Imprenditoria femminile sostenibile
In Romania si stanno creando sempre più imprese sostenibili, basate sul ricondizionamento di vecchi prodotti che possono acquisire una nuova vita.
Christine Leșcu, 29.02.2024, 17:29
In Romania si stanno creando sempre più imprese sostenibili, basate sul ricondizionamento di vecchi prodotti che possono acquisire una nuova vita riutilizzando i materiali. Molte di queste sono gestite da donne, per questo l’impresa sociale ALTRNTV, avviata a sua volta da due imprenditrici, ha ideato un programma per promuoverle, intitolato “Le voci dell’imprenditoria femminile” (“VOICES OF WOM(EN)TREPRENEURS”. Si tratta di un negozio di prodotti ottenuti tramite upcycling o utilizzando materiali quanto più ecologici possibile. ALTRNTV, fa parte,a sua volta, dell’associazione Mercy Charity, proprietaria di un laboratorio sociale per il riciclo di vecchi vestiti.
Grazie a “Le voci dell’imprenditoria femminile”, più di 2000 allievi e studenti hanno scoperto chi c’è dietro le imprese sostenibili, cos’è un’impresa sostenibile e, soprattutto, come ottenere un articolo del genere, come ci ha raccontato Daniela Staicu, una delle fondatrici del progetto. “Attraverso il progetto, volevamo e penso che siamo riuscite a portare i designer romeni che realizzano prodotti sostenibili, cioè prodotti con materiali riciclati, davanti agli alunni, agli studenti e agli insegnanti. E cito come esempio un’azienda di Sibiu che raccoglie e ricicla magliette, che poi diventano materia prima per tappeti che poi rivendono nei negozi e sul sito web. In questo modo in un tappeto del genere entrano 30-40 magliette e non finiscono più nella spazzatura. Un altro designer lavora solo con materiali naturali, con plastica riciclata o fondi di caffè, che anche in questo caso non finiscono tra i rifiuti, ma vengono incorporati, ad esempio, negli occhiali da sole. Esatto. La montatura di questi occhiali contiene anche fondi di caffè. Gli esempi sono tanti e noi abbiamo voluto far conoscere le donne che propongono tali prodotti e che solitamente non conosciamo, non le vediamo perché la maggior parte del tempo sono in laboratorio e lavorano.”
Nella prima fase del progetto, portata avanti dal luglio dello scorso anno, sono stati inclusi circa 15 designer sui 140 ospitati dal social store aperto da Daniela Staicu e dalla sua socia Alina Țiplea. Daniela Staicu ci racconta come sono state promosse le imprenditrici. “Sono andata con la troupe cinematografica nei loro laboratori, li abbiamo filmati, ho chiesto loro di raccontare la loro storia, come sono arrivate a realizzare simili prodotti e a diventare imprenditrici. Questi video sono arrivati agli studenti delle scuole superiori e delle università che li analizzano a scuola, insieme agli insegnanti, nelle lezioni di imprenditorialità, di ecologia. Ora a scuola c’è La Settimana delle Attività Extracurricolari o la Settimana Verde, quindi ci sono molteplici possibilità di discutere e analizzare questi esempi.”
E tali esempi appaiono sempre più spesso negli ultimi anni, poiché è aumentato il numero di giovani che avviano imprese sociali e sostenibili. Daniela Staicu.”Sono molti di più i giovani che scelgono di creare prodotti con materiali riciclati. Molti materiali possono essere riciclati, a parte quelli menzionati prima. Ci sono designer che lavorano con la plastica riciclata, sostanzialmente raccolgono bottiglie di plastica di varie bevande, fondono quella plastica e la modellano in accessori, cioè orecchini, collane molto belli, attraenti. È possibile utilizzare anche i tasti della tastiera del computer o i floppy disk. Ci sono prodotti realizzati con floppy disk, tra cui borse o spille. Inoltre, le schede madri dei computer vengono riciclate in orecchini, ciondoli e così via. Quindi ci sono molti prodotti che si possono riciclare per usarli come materia prima per nuovi prodotti.”
Daniela Staicu e Alina Țiplea però non si fermano qui e intendono continuare quest’anno il progetto “Voci dell’imprenditoria femminile” includendo il resto dei designer con cui collaborano. Daniela Staicu: “La maggior parte sono donne, ma abbiamo voluto iniziare con questa serie di 15 materiali video sulle donne imprenditrici perché possono essere motivazionali o fornire ispirazione alle madri che vorrebbero cambiare carriera, ad esempio, e intraprendere questa strada di imprenditorialità o alle donne che sono semplicemente in pensione e vogliono fare qualcosa con il tempo che hanno. Abbiamo voluto mostrare che esistono tante modalità per diventare un imprenditore. Abbiamo pensato che se mostriamo come vengono fatte queste cose, forse sarà una fonte di ispirazione per le persone che vogliono cambiare ciò che fanno ed entrare in quest’area del riciclaggio e dell’imprenditorialità creativa.”
Il progetto “Voci delle donne imprenditrici” è stato sostenuto finanziariamente da un grant offerto dal Dipartimento di Stato americano.