Cenni storici sulla stampa in Romania
La stampa quotidiana in Romania ha una storia di quasi 200 anni, con i primi giornali apparsi alla fine del 1820.
Steliu Lambru, 03.04.2023, 18:00
La stampa è così importante per qualsiasi società che discuterne da qualsiasi punto di vista è il più legittimo possibile. La stampa quotidiana in Romania ha una storia di quasi 200 anni, con i primi giornali apparsi alla fine del 1820. Ma la prima pubblicazione romena è considerata Courier de la Moldavie, che apparve in francese a Iasi, nel 1790, e che pubblicava notizie interne dalla Moldavia e notizie dall’estero. Fu allora che cominciò la storia della stampa in Romania e la mostra aperta presso la Biblioteca dell’Accademia Romena La stampa romena tra tradizione e modernità illustra al pubblico questi inizi. L’istituzione possiede la più importante collezione di giornali e periodici pubblicati in Romania e ricevuti dall’estero. Su un totale di 14 milioni di oggetti del valore di 3 miliardi di euro, che attualmente custodisce la Biblioteca dell’Accademia Romena, 8,5 milioni sono giornali e periodici, quindi più della metà.
La curatrice della mostra Daniela Stanciu ha raccontato al pubblico presente all’inaugurazione che la stampa è una delle migliori fonti per avere un’immagine di ciò che hanno vissuto i nostri predecessori.
La nascita e lo sviluppo della stampa sono legati all’evoluzione della tecnologia. E non potrebbe essere altrimenti perché la tecnologia rende tutto più semplice intorno all’uomo. Per la stampa, l’apparizione della tipografia è stata decisiva per l’emergere e la rapidità della diffusione delle informazioni. Daniela Stanciu: La comparsa della tipografia ha reso possibile la comparsa della stampa scritta e la rapida diffusione delle informazioni attraverso i giornali. Fino a quel momento i volantini erano l’unica fonte di informazione per la popolazione. Nella nostra mostra si possono vedere, insieme ai giornali e alle riviste stampate nello spazio romeno nel XIXesimo secolo, anche alcuni volantini come il volantino che annunciava la comparsa del giornale Curierul Bucurestilor – Il Corriere di Bucarest, poi Curierul Românesc- Il Corriere romeno, il volantino su cui è stampata la Proclamazione di Islaz, programma del movimento risorgimentale romeno, considerato di fatto la prima costituzione moderna. Questo volantino fu letto in pubblico da Ioan Heliade Rădulescu il 9 giugno 1848 nella città di Islaz, un piccolo porto sul Danubio, scelto perchè non era sotto il controllo dei Turchi. Abbiamo poi un volantino che informa della fondazione della tipografia della Metropolia nel 1859, così come il volantino con il discorso di Alexandru Ioan Cuza pronunciato nell’Assemblea Elettiva del 1860, ma anche quello con l’esortazione di Carlo I ai romeni ad attraversare il Danubio.
Cosa si può vedere nell’ambito della mostra ci ha raccontato sempre Daniela Stanciu: I giornali esposti fanno parte della cosiddetta stampa di Sărindar, titoli come Adevărul – La Verità – e Dimineata – Il Mattino – sono già ben noti. Tuttavia, ci sono anche dettagli inediti su giornali e riviste. Ad esempio, sulla rivista Il Museo Nazionale. Giornale letterario e industriale del 1836, compare per la prima volta la rubrica con le previsioni del tempo, nell’ultima pagina di ogni numero. Sempre su questo giornale furono pubblicate le lettere tra Constantin Negruzzi e Ion Heliade Rădulescu, con il titolo generico Corrispondenza tra due romeni, uno dalla Valacchia e l’altro dalla Moldavia. Abbiamo esposto anche la rivista Il Cappone. Foglio divertente e popolare, curato interamente da Ion Luca Caragiale, di cui uscirono solo sei numeri nel 1877, ma che contiene rubriche come Fritelle e Le ultime fritelle calde. Riflettono in modo umoristico e definitorio per Caragiale la politica del suo tempo. Abbiamo esposto il giornale Adevărul apparso a Iași nel 1871, trasferito a Bucarest nel 1872, che contiene diverse anteprime più o meno note al grande pubblico. È il primo quotidiano romeno a introdurre la caricatura nelle sue pagine. È anche il primo a pubblicare telegrammi dall’estero, ad avere una redazione, una propria biblioteca, una casa editrice e un proprio archivio. Come attestano i documenti dell’epoca, è il primo giornale i cui giornalisti avevano stipendi alti e sicuri».
La stampa romena ha una storia bicentenaria e la sua storia continuerà sicuramente. Con le nuove tecnologie, con le nuove trasformazioni, la stampa e l’informazione si adatteranno alle esigenze del pubblico.