27.03.2020
Auto: Romania, parte programma rottamazione Plus per acquisto veicoli elettrici e ibridi/ Agro-alimentare: Alleanza Agricoltura Cooperazione, settore da dichiarare strategico/ Agricoltura: libera circolazione lavoratori stagionali colpita dal coronavirus
Florin Orban, 27.03.2020, 09:56
Il Ministero dell’Ambiente, delle Risorse Idriche e Forestali di Bucarest ha avviato, attraverso l’Amministrazione del Fondo Ambientale, il programma di rottamazione Plus, che si aggiunge a quello destinato al rinnovo del parco auto con agevolazioni per l’acquisto di auto elettriche e ibride. A differenza del programma Clasic, il Plus non è condizionato dalla rottamazione di un veicolo usato. Per la prima volta, il programma offre agevolazioni anche per l’acquisto di moto elettriche. Per il quinto anno di seguito, in Romania vengono concessi i maggiori premi in Europa per l’acquisto delle auto elettriche al 100%, precisamente 10.000 euro. Per i veicoli ibridi plug-in vengono concessi circa 4.500 euro, mentre per le moto elettriche il premio supera i 700 euro, ma non oltre il 50% del costo totale del veicolo. Chi vorrà rottamare un’auto vecchia e inquinante, beneficierà anche del premio concesso attraverso il programma Clasic, che ammonta a 6.500 lei (circa 1.350 euro).
Le confederazioni e le associazioni dell’industria agro-alimentare, raggruppate nell’Alleanza per l’Agricoltura e la Cooperazione, sollecitano alle autorità di Bucarest che, nelle attuali circostanze, questo settore sia dichiarato di interesse strategico e di sicurezza nazionale. L’Alleanza presenta come argomenti il fatto che la Romania è un Paese prevalentemente agricolo e che il 45% della popolazione vive negli ambienti rurali. Inoltre, il 20% delle persone occupate in Romania lavorano nel settore agro-alimentare e le fattorie del Paese hanno la capacità di fornire una parte importante del fabbisogno alimentare. L’appello dell’AAC ricorda i timori dei consumatori, degli agricoltori e delle aziende attive nel settore, sullo sfondo dell’epidemia di coronavirus. La libera circolazione dei lavoratori attivi nell’agricoltura e nelle attività connesse non va ostacolata inutilmente e tutte le misure di emergenza vanno concepite affinchè gli agricoltori evitino troppi spostamenti, per dedicarsi di più ai lavori agricoli, precisa ancora l’AAC.
I problemi riguardanti la libera circolazione dei lavoratori agricoli, ristretta a causa del coronavirus, intacca seriamente anche l’agricoltura degli stati occidentali. Normalmente, la Germania accoglie circa 300.000 lavoratori stagionali all’anno, provenienti per la maggior parte dalla Romania e dalla Polonia, spiega Udo Hemerling, segretario generale di DBV, il principale sindacato agricolo della Germania, citato dall’AFP. Questi lavoratori stagionali non possono più arrivare in Germania per via terrestre, in seguito alla chiusura delle frontiere austriaca e ungherese per contenere il diffondersi della pandemia. Vi si aggiugono anche le previsioni del tempo. Il sistema MARS di prognosi sul rendimento dei raccolti stima per il 2020 una produzione media di grano nell’UE, la Gran Bretagna compresa, del 2,1% inferiore rispetto allo scorso anno, a causa dell’eccesso di precipitazioni nell’Europa Occidentale.