Verso la ripresa dell’industria aeronautica romena
La Romania vanta una tradizione di oltre 100 anni nella produzione di aerei.
Florin Orban, 03.04.2018, 13:37
La Romania vanta una tradizione di oltre 100 anni nella produzione di aerei. Ancora prima della prima Guerra mondiale, l’ingegnere romeno Aurel Vlaicu ha proposto vari prototipi di velivoli e con uno di essi è anche riuscito a vincere la prestigiosa gara internazionale di Aspern, in Austria, alla quale aveva preso parte anche l’allora leader dell’aviazione francese, il famoso Roland Garros. Sempre prima della prima Guerra mondiale, un’altro romeno pioniere dell’aviazione, Henri Coanda, costruiva il primo aereo a getto, la base degli aeromobili a reazione che dominano a tutt’oggi la navigazione aerea.
Nel 1925, a Brasov veniva fondata la prima azienda romena che produceva aerei, che si chiamava Industria Aeronautica Romena (IAR), nota anche come l’Impresa Aeronautica Romena. La prima serie fu pronta nel 1928, sotto licenza francese. Il primo aereo marchio IAR uscì dall’azienda nel 1930. Era il prototipo di un caccia, progettato dall’ingegnere romeno Elie Carafoli, in collaborazione con il collega francese Lucien Virnoux. Il modello fu ritenuto tra i migliori nel mondo della rispettiva categoria. Con i nuovi modelli, si passò alla produzione di serie e l’azienda di Brasov diventò tra le migliori a livello internazionale.
La fine della seconda Guerra mondiale pose, però, fine all’avventura industriale di Brasov e l’azienda cominciò a produrre trattori. Appena negli anni ’60 le autorità decisero la ripresa della produzione di aerei nell’area di Brasov, precisamente a Ghimbav, senza ripristinare, però, la portata di prima. Dopo gli anni ’90, l’azienda di Ghimbav ha prodotto elicotteri IAR 330 Puma e IAR 316B Alouette, sotto la licenza francese Sud Aviation, compagnia diventata successivamente Aerospatiale, Eurocopter e oggi Airbus Helicopters. Intanto, l’azienda vicina a Brasov ha cessato la produzione di apparecchi di volo, puntando sulla manutenzione e sulla modernizzazione degli elicotteri militari. Però lo stabilimento di Ghimbav è rimasto un notevole riferimento per l’industria aeronautica europea, e i protagonisti del mercato mondiale hanno espresso un interesse crescente per le sue capacità di produzione.
Di recente, una delegazione franco-romena di alto livello ha visitato gli stabilimenti di Ghimbav, contemplando, tra l’altro, la ripresa della cooperazione con la compagnia europea Airbus. Questo stabilimento, frutto di 46 anni di cooperazione tra Airbus e la Romania, dimostra che possiamo costruire insieme forti capacità industriali, in grado di imporsi a livello internazionale, poichè vediamo come elicotteri di molti eserciti del mondo arrivano qui per essere riconfigurati e aggiornati, ha dichiarato l’ambasciatrice francese a Bucarest, Michèle Ramis.
Ultimamente, le autorità romene hanno dimostrato però, una maggiore propensione verso gli acquisti militari su filiera americana, il che ha destato una certa scontentezza tra i manager europei. L’Airbus è presente da tanto tempo nel vostro Paese e vogliamo rimanerci ancora a lungo, ma desideriamo essere consultati. Vogliamo gare d’appalto trasparenti e, in vista degli ulteriori acquisti militari, ci auguriamo che anche la compagnia Airbus sia consultata, poichè abbiamo tanti prodotti di punta e crediamo veramente di poter rispondere alle necessità del Paese, ha detto il direttore generale della compagnia Airbus Helicopters Romania, Serge Durand.
In seguito agli impegni convenuti con la NATO, ogni anno la Romania stanzia dal budget nazionale il 2% del Pil alla Difesa, in gran parte destinato alla modernizzazione dell’esercito. Si prevede, però, che l’aggiornamento delle capacità militari avvenga non solo importando tecnica militare, ma anche puntando sulla produzione interna. Mi auguro tanto riuscire a rinvigorire l’industria romena. Abbiamo queste facilitazioni straordinarie e credo che l’Esercito romeno non può non tenere in considerazione queste capacità industriali in grado di offrire le dotazioni necessarie per compiere le proprie missioni con successo e in una maniera quanto più efficace, ha dichiarato a Ghimbav il presidente del Senato romeno, Calin Popescu Tariceanu.