L’impiego dei disoccupati con età superiori ai 45 anni
Avere un contratto di lavoro è diventato, negli ultimi anni, una missione impossibile per molti romeni, soprattutto per coloro che hanno superato i 40-45 anni e che rappresentano più del 28% dei disoccupati romeni.
România Internațional, 14.09.2016, 18:45
Avere un contratto di lavoro è diventato, negli ultimi anni, una missione impossibile per molti romeni, soprattutto per coloro che hanno superato i 40-45 anni e che rappresentano più del 28% dei disoccupati romeni. Molti di loro non sono più tanto giovani e si confrontano con la disoccupazione in un periodo in cui si aspettavano che il loro valore e l’esperienza acquisita lungo gli anni fossero ripagati. Stando all’Agenzia Nazionale per l’Impiego della Manodopera, alla fine del 2015, il 56,56% dei disoccupati romeni avevano oltre i 40 anni, e fra questi, più della metà oltre i 50. La maggior parte dei disoccupati considerano la riconversione professionale, cioè imparano un nuovo mestiere dopo aver lavorato per tutta la vita in un altro settore. Ciò non garantisce loro l’attenzione dei datori di lavoro in cerca di collaboratori. E’ anche il caso di Vasile di Piatra Neamţ: è cinquantenne e nessuno vuole più assumerlo da qualche anno: Da tre anni, da quando sono disoccupato, cerco lavoro, ma è molto difficile trovarlo. Chi ha superato i 50 anni fatica a trovare un posto di lavoro. Se vai da un imprenditore, dice di assumerti, lasci il CV e aspetti, ma non ti risponde più. Tutti assumono persone più giovani. Dopo un lungo periodo di disoccupazione, ho frequentato corsi di riqualificazione: di contabilità, uso del computer, ma nessuno ti assume neanche dopo aver frequentato questi corsi. Vogliono persone qualificate, non gente che si specializzi sul posto di lavoro.
Constantin è di Bucarest, ha 48 anni e, anche se ha fatto corsi di riqualificazione, non lo hanno aiutato a trovare lavoro: Nel 2010 sono diventato disoccupato e non mi è stato offerto alcun posto di qualificazione e riqualificazione in altre professioni. Lo stato spende somme considerevoli perché non prepara la gente per mestieri che sono richiesti sul mercato del lavoro. Il Ministero del Lavoro dovrebbe collaborare con le istituzioni pubbliche … ma è inutile formare la gente se poi non viene impiegata sul mercato del lavoro. Non ti preparano per nulla. Ti offrono l’indennità di disoccupazione e ti mettono il visto annuo. Anziché far qualificare la gente, preferiscono assumere direttamente persone già formate. Uno che non ha studi di specialità, non ha molte opportunità”.
Di conseguenza, queste persone si confrontano con situazioni discriminatorie, anche se la legislazione romena proibisce la discriminazione per motivi di età nel campo del lavoro. La coalizione anti-discriminazione aiuta però ad individuare le autorità pubbliche alle quali inoltrare la segnalazione dell’ingiustizia con cui uno si confronta, dice Teodora Ion-Rotaru, coordinatrice del dipartimento di Pubbliche Relazioni e Comunicazione della Coalizione anti-discriminazione:
E’ vero che un luogo in cui la discriminazione può essere più evidente che altrove è il posto di lavoro. Le persone anziane si confrontano con una simile discriminazione, ma la Coalizione può aiutarle offrendo consulenza giuridica online, gratuitamente, sul sito anti-discriminare.ro. Queste persone possono chiedere direttamente ad un esperto di giurisprudenza quali sono i metodi da utilizzare per dimostrare che la loro discriminazione ha alla base criteri di età. Possono chiedere che tipo di prove bisogna fornire, se la situazione con cui si confrontano è veramente una di discriminazione e a che istituzioni si possono rivolgere in futuro. Gli studi europei rilevano che la Romania è uno dei Paesi in cui la discriminazione è più frequente rispetto ad altri Paesi dell’Europa. Invece, la percezione dei romeni su questo fenomeno è molto bassa. I romeni non si rendono conto di essere vittime della discriminazione, come fanno, ad esempio, altri cittadini stranieri, e non conoscono neanche i loro diritti per difendersi quando incontrano situazioni del genere. La legislazione anti-discriminazione esiste, è completa e include anche il campo del lavoro, ma per applicarla incoraggiamo le persone in causa a chiedere l’aiuto della Coalizione anti-discriminazione e ad andare avanti avvisando le istituzioni competenti per farsi giustizia.
Ogni anno, l’Agenzia Nazionale per l’Impiego della Manodopera organizza programmi di formazione professionale volti a contribuire all’aumento e alla diversificazione delle competenze professionali, allo scopo di garantire la mobilità e il reinserimento sul mercato del lavoro. Nel 2016 saranno organizzati 2.200 programmi di formazione professionale per circa 42.000 persone che beneficiano di servizi gratuiti di formazione professionale. L’anno scorso, in seguito all’implementazione delle misure inserite nel programma, sono state assunte 107.904 persone con età superiori ai 45 anni. Daniela Ştirbu, capo della Direzione Comunicazione dell’Agenzia Nazionale per l’Impiego della Mandopera afferma: A marzo 2016, a livello nazionale, sono in via di svolgimento 171 programmi di formazione professionale, tramite cui 3252 persone partecipano a corsi gratuiti organizzati dall’Agenzia. La maggior parte dei programmi di formazione professionale, con il maggiore numero di posti disponibili, riguardano qualificazioni come: lavoratori nel commercio (281 posti), cuochi, operatori inserimento, validazione ed elaborazione dati (190), idraulici, parrucchieri, camerieri ed estetisti … La maggior parte dei partecipanti, nel mese di marzo, erano nelle province di Brasov (210 persone), Bihor (177 persone), Hunedoara e Mureş (168 in ciascuna provincia) e Covasna (112 persone). Per particolari, gli interessati si possono rivolgere all’agenzia territoriale per l’impiego della manodopera della provincia dove hanno la residenza o il domicilio”.
Gli amministratori delle società commerciali che assumono varie categorie di disoccupati potranno ottenere anche quest’anno sovvenzioni comprese tra 500 e 750 lei al mese per ciascuna persona assunta. In pratica, con l’aiuto di queste sovvenzioni concesse dallo stato, i datori di lavoro potranno pagare una parte degli stipendi dei dipendenti, risparmiando i fondi della compagnia. Nei primi otto mesi dell’anno scorso, in seguito all’applicazione delle misure previste nel Programma di impiego, sono state assunte 8.812 persone con età superiori ai 45 anni e 142 persone che devono ancora lavorare cinque anni per riunire le condizioni necessarie per andare in pensione. (tr. G.P.)