Lotta al cyberbullismo
Cyberbullismo. Oppure abuso online. Si verifica allorquando una persona o un gruppo di persone riceve messaggi aggressivi da altre persone. Circa la metà dei giovani nell’Unione Europea è esposta ad abusi online.
Luiza Moldovan, 16.12.2024, 17:32
Cyberbullismo. Oppure abuso online. Si verifica allorquando una persona o un gruppo di persone riceve messaggi aggressivi da altre persone. Circa la metà dei giovani nell’Unione Europea è esposta ad abusi online. È il risultato di un rapporto Eurostat del 2023 da cui emerge che il 49% dei giovani europei di età compresa tra 16 e 29 anni si è imbattuto in messaggi online considerati ostili verso determinati gruppi o individui.
È un periodo della vita estremamente vulnerabile, segnato dalla formazione dell’identità, dal rafforzamento dell’autostima e dallo sviluppo delle relazioni sociali, che fa sì che le esperienze negative abbiano un impatto psicologico più intenso.
Al primo posto, secondo questo rapporto, c’è l’Estonia, con il 69% dei giovani di questa fascia d’età che sono stati esposti a tali messaggi online. Seguono Danimarca – 69%, Finlandia – 68%, Francia – 65% e Slovacchia – 65%. Secondo Eurostat, 12 dei 23 paesi per i quali sono disponibili dati presentavano tassi superiori al 50%. In fondo a questa lista ci sono: Croazia – 24%, Romania – 27% e Bulgaria – 31%.
Nella maggior parte dei casi, i discorsi d’odio erano legati a opinioni politiche o sociali, con una media del 35% nell’UE, sottolinea Euronews, che ha presentato questo rapporto Eurostat. Questa categoria era più alta in Estonia (60%), Finlandia (56%) e Danimarca (49%). I messaggi ostili rivolti alla comunità LGBTQ+ hanno colpito in media il 32% dei giovani adulti nell’UE. Le percentuali più alte sono state registrate in Estonia (46%), in Slovacchia e in Portogallo (44%). Inoltre, il 30% dei giovani adulti nell’UE ha ricevuto messaggi di odio razziale, con i Paesi Bassi e il Portogallo i paesi più colpiti, con il 45% ciascuno.
Nora Enache è una psicologa e ha lavorato, nel tempo, con diverse fasce di età sul tema dell’abuso emotivo, online e non solo. In generale, il cyberbullismo provoca un’ampia gamma di problemi emotivi. Abbiamo chiesto a Nora Enache in che modo gli abusi online influiscono sull’autostima e sulla salute mentale dei giovani : “L’autostima è la valutazione complessiva del proprio valore. L’autostima influenza il nostro atteggiamento verso noi stessi. Se guardiamo noi stessi attraverso la lente online, i nostri amici fungeranno da specchio sociale in cui guardiamo per avere un’idea di come ci vedono gli altri. Il rischio che si presenta è che non tutti quelli con cui interagiamo ci conoscono, non tutti ci vogliono bene, non tutti ci valutano correttamente. Ci sono così tante variabili nelle interazioni online che è difficile stimare cosa rende esattamente questo ambiente non favorevole allo sviluppo.”
Stiamo parlando, quindi, di uno specchio online composto da tanti frammenti, ognuno dei quali rappresenta una persona diversa, con un carattere e una personalità unici, che si riflettono in noi. Stiamo parlando di un mondo immaginario che vuole ostinatamente passare nella realtà di un giovane confuso e che cerca di capire chi sia. È un gioco estremamente pericoloso quello che ci propone il mondo online, una guerra sconosciuta e che si traduce, dice Nora Enache, attraverso vari segnali. “I segnali che indicano che esiste una vittima dell’ambiente online sono il ritiro, l’isolamento, la mancanza di concentrazione su ciò che deve fare. La maggior parte delle volte, a seguito di questi cambiamenti di atteggiamento e di comportamento, è la famiglia a chiedere aiuto e non la vittima”.
Poiché diventa sempre più difficile per gli adulti limitare il tempo trascorso davanti allo schermo dai nostri figli, il danno causato dall’abuso online potrebbe non essere più evitabile, ma è curabile. Spesso basta un solo commento negativo perché il mondo interiore di un giovane crolli. Psicologicamente c’è però una soluzione, ci assicura la nostra interlocutrice, Nora Enache. “I traumi causati da esperienze negative nell’ambiente online possono innescare, ad esempio, la fobia sociale. Durante le sessioni di counseling sono previsti interventi mirati alla ristrutturazione cognitiva, un training di rilassamento mentale, l’automonitoraggio,l’ esposizione per lo sviluppo di abilità sociali o l’analisi dello sviluppo”.
E sì, la psicoterapia è buona, ma una sana interazione nel mondo reale sembra essere migliore!