La passione per il volontariato
Associato per un lungo periodo al cosiddetto lavoro volontario, imposto dal regime comunista, e proprio per questo respinto dalla gente, il volontariato ha cominciato ad essere diffuso anche in Romania negli ultimi anni.
Christine Leșcu, 28.09.2017, 14:35
Associato per un lungo periodo al cosiddetto lavoro volontario, imposto dal regime comunista, e proprio per questo respinto dalla gente, il volontariato ha cominciato ad essere diffuso anche in Romania negli ultimi anni. Una nuova generazione, meno segnata dal comunismo, ma influenzata forse anche dai programmi dell’UE volti ad incoraggiare l’impegno sociale dei giovani, ha cominciato a fare volontariato in più settori: ecologia, cultura e assistenza sociale. Un ruolo importante nella ripresa del volontariato ha svolto, forse, anche la legge che gli è stata dedicata nel 2014. Secondo questo atto normativo, anche se le attività e il contratto di volontariato non sono presi in considerazione quando viene calcolata l’anzianità, tuttavia sono riconosciuti come esperienza professionale. Quindi, i giovani volontari possono portare questo argomento a loro favore in un colloquio con un possibile datore di lavoro.
Ma, al di là di questo, il volontariato si è dimostrato, ultimamente, un modo per mettere insieme le energie delle comunità desiderose di aiutarsi da sole anziché aspettare aiuto dallo stato. Un esempio in tal senso è la recente azione organizzata dall’associazione ArtTour Romania assieme al Centro Nazionale di Informazione e Promozione Turistica Predeal e dal Soccorso Alpino Predeal. Per l’occasione, più di 150 volontari hanno partecipato alla riabilitazione di 19 itinerari su quattro cime montane: i Monti Baiului, Piatra Mare, Postăvaru e Bucegi. Quindi, un’azione avviata e svolta per amore nei confronti della montagna, ma anche per il desiderio di far scoprire anche agli altri il piacere delle gite in montagna.
D’altronde, il principale organizzatore, Octavian Bodron, vicepresidente dell’associazione per la pubblicità turistica ArtTour, è mosso dallo stesso desiderio in tutte le azioni promosse dalla sua associazione: Sono un appassionato della montagna, mi piace andarci nel mio tempo libero e promuovere varie zone del Paese. Vorrei che potessimo sostenere una migliore informazione, un migliore orientamento sulla montagna, per poter diminuire il rischio dei turisti di smarrire la strada e per poter aumentare la loro gioia di respirare aria fresca, seguire da soli un itinerario sicuro, essere informati prima di mettere piede sulla montagna ed essere pronti a prevenire eventuali pericoli durante le loro gite. — ha dichiarato Octavian.
L’entusiasmo di Octavian Bodron è riuscito a contagiare anche altri giovani che hanno scelto di passare il poco tempo libero rimasto dopo le impegnative ore di lavoro in città, non nei club, ma in montagna oppure aiutando gli altri. È anche il caso di Ionela: Sono, infatti, una collaboratrice dell’associazione ArtTour, amica di una volontaria. Mi piace quest’associazione, mi piacciono i suoi progetti e mi piace aiutare. Quando vado in montagna, mi piace conoscere gli itinerari, quindi ritracciarli mi sembra un lavoro davvero importante, soprattutto per i principianti, come me. È fondamentale sapere dove vai quando cammini sulla montagna per non smarrire la strada, arrivare chi sa dove oppure vicino a qualche tana di orso. Sono preoccupata anche dell’ecologizzazione. Quando vedo rifiuti in montagna, la mia prima sensazione è di rabbia. Il secondo pensiero è di raccoglierli, già che non mi piace vedere rifiuti buttati per terra. Lo sforzo non è grande. Vorrei trovare un modo per educare la gente a non lasciare più rifiuti per terra.
Pulire la montagna e ritracciare gli itinerari non sono le uniche azioni in cui Ionela si impegna dopo le ore di lavoro: Ho un lavoro e la mia vita non è collegata esclusivamente al volontariato. Nel mio tempo libero faccio molte cose, tra cui anche volontariato. Realizzo prodotti hand-made, do una mano ad un’associazione che sostiene i bambini ricoverati in diversi centri di accoglienza. Per me, la parola d’ordine è scelgo”. Se io scelgo di fare una cosa, vuol dire che posso e voglio farla. In breve, ciò che conta è il volontariato, perché è una cosa che scelgo di fare. Ultimamente ho notato che sempre più persone scelgono di impegnarsi in azioni di volontariato in diversi modi, ognuno a seconda delle proprie passioni e preoccupazioni. È importante che i volontari coinvolgano anche i loro amici in azioni del genere, così riusciamo a fare delle cose insieme, aiutando gli altri, ma anche noi stessi.
Per gli appassionati di montagna ritracciare gli itinerari e incoraggiare le gite sono attività importanti, perché negli ultimi anni, le salite e le gite in montagna, almeno in certe zone, sembrano aver perso terreno. I volontari possono essere d’aiuto in questo caso, soprattutto quando sono raggruppati in associazioni.
Florin ha 21 anni, è di Predeal e fa parte del Gruppo educativo per il sostegno dei giovani GEST, un’altra associazione basata sul volontariato, che ha la missione di segnare itinerari montani e di ecologizzare le montagne. La prima gita in montagna l’ho fatta con mio padre, quando avevo 3-4 anni e siamo andati verso la Cima Piatra Mare per vedere i rododendri. Ma ho continuato più tardi con gli itinerari che partono da Predeal e, quando sono cresciuto, ho fatto quelli nei Monti Bucegi, mi sono iscritto nell’Associazione GEST e con loro ho scoperto meglio la montagna, con le sue parti buone o meno. Pochi Paesi vantano montagne come le nostre, paesaggi o itinerari come questi. Vorrei diffondere quanto più possibile quest’idea, che la gente deve venire in montagna. Non necessariamente per pulire o tracciare itinerari. Anche solo per passeggiare e scoprire la bellezza della montagna, camminare per 10 ore nella foresta, sulle cime, mettere una tenda da qualche parte, accendere un fuoco ed evadere dalla quotidianità.
Octavian Bodron e l’associazione ArtTour ci assicurano che la riabilitazione degli itinerari intorno alla stazione di Predeal sarà seguita da altri del genere, in altre zone del Paese, tutte queste azioni essendo raggruppate nel progetto ReMarking Romania. Ovviamente, per tutte, sono attesi sempre più volontari. (tr. G.P.)