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ARCEN e Interesting Times Bureau sono due associazioni culturali che invitano la gente a scoprire Bucarest attraverso visite guidate che puntano sulle storie della città interbellica
Corina Sabău, 14.09.2017, 13:59
ARCEN e Interesting Times Bureau sono due associazioni culturali che ci invitano da qualche anno a scoprire Bucarest attraverso visite guidate che puntano sulle storie della città interbellica, dei quartieri periferici, sulle storie legate alle mura della città o su quelle avvenute dietro i condomini comunisti. Edmond Niculuşcă, presidente e fondatore dell’ARCEN (l’Associazione Romena per la Cultura, l’Educazione e la Normalità), è del parere che la gente sarebbe più coinvolta in attività di salvaguardia della città se conoscesse le sue storie. Così è stato avviato il progetto ARCEN, quando Edmond era allievo presso la Scuola Centrale, dal desiderio di salvare l’edificio della scuola, inserita ulteriormente grazie a lui nel circuito della Notte Bianca Europea dei Musei: L’ARCEN cerca di avvicinare gli abitanti alla città, alla città soggettiva, intima, personale, come direbbe lo scrittore Mircea Eliade, tramite una serie di itinerari culturali.
Quest’anno, in collaborazione con l’Istituto Francese di Bucarest, l’ARCEN ha organizzato la serie di eventi Eliade110, un nuovo format dell’itinerario culturale Passeggiando per la Bucarest di Mircea Eliade”, un progetto che ha portato nel 2015 più di 5000 partecipanti in pochi weekend di passeggiate. Il percorso include i quartieri storici di Mântuleasa, Sfântul Ştefan e Sfinţilor Voievozi. Le passeggiate ARCEN abbinano l’architettura e la storia di queste vecchie periferie di Bucarest, racconti dall’infanzia di Mircea Eliade e brani dei racconti fantastici scritti da Eliade durante l’esilio. Edmond Niculuşcă, presidente dell’ARCEN: Alle persone interessate raccontiamo la storia di queste periferie, il modo in cui si sono sviluppate, la loro trasformazione fino ad oggi. Abbiniamo questi racconti storici, architettonici e di urbanistica a frammenti dell’opera di Mircea Eliade, nella maggior parte alla sua letteratura fantastica. Arriviamo, ad esempio, sulla strada Popa Soare, dove si svolge la trama del racconto “Nel cortile di Dioniso”, dove, all’inizio degli anni 1920, cantava Leana, un personaggio femminile che appare in varie ipostasi nelle novelle fantastiche di Mircea Eliade.
Mentre l’ARCEN è partita dall’idea di tutelare il patrimonio e la memoria affettiva della città attraverso itinerari culturali, Interesting Times Bureau ha come scopo la promozione della cultura urbana e dell’arte di strada. Per questo, dice Doru Răduţă, c’è bisogno di un pubblico già formato, che apprezza il fenomeno street-art: Il principale motivo per cui abbiamo soprattutto turisti stranieri è che loro vengono con i compiti già fatti, si informano sull’offerta di street art di una città e cercano proprio questo. Perciò, penso di non sbagliare a dire che quasi il 90% di coloro che partecipano ai nostri tour siano turisti stranieri. Continuiamo ad organizzare tour di street art anche per alunni e studenti, la maggior parte gratuiti. Questo tipo di eventi viene organizzato soprattutto nella settimana “Un altro tipo di scuola”. Però nella maggior parte dell’anno, il nostro pubblico è straniero. Ovviamente, vorremmo avere un pubblico romeno quanto più numeroso, ma il nostro obiettivo è quello di raccogliere fondi per più opere di arte urbana e, da questo punto di vista, il pubblico straniero è meglio preparato.
In Romania, la gente non sa ancora qual è la differenza tra graffiti e street art, questo sarebbe uno dei motivi per cui i tour organizzati da Interesting Times Bureau sono apprezzati soprattutto dai turisti stranieri. D’altra parte, dice Doru Răduţă, Bucarest offre un’esperienza particolare rispetto ad altre metropoli europee proprio per il fatto di non essere stata intensamente promossa culturalmente e turisticamente. Attraverso i tour organizzati, Interesting Times Bureau intende ottenere un cambiamento nell’atteggiamento nei confronti della città anche da parte di chi la abita. Doru Răduţă: Si tratta del tentativo di cambiare certe mentalità, soprattutto se pensiamo alla gente che vive in Romania, e in questo caso, a Bucarest, di cambiare le mentalità delle compagnie e delle amministrazioni locali. Tramite le nostre azioni credo che abbiamo contribuito almeno un po’ al cambiamento di queste mentalità. Sono molto contento di essere riusciti nel 2017 ad ottenere il sostegno di alcune compagnie, disposte ad aiutarci nelle nostre azioni. E di essere riusciti anche ad ottenere, almeno a livello formale, il sostegno di alcune autorità locali, che ci daranno una mano per la parte amministrativa, per poter realizzare più murali. Credo, però, che sia necessario cambiare ancora le mentalità delle persone che vivono a Bucarest. Mi riferisco, ad esempio, ai proprietari degli edifici che dispongono di muri ciechi, ottime per lo street art. Ma queste cose cambiano difficilmente e nel tempo. Tuttavia, io sono ottimista e credo che le cose cambieranno di più nei prossimi anni. (tr. G.P.)