Associato per un lungo periodo al cosiddetto lavoro volontario, imposto dal regime comunista, e proprio per questo respinto dalla gente, il volontariato ha cominciato ad essere diffuso anche in Romania negli ultimi anni.
ARCEN e Interesting Times Bureau sono due associazioni culturali che invitano la gente a scoprire Bucarest attraverso visite guidate che puntano sulle storie della città interbellica
Il volontariato può essere la maniera più nobile per dimostrare che non sei indifferente! Ovunque nel mondo e in qualsiasi momento, qualcuno potrebbe avere bisogno di aiuto per sopravvivere e laiuto potrebbe darglielo ognuno di noi.
Secondo le statistiche, in Romania, il 29% degli imprenditori sono donne e negli ultimi anni il loro numero è aumentato del 7%.
La vendita online di farmaci provenienti da fonti non autorizzate è un fenomeno molto pericoloso e difficile da controllare in tutto il mondo.
Le chiese (il 99%), i centri culturali (il 76%), i festival locali (il 76%), i parchi (il 75%), le case di cultura (il 72%) e le biblioteche (il 71%) sono, secondo la popolazione, i più diffusi elementi dinfrastruttura culturale in Romania.
Coinvolta negli ultimi venti anni in una serie di cambiamenti la scuola romena tenta di rispondere alle nuove provocazioni
Nel mese di marzo a Bucarest si sono svolti una serie di avvenimenti che hanno avuto al centro dell'attenzione la situazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni, che non sono attivi sul mercato del lavoro
Il 25% dei romeni che vivono in provincia, dichiaravano nel 2015 di non aver comprato negli ultimi 12 mesi nessun libbro
La Romania resiste. E la conclusione della stampa interna ma anche di alcune importanti pubblicazioni internazionali, dopo più di due settimane di proteste, che hanno raccolto centinaia di migliaia di persone.
Oltre all’agitazione e all’entusiasmo che caratterizza ogni inizio, in Romania, l’inizio di un nuovo anno scolastico arriva, di solito, anche...
Avere un contratto di lavoro è diventato, negli ultimi anni, una missione impossibile per molti romeni, soprattutto per coloro che hanno superato i 40-45 anni e che rappresentano più del 28% dei disoccupati romeni.