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Gli inizi della BBC in romeno

Nel mondo della radiodiffusione, la BBC non ha bisogno di presentazioni. Nella sua storia centenaria spicca il servizio in lingua romena.

Gli inizi della BBC in romeno
Gli inizi della BBC in romeno

, 25.02.2025, 16:43

Nel mondo della radiodiffusione, la BBC non ha bisogno di presentazioni. Nella sua storia centenaria spicca il servizio in lingua romena. Gli inizi della BBC in romeno sono legati allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, nel settembre 1939. Ma anche l’importantissima influenza della Gran Bretagna nel mondo giustificava l’esistenza di un tale servizio nelle condizioni in cui, dopo il 1945, al termine della conflagrazione, la scena geopolitica mondiale divenne ancora più complicata di quanto non fosse stata.

Nel 1997, il Centro di storia orale della radiodiffusione romena ha intervistato Liviu Cristea, uno dei primi giornalisti del servizio romeno della BBC, conduttore della BBC in romeno tra il 1939 e il 1971. Cristea si è ricordato gli inizi del servizio in romeno e le prove fatte. “In questa stazione radiofonica c’è stato una sorta di periodo di prova, con persone raccomandate dalla legazione romena. Alcune stazioni di ascolto degli inglesi cercavano, in questo modo, di verificare se la trasmissione fosse ricevuta in Romania e, allo stesso tempo, se le voci apparse davanti al microfono fossero adeguate o meno. Ma la prima equipe che ha preso in mano il lavoro in redazione e al microfono era composta da quattro persone: un funzionario del Ministero delle Finanze, Niculae Gheorghiu, che era a Londra per uno scambio di esperienze, il professore di storia Ion Podrea, inviato dall’Istituto Iorga per ricerche, un giurista che studiava diritto comparato, quale ero io, e un giovane studente del Politecnico di Londra Jose Campus.”

All’inizio la trasmissione in romeno era un notiziario di 15 minuti, che informava gli ascoltatori in Romania con le notizie dei media internazionali e britannici. La guerra era iniziata e i polacchi, autorità e semplici cittadini, si ritiravano verso la Romania e cercavano di raggiungere l’Occidente. La trasmissione era mandata in onda dalla Broadcasting House di Portland Place, nel centro di Londra, da lì si è sentito per la prima volta in romeno l’annuncio “Qui Radio Londra”. Quando le bombe tedesche danneggiarono l’edificio, il servizio si spostò in un albergo e poi nell’edificio che ospitava una pista di pattinaggio. Liviu Cristea ha raccontato che lui ed i suoi colleghi si sono adattati molto rapidamente ai loro compiti e ci ha raccontato dell’organizzazione del lavoro editoriale. “In breve tempo, le voci dei conduttori sono diventate una fonte di informazioni definita e identificabile, portando qualche speranza nei giorni più difficili. Allo stesso microfono hanno espresso le loro opinioni scienziati, statisti, editorialisti, insegnanti, sindacalisti, scrittori, militari, combattenti dei fronti clandestini, profughi e prigionieri fuggiti dai campi di lavoro o prigionieri di guerra. Le notizie successive allo scoppio della guerra venivano controllate, non censurate, dalle autorità diplomatiche e militari. Il materiale ricevuto dai redattori della sezione romena era già pronto in una redazione centrale. Esso doveva essere tradotto e commentato dagli editori romeni per renderlo il più comprensibile possibile all’ascoltatore medio. Sono stati selezionati i commenti della stampa per ogni area verso cui erano dirette le trasmissioni, le conferenze tenute dai giornalisti più importanti hanno cercato di collocare l’evento o la notizia del giorno nel contesto della situazione come si presentava in quel momento.”

Lo stato di guerra richiedeva che le trasmissioni della BBC in romeno, come in altre lingue, fossero attentamente monitorate. Liviu Cristea. “Fin dall’inizio avevamo a disposizione il cosiddetto servizio di monitoraggio, cioè un servizio che ascoltava le trasmissioni del paese e di altre parti. Coloro che supervisionavano le vere e proprie trasmissioni davanti al microfono avevano il compito di vigilare che davanti al microfono non si leggesse nulla di diverso da quanto scritto nei notiziari, in una parola non improvvisassimo, non ci discostassimo dal testo che era stato approvato dal capo del dipartimento prima di andare nello studio. E questi signori che ci supervisionavano erano George Campbell, il dottor Morrison e un signore che una volta era stato un alto funzionario di una compagnia petrolifera in Romania e che parlava bene il romeno.”

Liviu Cristea si è ricordato anche del suo grande incontro, nella sede della BBC, con un personaggio che avrebbe fatto la storia nel turbolento XX secolo.”Quando sono passato davanti al portinaio, c’era un ufficiale che era un po’ imbarazzato dal fatto che non riusciva ad andare d’accordo con il portinaio. Dato che era un ufficiale francese, in divisa, mi sono subito offerto di aiutarlo e gli ho chiesto di spiegarmi di cosa si trattava. Mi rispose in modo molto secco e un po’ contrariato: “Sono il colonnello de Gaulle, vengo dal fronte e ho un incontro. Sono già in ritardo di 5 minuti e non capisco perché sono trattenuto qui e nessuno mi aspettava alla reception?” Mi sono commosso molto quando ho scoperto poi che questo colonnello con la stella era il generale de Gaulle, che, come sappiamo, guidò la Resistenza francese e poi fu colui che diede alla Francia il primo assetto politico del dopoguerra.”

La BBC in romeno compie nel 2025 86 anni. Ha continuato ad essere uno dei baluardi di difesa dei diritti umani fino al 1989 e continua a esserlo ancora oggi.

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