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Settimana lavorativa di 4 giorni

Più di 20 Paesi del mondo hanno recentemente avviato programmi-pilota per valutare l'efficacia della settimana lavorativa di 4 giorni. Alcuni Paesi hanno persino introdotto ufficialmente opzioni permanenti per la settimana lavorativa di 4 giorni.

Settimana lavorativa di 4 giorni
Settimana lavorativa di 4 giorni

, 01.05.2023, 18:16

Più di 20 Paesi del mondo hanno recentemente avviato programmi-pilota per valutare lefficacia della settimana lavorativa di 4 giorni. Alcuni Paesi hanno persino introdotto ufficialmente opzioni permanenti per la settimana lavorativa di 4 giorni.



I primi dati raccolti sono, in molti casi, promettenti, poiché la riduzione della durata media della settimana lavorativa aiuta i dipendenti a migliorare lequilibrio tra lavoro e vita privata, i livelli di stress e la felicità generale. Paesi come Australia, Islanda, Belgio, Irlanda, Spagna, Canada, Giappone, Svezia, Danimarca, Olanda, Germania, USA hanno testato con successo la settimana lavorativa di 4 giorni. Ma cosa significa in realtà la settimana lavorativa di 4 giorni? Ci sono alcune varianti che propongono la regola dei 4 giorni con 10 ore di lavoro, per rispettare la norma delle 40 ore, invece di 5 giorni con 8 ore – ma lesperimento ha rivelato una grande insoddisfazione per questa formula, perché porterebbe un alto livello di stress. Altre varianti propongono 38 o 36 ore settimanali invece di 32. Inoltre, mentre nella maggior parte dei casi la settimana lavorativa di 4 giorni aggiunge il venerdì al fine settimana, alcune varianti rendono il lunedì il giorno libero in più. Altre varianti propongono per metà dei lavoratori il venerdì libero e per laltra metà il lunedì. Nel Regno Unito, il 92% delle aziende che ha testato la formula di 4 giorni invece di 5, senza aumentare il numero di ore nel programma giornaliero, intende continuare con essa, mentre il 30% la adotterà in modo permanente. Anche se rivoluzionerebbe completamente le dinamiche del mercato del lavoro in Romania, attualmente solo 4 aziende su 10 accetterebbero questa formula di lavoro, secondo un recente sondaggio condotto dalla piattaforma di reclutamento BestJobs.



Dopo gli anni difficili in cui il mercato del lavoro è stato dominato da tendenze come le dimissioni o la riduzione dellimpegno lavorativo, sarebbe gradita questa nuova misura per aumentare la fidelizzazione dei dipendenti. Inoltre, secondo la piattaforma di reclutamento BestJobs, le disposizioni del Codice del Lavoro consentono la ridistribuzione dellattività, a seconda delle specificità dellunità o del lavoro svolto. Cosi, si può anche optare per una distribuzione ineguale dellorario di lavoro, rispettando la normale durata dellorario di lavoro di 40 ore settimanali, quindi la decisione spetta ai datori di lavoro se sono disposti a ridurre il numero di giorni lavorati.



L80% dei dipendenti vuole lavorare solo 4 giorni a settimana, anche nella formula delle 10 ore, secondo il sondaggio BestJobs, ma il 40% dei datori di lavoro teme che questo orario possa influenzare negativamente la capacità di concentrazione delle persone e implicitamente la produttività. Quasi il 35% teme che, a lungo termine, i dipendenti raggiungano lesaurimento a causa dellaumento del carico di lavoro quotidiano, sebbene i risultati dellesperimento internazionale dimostrino il contrario.



Nel giorno libero, gli intervistati affermano che svolgerebbero più attività in famiglia (circa il 60%), si occuperebbero di compiti amministrativi che non possono gestire durante lorario di lavoro (circa il 45%), dedicherebbero più tempo alle proprie passioni e agli hobby (40%) o sceglierebbero di riposare (quasi il 40%). In altre parole, il giorno libero contribuirebbe a uno stile di vita più equilibrato.



Ana Vișian, Marketing Manager di BestJobs, ci ha raccontato: “Proprio come il lavoro a distanza era visto come uneccezione prima della pandemia, così sembra essere ora la settimana lavorativa breve. Non cè da meravigliarsi che una tale tendenza sia così ben accolta dai dipendenti, soprattutto dopo limpatto sul benessere mentale degli ultimi anni. I dipendenti vogliono più tempo libero, per staccarsi dalla pressione del lavoro, dedicarsi alla famiglia e ai propri cari, investire in attività che hanno un impatto sulla salute fisica e mentale, come dichiarano nel sondaggio. I datori di lavoro dovrebbero essere aperti a tale misura, perché sara apprezzata almeno quanto la flessibilità e contribuirà ad attrarre e trattenere dipendenti di valore. Inoltre, si possono trovare formule per la distribuzione dellattività che garantiscano la presenza di una parte dei dipendenti in ufficio tutti i giorni lavorativi, in modo da adattarsi allagenda dei clienti».



I risultati del sondaggio BestJobs mostrano che 4 dipendenti su 10 lavorano in sistema ibrido, mentre il 29% lavora interamente da remoto e il 28% solo dallufficio. Il sistema ibrido è implementato in modo diverso da unazienda allaltra, quindi la maggior parte (37%) lavora solo un giorno dallufficio e 4 da casa. Un altro 20% va in ufficio 3 giorni alla settimana, il 28% due giorni alla settimana e il 14% lavora solo un giorno da casa. Abbiamo parlato con Ana Călugăru, responsabile della comunicazione presso unaltra piattaforma di reclutamento, eJobs Group, su questo argomento, e lei ci ha confermato i risultati del sondaggio citato. “Le aziende in Romania non sono, al momento, aperte allidea della settimana lavorativa di soli 4 giorni. Ci sono stati casi specifici che hanno testato questo modello prima della pandemia, ma, purtroppo, non si è rivelato molto efficace, anzi, le performance dei dipendenti ne hanno risentito, motivo per cui si e tornati allo stile di lavoro classico, quello di 5 giorni. Certo, i datori di lavoro guardano i risultati allestero, guardano i risultati che le aziende allestero hanno con questo modello, soprattutto nel contesto dove, appunto, i dipendenti vogliono avere questo beneficio. Ma sono abbastanza pochi quelli che predono in calcolo lattuazione di una simile misura. Almeno nel prossimo futuro”, ci ha dertto Ana Călugăru.




(foto: Anqa / pixabay.com)
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