Durante gli anni dell’università era nota come "la ragazza che salva cani". Studentessa, nel 2010, della Scuola Nazionale di Studi Politici e Amministrativi di Bucarest, Laura Fincu incontrò Sache in circostanze tragiche.
Il rischio di povertà o di esclusione sociale rappresenta la situazione di una famiglia che affronta almeno uno dei tre rischi associati: reddito inferiore alla soglia di povertà (che, nel 2023, era di 1619 lei al mese – circa 325 euro a persona), deprivazione materiale e sociale e bassi livelli di lavoro (quando gli adulti lavorano meno del 20% del loro potenziale annuo).
Il 31 maggio sarà la Giornata nazionale di sensibilizzazione sui rischi legati all'uso di droghe.
Uno studio recentemente pubblicato da Eurostat ha mostrato che solo il 13% dei cittadini dell’Unione Europea continua a rimanere attivo nel campo del lavoro dopo l’età pensionabile.
Può sembrare sorprendente, ma il primo albero di Natale decorato in Romania risale solo al 1866, uno degli anni importanti della storia della Romania, perché da allora iniziò una nuova era, segnata da colui che sarebbe diventato Carlo I.
Nel mese di novembre si è svolta a Bruxelles la nona edizione del Forum europeo sulla migrazione, dove si è discusso del ruolo della società civile nell’attuazione del Nuovo Patto sulla migrazione e l’asilo.
Cyberbullismo. Oppure abuso online. Si verifica allorquando una persona o un gruppo di persone riceve messaggi aggressivi da altre persone. Circa la metà dei giovani nell’Unione Europea è esposta ad abusi online.
Se il datore di lavoro lo imponesse, oltre l'82% dei dipendenti non si opporrebbe al lavoro esclusivo in ufficio, anche se, ammettono, non sarebbe molto conveniente per loro.
La società romena ha un passato turbolento in termini di salute riproduttiva, passato iniziato nel 1966 con il decreto volto ad accelerare la crescita della popolazione.
Uno studio realizzato da « Salvate i Bambini » all'inizio dell'anno ha rilevato che in Romania uno studente su due è stato vittima di minacce, umiliazioni o violenza fisica e l'82% di loro è stato testimone di tali situazioni.
Bucarest potrebbe letteralmente essere considerata un enorme alveare. Tra i muri di cemento o gli alberi curati ogni stagione, ci sono api con i favi, gli insetti di nessuno.
In condizioni di crescita naturale negativa, con un invecchiamento sempre più accentuato della popolazione e un massiccio flusso di emigrazione, il mercato del lavoro in Romania si trova ad affrontare una carenza di lavoratori.
Il Centro per la strategia, la leadership e lo sviluppo intelligente della Facoltà di scienze politiche, amministrative e della comunicazione (FSPAC) dell'Università Babeș-Bolyai di Cluj-Napoca ha realizzato lo studio "Perché lavoriamo?". I risultati sono notevoli in quanto sono stati individuati, soprattutto nella nuova generazione di dipendenti, la Generazione Z, chiari cambiamenti di comportamento nei confronti delle responsabilità professionali, ma anche nei confronti delle aspettative che hanno i dipendenti e i datori di lavoro, nella loro dinamica professionale.
Tra tutti gli stati europei, la Romania ha il tasso di occupazione femminile più basso sul mercato del lavoro.
Allora e laddove l'intervento istituzionale e ufficiale delle autorità si lascia attendere, i romeni riescono a fornire questo aiuto che arriva in ritardo.