Povertà, mancanza di educazione, d'interesse, nessuno che parli loro di come funziona il proprio corpo. Questi gli sfortunati ingredienti di un'esperienza di vita fallimentare.
Secondo il Ministero del Lavoro, a fine giugno 2021, in Romania c'erano più di 61.000 pensionati in meno rispetto al primo semestre del 2020. Si tratta del maggior calo del numero di pensionati dal 2013 ad oggi.
Per alcuni tesoro, per altri fardello. Molti degli anziani in Romania sono abbandonati sia dalla famiglia, che dalla società.
Nella società romena sono apparsi dei clichés pericolosi. Uno di essi è che, se uno ha più di 45 anni, le chance di trovare un lavoro sono scarse.
Tra i fenomeni causati dalla pandemia, caratterizati da problemi economici e traumi psicologici, si annovera anche il cosiddetto fenomeno « delle persone scoraggiate ».
Gli emigrati romeni rappresentano la quinta più numerosa comunità di stranieri nel mondo.
I romeni intendono cambiare lavoro a fine pandemia, più precisamente il settore di attività. Questa la conclusione del più recente studio realizzato dal sito e-jobs.
Secondo World Wild Fund Romania, quasi 8 mila dei circa 18 mila esemplari di orsi bruni nell'intera Europa vivono nei Monti Carpazi e oltre 6 mila sul territorio della Romania. È la maggiore popolazione di orsi bruni sul Vecchio Continente.
Come già noto, la pandemia e le relative restrizioni hanno creato una situazione ancora più difficile per i gruppi già vulnerabili. E per le donne, che portavano, comunque, il peso del doppio turno in famiglia, la sfida è stata ancora maggiore.
I romeni sono gli ultimi nelle statistiche europee sui lettori in Europa. Un'indagine della Banca Mondiale realizzata lo scorso marzo rileva che un romeno legge, in media, meno di 5 minuti al giorno.
L'arte si è sempre dimostrata molto efficace nell'aumentare la consapevolezza sui problemi individuali, ma anche nel risolverli.
Viviamo, già, in un mondo nuovo, come l'aveva immaginato Aldous Huxley all'inizio del secolo scorso, oppure ci stiamo solo incamminando? La società romena sembra assomigliarsi sempre di più alla distopia di Huxley.
Se un anno fa, all'inizio della pandemia, il lavoro da remoto sembrava la soluzione ideale per proteggerci dal contagio continuando a lavorare da casa, nel frattempo la percezione è cambiata.
Nel contesto dello sviluppo senza precedenti di internet e delle reti sociali negli ultimi anni, è cresciuto anche il numero delle fonti di informazione. Credibili o meno.
La Romania, come tutti gli altri stati Ue, avrebbe dovuto organizzare, quest'anno, un nuovo censimento della popolazione e delle abitazioni, che, nel contesto della pandemia, è slittato al 2022.