Gli emigrati romeni rappresentano la quinta più numerosa comunità di stranieri nel mondo.
I romeni intendono cambiare lavoro a fine pandemia, più precisamente il settore di attività. Questa la conclusione del più recente studio realizzato dal sito e-jobs.
Secondo World Wild Fund Romania, quasi 8 mila dei circa 18 mila esemplari di orsi bruni nell'intera Europa vivono nei Monti Carpazi e oltre 6 mila sul territorio della Romania. È la maggiore popolazione di orsi bruni sul Vecchio Continente.
Come già noto, la pandemia e le relative restrizioni hanno creato una situazione ancora più difficile per i gruppi già vulnerabili. E per le donne, che portavano, comunque, il peso del doppio turno in famiglia, la sfida è stata ancora maggiore.
I romeni sono gli ultimi nelle statistiche europee sui lettori in Europa. Un'indagine della Banca Mondiale realizzata lo scorso marzo rileva che un romeno legge, in media, meno di 5 minuti al giorno.
L'arte si è sempre dimostrata molto efficace nell'aumentare la consapevolezza sui problemi individuali, ma anche nel risolverli.
Viviamo, già, in un mondo nuovo, come l'aveva immaginato Aldous Huxley all'inizio del secolo scorso, oppure ci stiamo solo incamminando? La società romena sembra assomigliarsi sempre di più alla distopia di Huxley.
Se un anno fa, all'inizio della pandemia, il lavoro da remoto sembrava la soluzione ideale per proteggerci dal contagio continuando a lavorare da casa, nel frattempo la percezione è cambiata.
Nel contesto dello sviluppo senza precedenti di internet e delle reti sociali negli ultimi anni, è cresciuto anche il numero delle fonti di informazione. Credibili o meno.
La Romania, come tutti gli altri stati Ue, avrebbe dovuto organizzare, quest'anno, un nuovo censimento della popolazione e delle abitazioni, che, nel contesto della pandemia, è slittato al 2022.
Con gravi conseguenze socio-economiche, la pandemia ha colpito duramente anche il settore culturale.
Di recente, l'Istituto Nazionale Romeno di Statistica ha reso pubblici alcuni dati allarmanti: 700 delle 200.000 persone diventate mamme nel 2019 avevano meno di 15 anni e quasi 18.000 tra i 15 e i 19 anni.
Lanciate da solo qualche anno in Romania, le nozioni di imprenditoria sociale ed economia sociale sono state ben accolte.
La Romania si colloca al primo posto nell'Ue per numero di mamme minorenni, record negativo dovuto innanzittutto alla scarsa educazione sanitaria e all'estrema povertà.
Il cancro è la prima causa di morte in un numero sempre maggiore di Paesi Ue. La Romania detiene un record negativo per quanto riguarda il tasso di mortalità legata a questa patologia.