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La situazione degli edifici storici di Bucarest

Molti degli immobili - patrimonio storico della capitale romena Bucarest si stanno man mano degradando in quanto non sono stati consolidati e restaurati, mentre alcuni sono a rischio crollo per terremoti.

La situazione degli edifici storici di Bucarest
La situazione degli edifici storici di Bucarest

, 17.01.2022, 19:04

Il patrimonio immobiliare della capitale romena Bucarest, che ha sofferto tanto in seguito alla nazionalizzazione comunista, alle restituzioni di immobili agli ex proprietari o ai loro eredi dopo la Rivoluzione anticomunista dell89, ma soprattutto in seguito alla negligenza prolungata, conferisce non solo un aspetto desolante alla città, ma crea anche problemi di sicurezza. Molti degli immobili – patrimonio storico si stanno man mano degradando davanti ai nostri occhi in quanto non sono stati consolidati e restaurati, e alcuni sono a rischio crollo per terremoti. Si tratta di edifici grandi e alti, alcuni eretti nella seconda metà del XIXesimo secolo e nella prima parte del XXesimo, che non hanno mai beneficiato di alcuna riparazione o di alcun consolidamento. Negli ultimi anni, però, si sono svolti una serie di lavori di manutenzione e consolidamento, finanziati sia dallamministrazione locale, che dai proprietari, sforzo ritenuto, però, insufficiente dagli specialisti, dalla società civile e dagli abitanti. Le cause sono molteplici: alcune riguardano i proprietari, altre il Comune di Bucarest, come sottolinea Ștefan Bâlici, il direttore dellInstituto Nazionale del Patrimonio. “Credo che siamo ancora nello scenario in cui allo status di monumento storico viene associato subito un valore negativo. Se abbiamo un monumento, abbiamo un problema. Finchè non abbiamo strumenti efficienti e abbastanza ben diffusi nella società per correggere le cose, il patrimonio di monumenti storici resterà un problema. Assisteremo a demolizioni oppure allabbandono oppure al loro crollo nel tempo. Certo che questo status di monumento storico o parte di un monumento storico – non dimentichiamo che il centro di Bucarest è stato interamento inserito nella Lista dei monumenti storici – comporta alcune restrizioni. In primo luogo cè il divieto di demolizione, poi ci sono restrizioni agli interventi. Ciò significa un certo percorso amministrativo per le autorizzazioni, costi maggiori e via dicendo. La bilancia va equilibrata tramite programmi di sostegno ai proprietari o semplicemente di finanziamento.”



In altre città, come Timișoara oppure Oradea, dove gli edifici di patrimonio stanno attraversando, da qualche anno, restauri e consolidamenti di ampia portata, sono state trovate soluzioni a livello amministrativo. Certo, a Bucarest, i problemi sono più numerosi, perchè anche il patrimonio immobiliare è più ricco e si stende su un maggiore perimetro. Inoltre, non cè ancora unimmagine chiara della situazione con cui ci confrontiamo: quanti edifici sono a rischio crollo per terremoti e quali i costi, ritiene Radu Văcăreanu, docente dellUniversità Tecnica di Ingegneria Civile di Bucarest. “Noi abbiamo fatto a un certo punto una stima rapida del costo di consolidamento del patrimonio costruito in Romania. E sono risultati tra 13 e 14 miliardi di euro. Se aggiungiamo il costo quasi uguale dellefficienza energetica – nel contesto del Green Deal – risultano circa 27 miliardi di euro. Anche se piovessero dal cielo adesso 27 miliardi di euro, non potremmo implementare questi progetti data la nostra capacità amministrativa e quella delle compagnie edilizie. Sono queste compagnie capaci di implementare progetti con tanti soldi? Ovviamente no! E allora serve una prioritizzazione, e a tal fine dobbiamo sapere quanto sia ampio il problema a Bucarest. Abbiamo valutato il rischio sismico a Bucarest. Innanzittutto, dobbiamo garantire la sicurezza della vita, ossia assicurare le vite delle persone nel caso del rischio sismico degli edifici. In secondo luogo, dobbiamo pensare in modo obbligatorio alla limitazione dei danni.”



In questo contesto, cosa ha fatto il Comune di Bucarest finora? Una prima risposta ce lha data Edmond Niculușcă, rappresentante dellUfficio Consolidamenti, che parla della situazione del passato, ma anche del Programma municipale di restauro adottato di recente. “LAmministrazione di Consolidamenti Strutturali è unistituzione nuova. Quando ho iniziato io il mandato, otto mesi fa, ho scoperto che tra i 90 dipendenti dellistituzione non cera nemmeno un ingegnere strutturale. È vero, non ci sono programmi di finanziamento. Ma non è lassenza dei soldi presso il Comune o lAmministrazione Consolidamenti Strutturali la causa. Il Comune ha problemi finanziari importanti, ma lAmministrazione non ne ha attualmente. Il programma municipale di restauro riguarderà tutti gli immobili – monumenti storici. Il programma prevede finaziamenti rimborsabili per 25 anni con una garanzia immobiliare. In base a certi criteri, i cittadini faranno domanda di finanziamento tramite questo programma, che può offrire sostegno ai proprietari o alle associazioni di amministratori di condomini per tutta la durata del processo di progettazione dei lavori di consolidamento-restauro, ma anche in questioni che riguardano le autorizzazioni che sono molto complicate. La percentuale di cofinanziamento da parte del Comune varia tra il 25% e il 75%. È il primo programma di finanziamento per i monumenti storici di Bucarest.”



Latteggiamento dei proprietari varia a seconda del loro tipo e dei loro interessi. Nel passato, ci sono stati casi di edifici di patrimonio storico lasciati apposta in preda al degrado affinchè perdessero lo status di monumento storico e potessero essere demoliti per lo sfruttamento del terreno. Ci sono, poi, proprietari che, per vari motivi, sono retticenti al consolidamento. Ma, secondo Edmond Niculușcă, in tutti questi casi, la principale responsabilità spetta alle autorità. “Ci sono associazioni che non desiderano il consolidamento. Allora, i lavori vengono tergiversati, il progetto scade perchè non si sono messi daccordo. Noi, come autorità, abbiamo, in conformità alla legge, lobbligo a stendere un verbale attestante che i proprietari si assumono il rischio e che lautorità non è potuta intervenire per ridurre il rischio sismico per il rispettivo immobile. Ci sono casi in cui i proprietari non vogliono il consolidamento, ma non possiamo generalizzare, non è vero che i cittadini non lo vogliono. Non lo hanno voluto perchè le autorità non sono state trasparenti. Nessuno ha capito quali sono i costi, cosa va pagato, cosa non va pagato, perchè i costi sono cosià alti e soprattutto quanto dura.”



Attualmente, sulla lista ufficiale degli edifici ad altissimo rischio sismico di Bucarest si trovano 349 immobili, ma le associazioni civiche e gli esperti edili ritengono che, in realtà, il loro numero sia molto maggiore, perchè la valutazione degli edifici tarda ed è insufficiente.




(foto: Anqa / pixabay.com)
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