Anche la situazione dei lavoratori è soggetta ad una difficile prova. La Romania, come gli altri Stati membri dell'Unione europea, sta affrontando la cassa integrazione o addirittura la soppressione di alcuni posti di lavoro.
La pandemia di COVID-19 ha portato a tragedie in tutto il mondo, ma in ugual misura ha rafforzato la solidarietà e la cooperazione umana.
Come c'era da aspettarsi, la pandemia e le restrizioni economiche, sociali e mediche per contenere la diffusione del coronavirus stanno, per certi aspetti, peggiorando la condizione di alcune categorie vulnerabili, tra cui i bambini.
Come l'intero pianeta, anche la società romena si sta adattando continuamente ai cambiamenti di paradigma imposti dalla pandemia di coronavirus.
Tra il 1 febbraio del 2019 e il 31 gennaio del 2020, l'associazione Young Initiative ha implementato il progetto di solidarietà United We Stand for European Values, destinato ai giovani provenienti da ambienti disagiati della regione Bucarest - Ilfov.
Il quartiere Ferentari di Bucarest è diventato nel tempo sinonimo di insalubrità, povertà, violenza, precarietà estrema e generalizzata delle condizioni di vita. Abitato da moltissimi cittadini di etnia rrom, Ferentari è simile a un ghetto.
Decretato a metà marzo a causa della pandemia di COVID-19, lo stato di emergenza in Romania ha portato a varie misure restrittive applicate gradualmente.
Secondo la CE, tra il 2015 e il 2016, più della metà della tratta di persone nell'Ue ha avuto come scopo lo sfruttamento sessuale, che resta il più diffuso tipo di tratta. Le donne e le ragazze hanno rappresentato oltre due terzi delle vittime.
Le donne si confrontano, attualmente, con problemi di cui la società civile sa, forse, troppo poco.
Roxana Ené svolge, sin dal 2010, in Romania e Germania, progetti di arte collaborativa in centri di accoglienza oppure centri per i bambini affetti da vari disturbi.
Un'analisi sociologica realizzata di recente dall'agenzia Frames rileva che i romeni non solo si sposano tardi, ma anche più raramente.
Secondo l'Indice di Integrazione degli Immigrati realizzato dal Centro per lo Studio Comparato della Migrazione, la Romania si trovava, nel 2018, nel mezzo di una transizione verso lo status di Paese di destinazione dei migranti.
Le attuali statistiche mondiali sulla salute mentale sono allarmanti. I sistemi sanitari dell'intero mondo si confrontano con una sfida senza precedenti.
Migliaia di bambini vivono annualmente il trauma dell'abbandono, sin da piccoli, e gran parte di essi hanno ferite emotive difficilmente affrontabili dagli specialisti.
L'AIDS continua ad essere un problema di salute nell'intero mondo. La malattia ha già ucciso milioni di persone a livello mondiale.