SOS neonati in Romania
L'Ospedale d'emergenza per i bambini Maria Sklodowska Curie di Bucarest ospita il più moderno reparto di Terapia Intensiva per neonati in Romania e nel sud-est Europa.
Roxana Vasile, 12.01.2021, 16:51
LOspedale demergenza per i bambini “Maria Sklodowska Curie” di Bucarest ospita il più moderno reparto di Terapia Intensiva per neonati in Romania e nel sud-est Europa. I suoi 27 posti letto non sono, però, sufficienti per i neonati prematuri o con diversi problemi di salute di tutto il Paese che hanno bisogno di cure mediche ai più alti standard. In assenza di un numero soddisfacente di posti letto, molti dei neonati con problemi perdono la vita ancor prima di essere presi in carico dagli specialisti. Più precisamente, decine di loro perdono la vita annualmente in lista dattesa per un posto letto nel reparto di Terapie Intensiva – Neonatologia. È il motivo per cui, soprannominato “langelo dei bambini”, il capo del reparto, il medico Cătălin Cîrstoveanu, e lAssociazione “Il Cuore dei Bambini”, tramite il suo presidente Alexandru Popa, compiono sforzi notevoli per estendere il reparto di terapia intensiva. Praticamente, il dottor Cîrstoveanu combatte per proprio conto affinchè tutti i bambini con problemi di salute abbiano un posto letto in ospedale.
“La Romania ha bisogno di almeno 100 posti letto per non confrontarsi più con queste situazioni che durano da anni, che nessuno ha voluto risolvere sistematicamente, in modo organizzato e ordinato. Perciò noi abbiamo costruito, sette anni fa, un reparto: da 8 – 10 posti letto labbiamo esteso a 27. Tutto con investimenti da parte della comunità – aziende, privati, fondazioni, associazioni. Labbiamo fatto anche a Costanza (sud-est) nella stessa maniera, adesso lo ripetiamo qui e il motivo per cui lo facciamo sempre qui è che si tratta di un ospedale multidisciplinare che risolve più che gli ospedali di gran parte del Paese, mentre la pressione è enorme per quanto riguarda i casi che vanno trattati qui. Abbiamo cercato di ispirarci ai migliori e mettere in pratica modelli noti, funzionanti, efficienti e super-performanti. Ad esempio, noi, quasi lintero reparto, siamo stati negli Usa, dal professore e nostro amico Edward Bell di Iowa, e lui, con molta generosità, ci ha mostrato, guidato, insegnato affinchè non ripetiamo i loro errori, così abbiamo risparmiato tempo su molti problemi che la medicina in Romania, in questo campo, non capisce oppure solo adesso cerca di capire”, ha spiegato Cătălin Cîrstoveanu.
A Londra – racconta il capo del reparto di terapia intensiva – neonatologia di “Marie Curie”, Cătălin Cîrstoveanu – gli specialisti della Ferrari sono stati pregati di modernizzare il trasferimento dei neonati dal blocco operatorio nel reparto di rinanimazione. Se loro possono cambiare in 4 secondi tutte le 4 ruote di unauto da corsa, perchè non avrebbero soluzioni pure per lo spostamento in terapia intensiva, rapido e in piena sicurezza, dei neonati appena operati? In altri grandi ospedali del mondo si è decisa linstallazione dellapparecchio per la Risonanza Magnetica e persino di una sala operatoria proprio nel reparto di rianimazione.
Guardando intorno e notando le tendenze nel settore, il medico Cîrstoveanu le desidera replicare anche in Romania, a “Marie Curie”. I piani sono ambiziosi, alla pari dellimportanza della missione. Verrà costruita una nuova ala dellospedale con 20 posti letto, in stanze di degenza individuali, in Terapia Intensiva, una sala operatoria per neonati e posti letto migliori per genitori e personale sanitario. In breve, le migliori novità per i bambini romeni – afferma il medico Cătălin Cîrstoveanu. “Si tratta di unala dellospedale molto più grande delle altre. Sogniamo e ci proponiamo cose ardue, non per un anno o per tre, bensì per 10-20-30. Vogliamo essere i migliori! Poi, abbiamo un altro grave problema! Abbiamo visto che i medici e le infermiere non hanno una formazione sufficiente per lavorare pure con le mani, non solo con la testa. Mancano loro la destrezza, la manualità e abbiamo pensato che dobbiamo fare un centro di formazione, soprattutto visto che abbiamo avuto un programma con i nostri colleghi dallospedale, siamo andati in tutto il Paese e abbiamo visto che ci sono grandi problemi di manualità e abbiamo deciso che il personale sanitario deve imparare su manichini simili al corpo umano, a quello del bambino, affinchè impari a fare procedure in piena sicurezza sui bambini. Motivo per cui allestiamo anche un centro di formazione”, ha raccontato Cătălin Cîrstoveanu.
Lintero progetto di “Marie Curie”, che potrebbe diventare funzionante in al massimo due anni, costa intorno a 5 milioni di euro. Un aiuto essenziale nella raccolta di fondi fornisce lAssociazione “Il Cuore dei Bambini”, che, del resto, ha reso possibile, tra laltro, che una parte dei bambini con malformazioni cardiache gravi nati in Romania possano essere operati nellospedale bucarestino in seguito alla costruzione di un reparto di cardiochirurgia neonatale. Il presidente dellAssociazione, Alexandru Popa, passa in rassegna le modalità per sostenere il progetto di ampliamento del reparto di terapia intensiva. “Oltre alla possibilità di donare 2 euro al mese con un SMS, al numero 8844, col testo BINE, si possono fare sponsorizzazioni, donazioni nei conti dellassociazione disponibili sul sito inimacopiilor.ro. Sempre lì cè un modulo di pagamento online. In generale, noi paghiamo meno dello stato romeno, perchè negoziamo bene e perchè i fornitori di equipaggiamenti ci simpatizzano e sono contenti di far parte di un progetto umanitario in cui vedono che succedono veramente delle cose e che i bambini che non hanno alcuna chance in altri ospedali nei reparti costruiti da noi sono salvati”, ha precisato Alexandru Popa per RRI.
Attualmente, ogni anno, sono 300 i neonati con malattie gravi dallintero Paese che passano per il reparto di Terapia Intensiva di “Marie Curie”. Dopo la costruzione della futura ala, altri oltre 200 avranno la chance di ricevere cure mediche di ottima qualità. Con laiuto di noi tutti!