Temi sociali del 2017
Vi proponiamo una rassegna dei principali temi sull'agenda sociale del 2017.
Christine Leșcu, 11.01.2018, 17:50
Il 2017 è iniziato allinsegna delle proteste di piazza. Allinizio dellanno, per diverse settimane, centinaia di migliaia di persone da tutte le città del Paese sono resistite nel freddo per contestare una parte delle azioni del governo recentemente insediato, mentre la stampa internazionale titolava: “Azzurro, giallo, rosso: decine di migliaia di manifestanti hanno formato, a Bucarest, unimmensa bandiera romena, con le luci dei telefonini, per chiedere le dimissioni del Governo che accusano di minare la lotta alla corruzione.” (AFP).
Le proteste in Romania sono state commentate anche nellEuroparlamento, molti degli eurodeputati apprezzando che la mobilizzazione e la solidarietà dei dimostranti rappresentano un messaggio proeuropeo. “La Romania merita politici che sostengano la lotta alla corruzione”, ha dichiarato Frans Timmermans, il primo-vicepresidente della Commissione Europea. Questi ha ammonito i leader in Romania che non facciano passi indietro nella lotta alla corruzione, perchè in caso contrario potrebbe essere intaccato lassorbimento dei fondi europei in Romania.
Questo messaggio aveva anche unaltra rilevanza, nel 2017 la Romania celebrando 10 anni di adesione allUe. Nel 2007, la Romania era uno degli stati più euro-entusiasti. I sondaggi demoscopici dellinverno dellanno scorso rilevavano un calo di questo entusiasmo in Romania, un calo consono, però, con lo stato danimo nel resto degli stati Ue. Secondo un Eurobarometro, tipo Parlametro, commissionato dallEuroparlamento, il 53% dei romeni credeva che lappartenenza allUe fosse un fattore positivo per il loro Paese. Era una percentuale che coincideva con la media europea, ma sorprendente per la Romania nel contesto in cui qui la fiducia nellUe era sempre a livelli molto più alti: intorno al 70%-80%, sin prima delladesione. Tuttavia, la fiducia dei romeni nelle istituzioni Ue rispetto a quella nelle istituzioni nazionali resta ad un buon livello. LEurobarometro rileva che il 38% dei romeni aveva fiducia nellEuroparlametro, di molto oltre la media europea del 25%. Inoltre, oltre il 35% di essi considerano che la loro voce è meglio sentita a livello europeo che a livello nazionale.
Sempre a livello europeo sono state sostenute anche iniziative civiche volte ad aiutare i giovani definiti gerericamente come NEET. Questi, ossia giovani tra i 15 e i 24 anni che non sono attivi sul mercato del lavoro, non seguono nessuna forma di istruzione, nè partecipano ad un corso di formazione professionale, erano intorno ad un milione, stando ai più recenti dati dellIstituto Nazionale di Statistica. Questo è il contesto in cui il think-tank Social DOers ha organizzato una conferenza nazionale nellambito della quale ha lanciato la piattaforma “La coalizione Europea per i Diritti dei Giovani NEET”. Si tratta di uniniziativa finanziata tramite il programma Erasmus+ e lanciata a gennaio 2017 a Bruxelles, occasione in cui Victor Negrescu, eurodeputato allepoca, attualmente ministro con delega agli Affrari Europei nel Governo romeno, ha annunciato il suo sostegno allintegrazione dei giovani NEET.
Iniziative civiche e private sono state anche alla base di un altro progetto estremamente importante per i bambini malati di cancro in Romania: la construzione di un ospedale a loro dedicato a Bucarest, nel contesto in cui gli ospedali in cui sono trattati adesso questi bambini sono troppo piccoli e mancano di molte delle dotazioni necessarie. Questa è anche la situazione attuale dellospedale per bambini “Marie Curie” di Bucarest, nel cortile del quale verrà costruito il nuovo ospedale, privato, dedicato al trattamento integrato dei bambini con malattie oncologiche. Promotrice del progetto è long “Dona vita”, la quale si è proposta di cambiare qualcosa nelle statistiche nere che rilevano che in Romania, uno su due bambini malati di cancro muore, mentre in Europa l80% di essi vivono. Del resto, lostato romeno non ha costruito niente nel campo delloncologia pediatrica negli ultimi 50 anni. Il progetto dellospedale privato comporta un complesso di edifici che si stenderanno su 8 mila metri quadri, e linvestimento ammonta a 8 milioni di euro. Finora sono è stata raccolta la metà della somma. I soldi provengono dalle sponsorizzazioni offerte da oltre 1500 compagnie e dalle donazioni mensili di 2 euro fatte da circa 50.000 persone private. Per i genitori dei bambini malati di cancro, che bramano essere accanto ai figli in ospedale e che sono costretti adesso a stare su una sedia accanto al loro letto, sempre unong ha avviato il progetto MagicHome. Il progetto è finalizzato alla costruzione di un edificio di 700 metri quadri nei pressi del maggiore ospedale oncologico di Bucarest. Là, tutti i padri e le madri possono dormire, cucinare, lavare e piangere tranquillamente, senza la paura di essere visti dai figli ricoverati nellospedale accanto.
Oltre ai giovani, ai bambini, alla salute e alla politica, anche lecologia è iniziata ad essere una preoccupazione sempre più acuta delle ong, ma anche della società. È una preoccupazione che interessa una sfera più ampia, non solo la tutela della natura, ma anche la cura per unalimentazione più sana e uno stile di vita quanto più vicino a quello naturale. I disboscamenti illegali delle montagne rappresentano un problema che incorpora tutte queste questioni. Negli ultimi 15-20 anni, in Romania, la superficie coperta da foreste si è ridotta, giungendo attualmente al 27,45%. Cosi, ci troviamo di molto sotto la media dei Paesi Ue, del 32,4%. Stando ad uno studio della Greenpeace România, tra il 2000 e il 2014, il fondo forestale nazionale ha perso 3 ha/ora. Del resto, tutti gli ambientalisti di Greenpeace ed altre ong sono stati tra i primi ad aver attirato lattenzione dellopinione pubblica la situazione tragica delle foreste in Romania. Andando in giro per le montagne, su propria iniziativa o in seguito alle segnalazioni ricevute dai cittadini, i volontari delle organizzazioni ambientaliste sono attenti ai casi sospetti che rappresenterebbero tagli o trasporti illegali di legno. Dimostrare lillegalità di questi tagli può essere, però, una difficile impresa, e gli ambientalisti sono spesso vittime di violenze da parte di quelli colti in fallo mentre tagliano alberi.
È stata una rassegna dei principali temi sullagenda sociale del 2017, che sono ancor più numerosi in realtà e che continueremo ad affrontare anche nel 2018 nei nostri programmi. (traduzione di Adina Vasile)