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La necessità dell’after-school in Romania

Oltre all’agitazione e all’entusiasmo che caratterizza ogni inizio, in Romania, l’inizio di un nuovo anno scolastico arriva, di solito, anche con tanti interrogativi. Uno di questi viene condiviso anche da molti genitori: dove e con chi trascorrera il tempo il loro bambino alla fine dei corsi e fino al ritorno dei genitori dal lavoro? Alcuni sono aiutati da ragazze alla pari o dai nonni, altri invece si rivolgono ai servizi scuola dopo scuola”, noti come after school”. Tali servizi però rappresentano soluzioni individuali e costano, a volte, più di quanto si può permettere una persona con redditi medi. Tutto ciò, malgrado i provvedimenti della Legge sullistruzione del 2011, che, all’articolo 58, stipula il fatto che tutte le istituzioni di insegnamento in Romania possono beneficiare del programma Scuola dopo scuola”. Secondo la legge, questo programma pubblico — non privato – è stato ideato per offrire ai bambini uno spazio adequato in cui fare i compiti, un sostegno per apprendere nuove conoscenze, ma anche per ricevere un pasto caldo, contribuendo in questo modo, tra l’altro, alla prevenzione dell’abbandono scolastico a sostegno delle famiglie in difficoltà.

La necessità dell’after-school in Romania
La necessità dell’after-school in Romania

, 29.09.2016, 17:56

Oltre all’agitazione e all’entusiasmo che caratterizza ogni inizio, in Romania, l’inizio di un nuovo anno scolastico arriva, di solito, anche con tanti interrogativi. Uno di questi viene condiviso anche da molti genitori: dove e con chi trascorrera il tempo il loro bambino alla fine dei corsi e fino al ritorno dei genitori dal lavoro? Alcuni sono aiutati da ragazze alla pari o dai nonni, altri invece si rivolgono ai servizi scuola dopo scuola”, noti come after school”. Tali servizi però rappresentano soluzioni individuali e costano, a volte, più di quanto si può permettere una persona con redditi medi. Tutto ciò, malgrado i provvedimenti della Legge sullistruzione del 2011, che, all’articolo 58, stipula il fatto che tutte le istituzioni di insegnamento in Romania possono beneficiare del programma Scuola dopo scuola”. Secondo la legge, questo programma pubblico — non privato – è stato ideato per offrire ai bambini uno spazio adequato in cui fare i compiti, un sostegno per apprendere nuove conoscenze, ma anche per ricevere un pasto caldo, contribuendo in questo modo, tra l’altro, alla prevenzione dell’abbandono scolastico a sostegno delle famiglie in difficoltà.



Malgrado sulla carta tutto sembri molto chiaro, in realtà, il programma e i suoi provvedimenti legali non sono stati mai applicati. E anche il motivo per cui l’organizzazione non governativa Human Catalyst” ha avviato un progetto che si propone di indagare su come dovrebbe essere applicato il programma Scuola dopo scuola” nelle istituzioni romene di insegnamento.



Teoricamente, la scuola compie un analisi delle necessità. Osserva qual’e il necessario specifico degli allievi per completare le conoscenze ottenute ai corsi scolasitici. In base alle necessità identificate, propone una serie di attività da compiere alla fine dell’orario di scuola oppure prima del suo inizio. Per quello che riguarda il finanziamento del programma, nell’articolo di legge, ma anche nella metodologia di applicazione, vengono menzionati quattro tipi di fonti: le autorità locali, le sponsorizzazioni, altri finanziamenti come i fondi europei, adirittura il bilancio di stato per i bambini in difficoltà. Viene menzionato anche il contributo dei genitori°, ha dichiarato Laura Marin, Presidente Human Catalyst”.



In questo modo puo essere ridotto non solo il tasso di abbandono scolastico, ma anche altri problemi con i quali si confrontano le famiglie che si trovano in difficoltà, problemi che l’organizzazione Human Catalyst” ha costatato durante le sue ricerche. Laura Marin TRACK: Nelle condizioni in cui nella zona rurale, abbiamo riscontrato un intensità della povertà tre volte maggiore rispetto alla zona urbana, dobbiamo pensare agli effetti colaterali della povertà : il basso livello di educazione ottenuto a livello famigliale, scarse condizioni e di studio e cosi via. Ci sono bambini che abitano assieme ai genitori in un unica stanza, che non hanno elettricità, non hanno un tavolo da studio oppure un posto dove depositare i libbri di studio. Vi rendete conto cosa significa per un bambino fare i compiti a casa in queste condizioni? A casa dove ? Con chi ? Con che ? Il programma Scuola dopo scuola” è stato ben ideato. Alla sua elaborazione hanno partecipato esperti in educazione e non si limita solo all’eseguimento dei compiti nell’ambiente scolastico. La legge prevede anche azioni di consulenza con i genitori, attività di sviluppo personale, di educazione sanitaria, attività sportive , insomma, qualsiasi genere di attività che puo’ dare risultati. Qualsiasi cosa non puo’ essere fatta durante i corsi puo’ essere completata con programmi del genere.



Secondo gli studi della Human Catalyst”, meno del 15% dei bambini che provvengono da famiglie in difficoltà godono di sostengo da parte dello stato, ma inanzitutto da parte di diverse ONG. E questo si verifica nelle condizioni in cui circa 300.000 allievi dell’insegnamento primario e liceale romeno imparano in scuole che non corrispondono, con un alto rischio di abbbandono. D’altra parte, secondo l’Eurostat – il tasso di abbandono scolastico nel 2015 era del 19% – con sei punti percentuali superiore rispetto alla media europea. Non sono pero’ solo i genitori e i bambini poveri a confrontarsi con il problema del programma post-scuola. Anemari Necşulescu è Direttrice Programmi presso la Habitat for Humanity Romania, ha un figlio nella quarta classe elementare al quale sarebbe molto utile il programma Scuola dopo scuola”.



TRACK: Noi, già dalla classe preparatoria, paghiamo una vicina di casa per prendere il bambino dalla scuola. Solo che, quest’anno, a causa della sua età, questa persona non è più in grado di aiutare mio figlio con i compiti. Con il contributo di tutta la famiglia abbiamo dovuto scegliere un after-school dal settore privato. Ma ci sono molte madri che, a causa della mancanza del sostengo di tutta la famiglia, scelgono di restare a casa perche è impossibile ricevere uno stipendio di 150-170 euro per poi spenderli con un after school. Puo’ capitare anche questo : alcune mamme non possono torbare al lavoro, perche devono restare a casa con i loro bambini che non possono essere lasciati da soli.


Dallo studio realizzato dall’organizzazione Human Catalyst” risulta che il motivo principale per il quale il programma Scuola dopo scuola” non è stato applicato e quello finanziario. Nel tentativo di scorpire quali sono stati gli impedimenti finanziari, l’organizzazione Human Catalyst si è rivolta al Ministero dell’Educazione. Laura Marin. TRACK: La prima risposta è arrivata da parte del Ministero delle Finanze il quale precisava che, malgrado l’esistenza della regolamentazione e della metodologia di applicazione nella Legge dell’Educazione del 2011, il dicastero non ha mai chiesto fondi per il finazniamento del programma. Il ministero delle Finanze non puo’ stanziare fondi se il ministero delle Finanze non fà una domanda in questo senso.



Finalmente, dopo insitenze e incontri con i ministri dell’educazione degli ultimi due anni, i rappresentanti della società civile hanno ottenuto qualcosa. Il Ministero dell’Educazione ha annunciato l’intenzione di includere il programma Scuola dopo scuola” nell’ambito del bilancio di stato per il 2017, per un numero di 50 unità di insegnamento.” Secondo la metodologia SdS migliorata, per l’anno finanziario 2017, vale a dire dal secodno trimestre dell’anno scolastico, sarà incluso nel bilancio di stato il programma SDS per cinquanta scuole che potranno godere di pranzo caldo a partire da questo autunno” ha dichiarato Monica Anisie, segretario di stato. Altre risorse sarebbero i fondi strutturali dell’UE tramite linee di finanziamento dedicate alle scuole che si trovano a rischio dal punto di vista socio-educativo.








Foto: Jeswin Thomas / unsplash.com
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