Centenario di Mircea Carp
Mircea Carp ha compiuto 100 anni il 28 gennaio 2023, e la sua biografia attraversa un secolo estremamente problematico nella storia dell'umanità, implicitamente anche della Romania.
Steliu Lambru, 20.02.2023, 17:12
Le chance che un uomo festeggi il suo centenario sono scarse se pensiamo alletà media del 21° secolo, e chi gli vuole bene e lo rispetta può ritenersi fortunato. Tanto più quando chi compie il centenario è un nome importante del giornalismo radiofonico, come Mircea Carp, uno di coloro che fecero acquisire grande prestigio al Servizio romeno dellemittente radiofonica “Europa Libera”.
Mircea Carp ha compiuto 100 anni il 28 gennaio 2023, e la sua biografia attraversa un secolo estremamente problematico nella storia dellumanità, implicitamente anche della Romania. È il secolo delle due Guerre Mondiali, del fascismo e del comunismo. Carp, come tutti i romeni, ha attraversato i suoi vortici ed è riuscito a raccontare alla generazione di oggi quali forme ha assunto il Male, cosa significano i principi, cosa significa professionalità, sfide che ogni uomo affronta nella sua esistenza. Dopo aver combattuto sul fronte della Seconda Guerra Mondiale, dopo essere stato ferito e decorato al valor militare, al termine della guerra Mircea Carp andò in esilio in Occidente. Abbracciò la professione di giornalista radiofonico, diventando una delle migliori voci del giornalismo romeno e lavorò presso le più importanti istituzioni di stampa libera in lingua romena dopo il 1945, Voce dellAmerica ed Europa Libera. Insieme ai suoi colleghi fu vicino ai romeni in tutti i momenti problematici della storia che attraversarono fino al 1989, anno di crollo del comunismo in Romania, e dopo. Non si può dimenticare il segnale di apertura della trasmissione di Europa Libera, la Rapsodia Romena nr. 1 di George Enescu, sulla quale si sentiva la voce di Mircea Carp annunciare quattro volte “Qui Europa Libera!”
Nel 1997, il Centro di Storia Orale della Radiodiffusione Romena ha registrato lesperienza di Mircea Carp presso lemittente La Voce dellAmerica. Nel frammento scelto, Carp ha risposto alla domanda se La Voce dellAmerica fosse a conoscenza della tragedia dei prigionieri politici in Romania e come ne avesse informato il pubblico romeno. “Certo che ne abbiamo parlato alla radio, ma dovevamo stare molto attenti alle informazioni che trasmettevamo. Del resto, tutte le notizie che La Voce dellAmerica trasmetteva e trasmette, allora come oggi, dovevano provenire da due fonti per avere conferma. Potete immaginare che stavamo ricevendo notizie dalla Romania che ci facevano chiederci se fosse davvero reali. Conoscevamo molto bene gli orrori nelle carceri romene, e connessi al lavoro forzato nel campo di lavoro per la costruzione del Canale Danubio-Mar Nero e tutte queste cose, ma dovevamo stare molto attenti quando davamo nomi di persone, data e luogo perché naturalmente potevano esserci delle esagerazioni o alcune persone dimenticavano quando levento era successo esattamente o quando si era trovato accanto a una persona. Quindi a questo proposito siamo stati molto, molto attenti a non commettere errori. Naturalmente, dopo aver ricevuto le rispettive conferme, trasmettevamo informazioni e interviste a varie persone. Nella maggior parte dei casi, devo dire che queste persone volevano rimanere anonime, avevano ancora le loro famiglie nel Paese e non volevano esporle a situazioni spiacevoli”.
Carp ha lavorato presso Europa Libera dal 1951, dopodiché si è trasferito alla Voce dellAmerica dove si è fatto conoscere agli ascoltatori di lingua romena grazie alla qualità delle trasmissioni realizzate. È tornato nel 1978 alla radio Europa Libera, dove ha dinamizzato i programmi del servizio romeno, il suo programma sulla politica estera “Programma politico” avendo alti indici di ascolto. “Prima che fossi arrivato io a Europa Libera, i programmi erano più piatti, meno dinamici. Per favore perdonate la mia mancanza di modestia, ma io ho portato una dinamica americana ai programmi, storie molto più brevi, storie con le voci di personalità provenienti da diversi angoli del mondo, comprese personalità romene, a quel tempo solo dallesilio, dal mondo libero. Altrettanto importante come quello che ho portato a queste trasmissioni è stato il fatto che la stessa Europa Libera, forse sentendo in qualche modo che il crollo della cortina di ferro era vicino, ha intensificato la sua offensiva, per così dire. Certo, anche il dipartimento romeno, mettendo sempre più laccento su programmi in cui la situazione in Romania è stata criticata, in cui quella situazione intollerabile veniva esposta. Mi riferisco a tutto ciò che non era visibile in superficie, che forse era noto a molte persone in Romania, ma, comunque, non a tutti. Il fatto che una stazione radio dallestero arrivasse con questi dettagli della vita politica, economica, culturale, militare reale in Romania emozionava molti dei nostri ascoltatori, che non potevano parlare, che non potevano dire cosa stavano pensando o cosa sentivano, ma ritrovavano questi loro sentimenti, queste informazioni nelle trasmissioni di Europa Libera”.
Il giornalista radiofonico romeno Mircea Carp ha compiuto 100 anni. La storia dei media audiovisivi romeni liberi non si può scrivere senza il suo nome, così come non si può scrivere senza i nomi di Noel Bernard, Monica Lovinescu, Virgil Ierunca, Vlad Georgescu o Neculai Constantin Munteanu.