Il ruolo della donna nell’attuale società europea
Le donne si confrontano, attualmente, con problemi di cui la società civile sa, forse, troppo poco.
Monica Chiorpec, 01.04.2020, 08:00
Le donne si confrontano, attualmente, con problemi di cui la società civile sa, forse, troppo poco. A inizio marzo, in occasione della Festa Internazionale della Donna, si è tenuta una conferenza europea dedicata a tutti quelli interessati allo status e al ruolo delle donne nel 2020. Ramona Strugariu, deputata europea da parte dellAlleanza USR PLUS (Renew Europe), ha organizzato levento di Bucarest. “Non siamo necessariamente tanto lontano quanto avremmo voluto come strategia per quanto riguarda la parità di genere e la realtà della parità di genere nella rappresentazione politica. In più, allo stesso tempo, questa Europa di cui la commissaria Vera Jourova diceva che è il migliore posto nel mondo, oggi, per le donne e per i loro diritti, – e ciò è vero – è unEuropa in cui una sue tre donne è aggredita fisicamente o in un altro modo, ogni giorno. Ed è unEuropa in cui il 55% delle donne sono vittime di molestie sessuali”, ha affermato Ramona Strungariu.
Presentando i problemi reali delle donne in Romania, Ramona Strugariu ha insistito sul quadro legale di cui le vittime delle violenza si possono avvalere dapperttutto in Europa. Inoltre, leurodeputata ha aggiunto che è necessario che questi sforzi continuino anche a livello nazionale. “Siamo in un Paese in cui il 63% della popolazione considera che la violenza di genere e quella famigliare non siano dei problemi reali, che non esistano necessariamente e che non rappresentino un problema per la società. Partendo da questi dati e da queste cifre, dovremmo pensare a cosa cè da fare. Cosa possiamo fare in concreto, come misure strutturate, a livello europeo? Cosa possiamo fare a livello nazionale e nella legislazione, ma anche nellimplementazione di alcune misure e nel rispetto della legge? E cosa possiamo fare a livello della mentalità e delleducazione?”, ha detto Ramona Strungariu.
Irina von Wiese, ex membro dellEuroparlamento prima della Brexit, rappresenta il Partito Liberale Democratico in Gran Bretagna. Come una delle principali partecipanti alla conferenza “La Romania e lEuropa al femminile”, la politica Britannica ha sottolineato limportanza delleliminazione degli stereotipi di genere. “Ciò non succede a causa della mancanza delle chance. Si deve, da una parte, al fatto che il nostro sistema di insegnamento ha trattato la tecnologia, la matematica, lingegneria come settori dedicati agli uomini, per tanti anni. Per individuare le opportunità per le donne sul mercato del lavoro, è necessario che si formi unaltra generazione. Dobbiamo superare le regole e gli stereotipi per quanto riguarda le professioni che le donne dovrebbero praticare. Dovremmo incoraggiare le nostre figlie e dire loro “si, questo è un lavoro per te”. Le opportunità sono qui e sono straordinarie per le donne di oggi”, ha affermato Irina von Wiese.
Esordendo nella politica in un contesto che lha fatta affermarsi rapidamente come rappresentante della società in Gran Bretagna, Irina von Wiese ha parlato anche delle esperienze spiacevoli che ha vissuto dopo essere diventata persona pubblica. “Devo dire che, se uno non è preparato per una cosa del genere, occorre molta resistenza. Soprattutto on line. Cosi come sappiamo tutti, è necessario avere anche una simile presenza on line, e la persona che si occupa della mia comunicazione nellambiente virtuale ha fatto numerose segnalazioni sulle risposte abusive. Non è successo solo su Twitter, ma anche sugli altri media. La maggioranza degli abusi avevano una tendenza misoginista, includendo persino vessazioni sessuali e commenti minacciosi. Cerano, inoltre, commenti che mi prendevano di mira come politico donna. Ho dovuto costruire da sola la mia resistenza, e ciò molto rapidamente”, ha spiegato Irina von Wiese.
E gli abusi commessi da chi si nasconde dietro unidentità poco trasparente, favorita dallambiente virtuale, possono avere un forte impatto sulle vittime. Sebbene ricoprino incarichi importanti, le donne che si confrontano con simili situazioni possono restare con gravi traumi emotivi e spesso scelgono di rinunciare alle loro carriere nei settori pubblici. “Il problema non è soltanto labuso propriamente detto. Il problema è leffetto che labuso ha a livello psicologico sulle giovani donne nella politica. Ogni volta che discuto con simili donne, mi dico: “Certo che desidero che la mia implicazione conti, che desidero partecipare alla vita politica, ma desidero veramente attraversare questa esperienza, tutto questo odio, questa aggressione costante nel discorso pubblico dei nostril giorni? Come farci fronte dal punto di vista emotivo?”, ha precisato Irina von Wiese.
Irina von Wiese è convinta, però, che sia in Romania, che negli altri stati membri dellUE, gli abusi possono essere prevenuti e i loro effetti controllati, finchè ci sono gruppi di sostegno. “Credo che disponiamo del quadro necessario e che, in molti casi, abbiamo programmi specifici con cui promuovere le donne. Ma non basta. Ciò che serve per attirare tutto il loro talento per la politica è offrire loro una rete di sicurezza, ai politici, a qualsiasi persona che opera in un settore pubblico. È necessario farlo per offrire loro un allenamento per resistere, una soluzione di riserva, nel caso in cui qualcosa andrà storto. Abbiamo bisogno di una rete accessibile di mentori e sostenitori per queste donne. Ciò, credo io, sarà un catalizzatore affinchè le donne facciano un passo in avanti e reagiscano. È di questo che abbiamo bisogno”, ha concluso Irina von Wiese.
Le più recenti statistiche rilevano che oltre il 52% della popolazione della Romania è rappresentata dalle donne. Sebbene la percentuale sia in crescita, la presenza delle donne in incarichi pubblici resta scarsa. Attualmente, solo il 5% dei sindaci e il 20% dei parlamentari eletti sono donne. La situazione è simile anche nel mondo del business, con poco del 35% azionisti donne. E la violenza sulle donne e i pregiudizi in merito alle professioni che loro dovrebbero avere permangono in Romania.