Campagna di sostegno agli alunni del ginnasio e del liceo
L’impatto dell’isolamento imposto durante la pandemia è stato sentito anche dai più giovani. Quest’anno, a causa della pandemia di COVID-19, gli alunni dell’ottava e della dodicesima classe si sono preparati per gli esami finali in condizioni speciali e non hanno potuto partecipare alle festività di fine anno scolastico. L’Associazione “Proacta EDU”, in partenariato con il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca hanno avviato la campagna “IO POSSO!” destinata a tutti questi alunni. Nicoleta Larisa Albert, presidente fondatore dell’Associazione “Proacta EDU” spiega: L’idea è nata dopo che all’inizio della pandemia avevamo avviato un progetto intitolato “Ambasciatore per la comunità”, tramite cui abbiamo concesso sostegno psicologico a docenti, genitori e alunni di tutto il Paese. Dato che la nostra attività è stata interrotta, ci siamo riorganizzati per essere d’aiuto agli alunni in maniera diversa. E, nell’ambito del progetto Ambasciatore per la comunità”, il maggior numero di e-mail, messaggi e chiamate è arrivato dagli alunni dell’ottava e della dodicesima classe. Praticamente, si tratta di un filmato che è stato molto bene accolto, perché trasmette un messaggio di incoraggiamento da loro per loro. I protagonisti del film sono proprio alunni di queste classi terminali. Il nostro obiettivo è stato di garantire loro la tranquillità, perché abbiamo attraversato tutti un periodo atipico.”
Monica Chiorpec, 22.06.2020, 12:55
L’impatto dell’isolamento imposto durante la pandemia è stato sentito anche dai più giovani. Quest’anno, a causa della pandemia di COVID-19, gli alunni dell’ottava e della dodicesima classe si sono preparati per gli esami finali in condizioni speciali e non hanno potuto partecipare alle festività di fine anno scolastico. L’Associazione “Proacta EDU”, in partenariato con il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca hanno avviato la campagna “IO POSSO!” destinata a tutti questi alunni. Nicoleta Larisa Albert, presidente fondatore dell’Associazione “Proacta EDU” spiega: L’idea è nata dopo che all’inizio della pandemia avevamo avviato un progetto intitolato “Ambasciatore per la comunità”, tramite cui abbiamo concesso sostegno psicologico a docenti, genitori e alunni di tutto il Paese. Dato che la nostra attività è stata interrotta, ci siamo riorganizzati per essere d’aiuto agli alunni in maniera diversa. E, nell’ambito del progetto Ambasciatore per la comunità”, il maggior numero di e-mail, messaggi e chiamate è arrivato dagli alunni dell’ottava e della dodicesima classe. Praticamente, si tratta di un filmato che è stato molto bene accolto, perché trasmette un messaggio di incoraggiamento da loro per loro. I protagonisti del film sono proprio alunni di queste classi terminali. Il nostro obiettivo è stato di garantire loro la tranquillità, perché abbiamo attraversato tutti un periodo atipico.”
Come psicologa, Nicoleta Larisa Albert ha notato i problemi legati all’adattamento alla nuova situazione con cui si confronta soprattutto chi ha ultimato gli studi liceali: Si tratta, comunque, di oscillazioni legate all’adolescenza. Però, oltre a questo, ovviamente c’è una maggiore predisposizione all’ansietà in questo periodo in cui non si sa come si evolveranno le cose. Nella dodicesima classe, la situazione è più complessa, perché oltre all’esame propriamente detto, gli adolescenti si chiedono cosa sarebbe adatto, cosa dovrebbero scegliere, cosa fare della propria vita quando non saranno più iscritti al liceo. Il liceo offre loro un quadro, una struttura. Finiti gli studi liceali, appare un’altra equazione con più sconosciute. Allora, tutte queste cose si amplificano.”
Nei periodi difficili per gli adolescenti, gli adulti diventano il loro principale punto di sostegno di fronte alle scelte che devono fare. La situazione senza precedenti della promozione 2020 mette alla prova sia gli insegnanti, che i genitori, che devono testare le proprie abilità di capire e di reagire correttamente. C’è anche un altro aspetto importante: gli adulti vicini agli adolescenti, la fiducia e l’equilibrio emozionale che i genitori e i professori hanno avuto in questo periodo e che hanno potuto trasmettere anche agli altri. Gli adolescenti prendono come punti di riferimento e come modelli, in primo luogo, gli adulti. Allora, per fare un’analisi complessa, dobbiamo guardare bene tutti i fattori. Ovviamente, la pandemia è solo la punta dell’iceberg, poteva esserlo qualsiasi altra cosa nella vita di un giovane che attraversa un periodo di esami. Le domande sono queste: cosa succederà?; ho fatto la scelta giusta?; quanto durerà ancora?; come prepararmi? Soprattutto perché loro, rispetto ad altre generazioni, sono stati privi del senso dell’insieme dal punto di vista fisico. Sono stati connessi online e hanno mantenuto i contatti, però gli adolescenti hanno bisogno di appartenere a un gruppo”, afferma Nicoleta Larisa Albert.
Narcisa Ilie, direttore programmi doposcuola, ha notato, dal canto suo, quanto sia stato difficile, nel periodo di isolamento, che gli alunni dell’ultimo anno di ginnasio facciano fronte all’insegnamento online di tutte le materie e alla preparazione dell’esame finale: In primo luogo, c’è stata una pressione enorme per loro nell’ultimo mese, per quanto riguarda le altre materie, che non sono previste nel programma d’esame, ma che andavano percorse. Cosicché abbiamo alunni che dovevano sostenere l’esame fra due settimane e stavano ancora scrivendo progetti di biologia, oppure stavano ancora studiando musica e altre materie che, a mio avviso, sarebbero potute essere lasciate da parte, affinché questi ragazzi puntino su quello che hanno da imparare e da preparare per gli esami.”
Tuttavia, Narcisa Ilie è del parere che i buoni risultati appaiano soprattutto quando la famiglia s’impegna direttamente nell’orientare l’alunno verso lo studio costante: Alcuni alunni hanno dedicato più tempo allo studio. Me lo hanno confermato loro stessi. Soprattutto perché sono stati sorvegliati dai genitori. L’ambiente familiare è un fattore di per sé. Se i genitori si occupano del ragazzo e lo orientano costantemente verso lo studio, verso il rilassamento, in una certa misura, ma soprattutto verso uno studio equilibrato e approfondito, allora i risultati si vedono.”
E la migliore via per sostenere e guidare un adolescente è, per ogni adulto, conoscere se stessi. Un atteggiamento corretto di fronte al cambiamento e la resistenza emozionale sono qualità che vanno applicate, in questo periodo di adattamento al nuovo. Prima di guidare un adolescente, devo guardare dento di me. Come sono io? Come vedo questa situazione? Spesso i genitori che incontro mi raccontano questa cosa. Se gli adulti non si sentono bene un giorno, se hanno le batterie scariche, i loro adolescenti diventano più irascibili, provocano, e non lo fanno per cattiveria, ma perché hanno bisogno della conferma che il genitore o il professore stia bene. Anche se a volte sono più alti di noi e sembrano saper tutto, gli adolescenti hanno bisogno della struttura che noi, adulti, possiamo offrire. Non possiamo cambiare il mondo, ma ognuno di noi può adottare un atteggiamento adatto, ottimo, nei confronti dei cambiamenti”, ha dichiarato Nicoleta Larisa Albert.
La campagna “IO POSSO!” di Proacta EDU, è dedicata a tutti gli alunni che hanno ultimato gli studi ginnasiali e liceali in quest’anno difficile per l’intera società. Il video motivazionale, altre informazioni sull’iniziativa e i dati di contatto sono disponibili sulla pagina Facebook dell’Associazione Proacta EDU. Inoltre, la campagna iniziale, ”Ambasciatore per la comunità” mette a disposizione le proprie linee telefoniche per chi ha bisogno di consulenza psicologica.