Sottoposte dal Ministero dell'Istruzione al dibattito pubblico all'inizio dell'estate, una serie di modifiche importanti alla Legge sull'Istruzione hanno suscitato polemiche e accese reazioni tra docenti, genitori e studenti.
Le statistiche europee segnalano, da diversi anni, l'esistenza di un fenomeno che non sembra rallentare: il gran numero di giovani adulti - tra i 19 e i 34 anni - che vivono con i genitori.
La guerra non la capiscono bene nemmeno gli adulti, tanto meno i bambini.
In Romania, il settore dell'ospitalità ha registrato negli ultimi anni progressi notevoli, ma si confronta con una carenza di personale.
L'Istituto del Cuore di Târgu Mureș, nel centro della Romania. Un'equipe di cardiologi coordinata dal medico Horațiu Suciu realizza un trapianto di cuore in un'adolescente di 16 anni. Momento da ricordare da più punti di vista.
Anche se ottimamente integrati nei Paesi in cui vivono, i romeni all'estero non possono dimenticare le proprie radici. Il modo più semplice di sentirsi connessi con la madrepatria è poter esprimersi, allorquando si ha l'occasione, nella lingua materna.
Nel 2021, il secondo anno pandemico ha portato anche un fenomeno particolare o almeno inatteso sul mercato del lavoro: un'ondata significativa di dimissioni: The Great Resignation - la Grande Ondata di Dimisisoni.
Se la pandemia ha lasciato un'impronta, in generale, negativa dal punto di vista psicologico sugli adulti, l'impronta sui bambini è stata ancora più forte.
La guerra in Ucraina, come ben sappiamo, ha suscitato una straordinaria emozione collettiva, tanta compassione ed empatia.
ʺNon sono Superman o un salvatore del Pianeta, ma perchè ho un buon cuore, tanta volontà e compassione, cerco di cambiare la vita dei bambini meno fortunati. È così che si definisce Bogdan Tănasă, il fondatore della «Casa Share».
Uno dei benefici inattesi della pandemia è stato il cambio del paradigma nel mondo lavoro.
Se non si fa adesso, non ci sarà più tempo. Se non lo facciamo noi, non ci sarà più nessuno che lo faccia.
Circa 400.000 cittadini ucraini si sono rifugiati in Romania dall'inizio della guerra avviata dalla Russia contro l'Ucraina.
Il 2022 è anche l'anno di un nuovo censimento della popolazione in Romania, programmato inizialmente per il 2021, ma rinviato a causa della pandemia.
Un terzo dei romeni non hanno mai guardato il cielo nell'ultima settimana, nonostante i romeni si considerino molto vicini alla natura. Lo rileva una recente indagine.