Dumitru Prunariu, il primo romeno a volare nello spazio
Il volo nello spazio ha avvicinato le persone di varie culture, di varie etnie o con interessi geopolitici opposti.
Steliu Lambru, 23.05.2021, 19:08
Il volo nello spazio ha avvicinato le persone di varie culture, di varie etnie o con interessi geopolitici opposti. Sogno dellumanità di conoscere i confini del mondo fisico, il volo spaziale ha fatto dissolversi lisolazionsimo e le barriere davanti alla forza spirituale e fisica delluomo. Il generale di squadra aerea e ingegner Dumitru Prunariu è lunico romeno ad aver mai volato nello spazio. Ciò è avvenuto il 14 maggio del 1981, 40 anni fa. Assieme al colonnello Leonid Popov, Prunariu formò lequipaggio della navetta russa “Soyuz 40” giunta a bordo del complesso orbitale Salyut 6 – Soyuz T-4. Fu lapice di un lungo periodo di preparazione, il più importante momento della vita dellaviatore romeno di 29 anni.
La missione di Prunariu e Popov fu una di successo, conclusasi bene per ambedue. Levento di 4 decenni fa è stato ricordato dai media in Romania. La tv pubblica ha avuto come ospite Dumitru Prunariu, al quale ha dedicato un ampio programma. Il segreto del successo di una simile missione è la compatibilità dei membri dellequipaggio, ha precisato Prunariu. “Leonid Popov mi ha trattato come se fossi un suo fratello minore, abbiamo cominciato a lavorare insieme e abbiamo constatato che andavamo molto daccordo. La differenza detà non era tanta, circa 7 anni. Io conoscevo benissimo la teoria, lui la pratica, abbiamo fatto squadra e ci siamo completati reciprocamente e siamo riusciti a superare gli esami finali che hanno confermato il principale equipaggio. Abbiamo conseguito il voto massimo a tutti gli esami.”
Sono tante le domande che uno sente il bisogno di fare a un uomo che ha volato nello spazio. Una di esse ha riguardato limponderabilita. “Allinizio si ha uno stato di euforia quando si vede tutto galleggiare intorno, si hanno le mani libere e si vedono galleggiare. La documentazione a bordo è davanti a te e sta galleggiando. Man mano appaiono però delle modifiche nellorganismo e uno stato di disagio che si accentua nei primi due giorni, mal di testa, vertigini, lapparato vestibolare non sa più indicare dovè su o giù, la sinistra o la destra. La circolazione sanguigna cambia, la tensione sulle articolazioni e sui muscoli provoca stati di disagio”, ha spiegato Dumitru Prunariu.
Al di là della spettacolarità di un simile momento come quello del volo nello spazio, ci sono anche particolari banali, come il fatto che lequipaggio della navetta Soyuz 40 portò un mazzo di cipolle verdi ai due cosmonauti del complesso orbitale. “Vi devo dire che questi uomini che volano nello spazio cosmico sono uomini che hanno una famiglia, hanno i propri bisogni, sentono il bisogno di bere un pò, di mangiare qualcosa di buono. Il comandante della stazione spaziale, Vladimir Kovalionok sognava, dopo due mesi nello spazio, di mangiare cipolla verde fresca. Lo ha detto al telefono a sua moglie, lei sapeva che noi saremo volati nel Cosmo, ha dato la cipolla al medico dellequipaggio, Ivano, che ci ha accompagnato fino alla navetta. Ivano ha tolto dal kit di pronto soccorso un mazzo di cipolle verdi avvolte in un pezzo di giornale e ci ha detto che le cipolle dovevano essere date a Volodea. Io e Popov ci siamo guardati e Popovo mi ha detto che io avevo una tasca del guanto vuota, ho infilato il mazzo in quella tasca e dopo un giorno e mezzo è stato consegnato a Vladimir Kovalionok”, ha raccontato Dumitru Prunariu.
Oltre alla cipolla verde, Prunariu ha portato ai colleghi sovietici anche un piccolo regalo, una bottiglietta di cognac romeno. “Noi avremo visitato il principale equipaggio. Uno bussa alla porta, entra e fa dei regali. La tradizione presso i romeni dice che devi regalare qualcosa, una bottiglia di vino, una bottiglietta di cognac. Io ho portato una bottiglia di cognac tipico romeno ed è stato un piacere fare questo regalo ai cosmonauti. Il cognac si beve con la cannuccia nello spazio, non puoi versarlo in un bicchierino a causa dellimponderabilità, perchè non cola niente. I miei colleghi gridavano “dovè il bicchierino?” e io mi chiedevo, con la mente del cosmonauta principiante, con quale bicchierino avrebbero bevuto? E loro hanno tolto un tubo da un apparecchio, lhanno messo nella bottiglia e hanno bevuto”, ha raccontato Dumitru Prunariu.
Dumitru Prunariu è tornato sulla terra dopo 8 giorni e il giornalista scientifico Alexandru Mironov si ricorda comè stata accolto. “Io lho visto al ritorno sulla Terra a un incontro con noi, giornalisti. Ho provato paura per lui post factum. Quel giovane è stato fatto girare in un bidone vuoto nel Cosmo. Era timido, sembrava morto di paura, ma lui era cosi solo davanti ai giornalisti. Era infatti fatto di acciaio. È arrivato un ordine chiaro che ci vietava di parlare troppo di lui perchè i romeni avevano solo due “eroi” (lallora leader comunista, Nicolae Ceauşescu, e sua moglie, Elena Ceauşescu – N. d. R.) ed era solo di loro che parlavamo. Effettivamente, Prunariu è uscito dallattenzione del pubblico e dei media. Ma ha capito il suo ruolo ed è andato a migliaia di incontri con il pubblico ed è stato molto empatico”, ha raccontato Mironov.
Per i loro sforzi e successi professionali, Leonid Popov e Dumitru Prunariu sono stati ripagati con onorificenze romene e sovietiche. Da 40 anni, Dumitru Prunariu vanta la migliore performance dellaeronautica spaziale romena. La capsula della navicella con cui tornò sulla Terra è esposta al Museo Militare Nazionale di Bucarest.